Il Messaggio di Avvento dell’Arcivescovo

L’OPINIONE DI… Card. Paolo Romeo

  • Il Messaggio di Avvento dell'Arcivescovo

IN PRIMO PIANO

  • Presentazione dei restauri degli stucchi di Giacomo Serpotta nella chiesa di Sant’ Orsola a Palermo
  • I festeggiamenti per la Solennità dell’Immacolata

NOVITÀ DIOCESIPA

  • Incontro vocazionale dei gruppi Karol e Immanuel a Bagheria
  • Percorso di Formazione per Operatori di Pastorale della Salute
  • Mons. Sarullo consegue il dottorato in Sacra teologia
  • Don Giovanni Bondì, nuovo consulente Ecclesiastico del Comitato Provinciale di Palermo del Centro Sportivo ItalianoMinistranti

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Celebrazione interculturale nella Parrocchia di San Mamiliano
  • Solennità dell’Immacolata Concezione a Termini Imerese

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • Incontro di spiritualità dell’U.A.C. – Unione Apostolica del Clero
  • Restauro e non restauro della Chiesa S. Maria degli Angeli, la Gancia
  • “Presepi dal mondo” Mostra – collezione a Palermo

L’OPINIONE DI… Card. Paolo Romeo
1. Il Messaggio di Avvento dell'Arcivescovo

Figlie e figli miei carissimi!
Con l’inizio di un nuovo anno liturgico la Chiesa, nostra Madre, ci propone un tempo prezioso e denso, che chiamiamo per questo motivo “tempo forte”: è l’Avvento, nel quale abbiamo la possibilità di prepararci a ricordare e rivivere la venuta di Gesù Cristo, il Santo Natale, il mistero più esaltante e inatteso che fa incontrare la storia con l’azione di Dio: nella piccola e sperduta cittadina di Betlemme, Dio nasce bambino, e si fa vicino ad ogni uomo per rimanere con l’uomo per sempre, facendosi suo compagno di cammino.
Come l’agricoltore si riveste dell’abito più adatto per coltivare la terra, così Dio, per coltivare la terra dell’umanità ferita dal peccato e lontana da lui, riveste l’abito della carne: “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). Dio salva l’uomo accostandolo nella sua carne. Dio, l’Eterno e l’Infinito, si abbassa fino a piegarsi al tempo e allo spazio, alla storia degli uomini. E il mistero della sua visita diventa dolcezza della sua presenza: in mezzo a noi egli è rimasto! È l’Emmanuele, il Dio-con-noi, per sempre: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).
Se l’Avvento si caratterizza per l’attesa di questo dono immenso, allora, fin da subito, è necessario prepararsi con impegno. Per questo facciamo risuonare nella nostra vita l’invito di Gesù che ascoltiamo nel vangelo della I domenica di Avvento: “Fate attenzione!” (cf. Mc 13,33), con il verbo che letteralmente dice guardare mettendo bene a fuoco, concentrare lo sguardo senza distrarsi. L’attesa dell’Avvento è fondamentalmente caratterizzata non tanto da uno scorrere del tempo indifferente, piuttosto da una qualità di questo tempo che misura l’impegno nel preparare un incontro, da un’attesa che si fa dunque attenzione.
A cosa fare attenzione dunque?
Innanzitutto fare attenzione alla storia che viviamo, alla nostra quotidianità che mai ci lascia indifferenti, alle sue difficoltà e alle sue contraddizioni, alla vicenda della nostra umanità condivisa, nel tempo e nello spazio, con i fratelli. La crisi economica di questi tempi ha solo svelato i punti deboli di un sistema che, costruito solamente su equilibrismi finanziari e logiche di profitto, ha negato la centralità dell’uomo, delle sue risorse, della sue creatività, persino delle sue fragilità. Il periodo storico che stiamo attraversando rivela allora che la storia ha ancora bisogno di salvezza, e che l’uomo ha bisogno della visita del Salvatore Gesù.
Bisogna allora fare attenzione alla Parola di Dio: solo ascoltando il Signore e guardando a lui, ognuno di noi può risollevarsi ed alzare il capo, trovare ragioni nuove di vita, risorse e speranze per il presente e per il futuro, criteri di scelte coraggiose e promessa di vita piena, perché la Parola va oltre la precarietà della storia, perché “il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Lc 21,33).
Così, leggere la storia alla luce del vangelo di Gesù può dare senso anche a ciò che è dramma. Osservare la realtà senza la luce della Parola segnerebbe fallimento e disperazione: rimarremo inesorabilmente schiacciati dalle nostre sconfitte D’altra parte relegare il Vangelo al “cuore” dei singoli, senza dargli voce su quanto avviene attorno a noi sarebbe cristianesimo “intimista” e autoreferenziale. E sarebbe il fallimento della Parola stessa che non troverebbe uomini e donne capaci di accoglierne la sfida.
Prendendo a prestito le parole di un teologo protestante del secolo scorso, ogni cristiano dovrebbe vivere con “la Bibbia in una mano e il giornale nell’altra” (K. Barth).
Se questo nostro Avvento diventa un’attesa piena di senso perché sguardo sulla nostra difficile realtà illuminato dal Vangelo, tale attesa non ci lascia indifferenti: piuttosto ci cambia. Ed ecco che l’attesa si fa anche attenzione ai fratelli che ci circondano. Storditi da un irresponsabile clima di sfrenato consumismo, che ci inganna strumentalizzando i nostri migliori sentimenti per ridurre il Natale ad una festa senza il festeggiato, proprio in questo tempo così difficile, ci viene chiesto un maggiore senso di responsabilità e precise scelte di sobrietà.
Dio che si fa povero, ultimo fra gli ultimi, ci invita a pensare concretamente a quanti condividono ancora oggi le miserie dell’uomo, i suoi affanni, la povertà a qualsiasi livello, materiale, morale, sociale, spirituale. Leggendo la realtà alla luce del Vangelo, non possiamo chiudere egoisticamente gli occhi su tanti che, attorno a noi, soffrono provati dalla miseria, dalle difficoltà economiche.
Con “la Bibbia in una mano e il giornale nell’altra” il cristiano opera allora la reale conversione del cuore, perché si fa prossimo, con lo stile che Gesù ha voluto non soltanto insegnarci e proporci, ma trasmettere con l’esempio.
Auguro a tutti e a ciascuno che questa opportunità possa essere colta come momento di autentica salvezza, e come crescita personale e comunitaria, perché il Dio Bambino, che vuole portare all’uomo la gioia profonda e la pace vera, trovi i cuori disposti ad accogliere i suoi doni.
Buon cammino di Avvento e Santo Natale del Signore!

IN PRIMO PIANO
1. Presentazione dei restauri degli stucchi di Giacomo Serpotta nella chiesa di Sant’ Orsola a Palermo 

Mercoledì 7 dicembre 2011 alle ore 10.30 presso la chiesa di Sant’Orsola di Palermo (via Maqueda, 102) alla presenza dell'Arcivescovo di Palermo, il Cardinale Paolo Romeo, del presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, del Rettore della chiesa, don Vincenzo Talluto, e del Superiore della compagnia di Sant’Orsola, Francesco Di Paola, saranno presentati i restauri condotti sugli apparati in stucco realizzati da Giacomo Serpotta (1656/1732) tra il 1695 e il 1696.
Interverranno Mauro Sebastianelli, autore del restauro, e Pierfrancesco Palazzotto, storico dell’arte e vicedirettore del Museo Diocesano di Palermo.
I relatori renderanno note le novità emerse con i lavori e le ricerche appositamente effettuate, i risultati tecnici relativi all'opera di Serpotta, tra cui disegni autografi dell'artista.
Lo straordinario apparato rientra nella produzione che avvia la maturità serpottiana verso il classicismo barocco di stampo romano di cui fu promotore anche il sacerdote architetto Giacomo Amato, che con il Serpotta attuò forme di collaborazione già dai primi anni ’90 del XVII secolo.
Le cappelle mantengono la fresca inventiva dell’artista palermitano con punte di originalità nei famosi grotteschi scheletri, di cui però le ricerche effettuate in occasione del restauro hanno consentito di offrire un’interpretazione teologica nuova e di singolare interesse.
L’intervento di restauro diretto dall'architetto Maurizio Rotolo, e condotto dal dott. Mauro Sebastianelli, consulente per la conservazione e il restauro dell'Arcidiocesi di Palermo, sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Palermo, ha garantito il recupero dei pregevoli stucchi grazie al cofinanziamento della Rettoria di S. Orsola e della Provincia Regionale di Palermo (cappella Anime Purganti), e a quello concesso dell’Ente Camposanto di Santo Spirito (cappella di San Girolamo, già di S. Orsola).
L’analisi condotta durante il restauro ha consentito anche di acquisire ulteriore dati relativi alla composizione dei materiali utilizzati dall’artista, alla metodologia da lui applicata per la realizzazione dei grandi apparati e dei singoli manufatti e alla tecnica esecutiva.
Tutti i materiali sono confluiti nel volume: P. Palazzotto, M. Sebastianelli, Giacomo Serpotta nella chiesa di Sant'Orsola di Palermo. Studi e restauri, collana Museo Diocesano di Palermo. Studi e restauri, n. 5, diretta da P. Palazzotto, Congregazione S. Eligio – Museo Diocesano di Palermo, Palermo 2011

2. I festeggiamenti per la Solennità dell’Immacolata
Giovedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata, come di consueto la città di Palermo si stringerà attorno alla Madre del Salvatore per celebrarla adeguatamente. Alle 7 del mattino è previsto il Pellegrinaggio delle Confraternite dalla Cattedrale alla Basilica di San Francesco, alle 8.15 la Concelebrazione Eucaristica e alle 11in Cattedrale il solenne Pontificale, presieduto dall’Arcivescovo, il cardinale Paolo Romeo. Nel pomeriggio alle 16 la processione cittadina dalla Basilica di S. Francesco alla Cattedrale e ritorno.

NOVITÀ DIOCESIPA
1. Incontro vocazionale dei gruppi Karol e Immanuel a Bagheria

Per la serie di incontri organizzati dal Seminario Arcivescovile di Palermo per i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 30 anni, domenica 11 dicembre 2011, l’appuntamento si svolgerà a palazzo Butera a Bagheria dalle ore 9 alle 16 con pranzo a sacco. In programma momenti di condivisione e riflessione sul senso della vita ed in particolar modo ai sogni nel cassetto. Il tema della giornata sarà “Tuo padre ed io ti cercavamo (Lc 2,48) – La difficoltà del vivere la famiglia”. 
Per partecipare è necessario iscriversi contattando il Seminario al numero 091/223893 dalle ore 9 alle 12 chiedendo di Sergio Ciresi o di Sergio Meli.

2. Percorso di Formazione per Operatori di Pastorale della Salute
La prossima tappa del Percorso di Formazione per Operatori di Pastorale della Salute si svolgerà martedì 6 dicembre alle ore 16 nei locali del salone-teatro della Parrocchia Nostra Signora della Consolazione, via A. Barca ang. via Cantieri, 66. Il dott. Luciano Sesta parlerà di “Evangelium vitae: gli attentati all’inizio della vita”.
Il successivo incontro si svolgerà domenica 11 dicembre alle ore 16, insieme con la Pastorale delle Migrazioni e si svolgerà nella Chiesa di San Nicolò all’Albergheria.
Parteciperemo al Battesimo di un bambino, nato a Palermo da genitori provenienti dal Ghana, e alla Messa  insieme a tanti nostri fratelli che, provenienti da altri Paesi, vivono nella Diocesi di Palermo e condividono la nostra fede. 
Seguiranno testimonianze sulle problematiche relative alla salute, vissute da fratelli nella fede che provengono da culture diverse e vivono nella nostra città.
L’incontro è aperto anche a coloro che, pur non seguendo il percorso di formazione, in questo tempo di Avvento che ci chiama all’accoglienza, chi volesse fare una esperienza di condivisione di un forte momento liturgico in cui partecipiamo alla stessa mensa della Parola e del Pane, portando all’altare le nostre caratteristiche culturali.

3. Mons. Sarullo consegue il dottorato in Sacra teologia
Discutendo una tesi su “La riforma del’istituto parrocchiale in Sicilia tra le due guerre mondiali”, mons. Filippo Sarullo, 42 anni, parroco della Cattedrale e già segretario particolare del cardinale Salvatore De Giorgi ha conseguito il dottorato presso la facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” in Sacra teologia. Relatore è stato il prof. Salvatore Vacca e correlatore il preside prof. Rino La Delfa.

4. Don Giovanni Bondì, nuovo consulente Ecclesiastico del Comitato Provinciale di Palermo del Centro Sportivo Italiano
Il Cardinale Paolo Romeo con lettera del 20 ottobre 2011 ha nominato don Giovanni Bondì consulente Ecclesiastico del Comitato Provinciale di Palermo del Centro Sportivo Italiano (CSI). Inoltre,  con decreto del 20 ottobre 2011 ha nominato don Giacomo Ribaudo, Rettore della Chiesa di San Giovanni dei Napoletani in Palermo e P. Massimiliano Nobile r.c.j., Vicario Parrocchiale della Parrocchia Gesù Sacerdote a Palermo.

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Celebrazione interculturale nella Parrocchia di San Mamiliano

L'Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi, in sinergia con il Parroco don Giuseppe Bucaro, ha organizzato una celebrazione interculturale che avrà luogo domenica 11 dicembre 2011, alle ore 11.30. la celebrazione sarà animata dalla corale interculturale “Arcobaleno di Popoli”.
“La festa di Santa Lucia è molto sentita nel quartiere della Parrocchia di San Mamiliano, un quartiere abitato anche da tantissimi immigrati – spiega p. Sergio Natoli omi – Anche quest'iniziativa sarà un'opportunità per crescere nella cattolicità, un'occasione di convivenza di persone provenienti da culture diverse che esprimeranno l'unica fede in Gesù Salvatore”.

2. Solennità dell’Immacolata Concezione a Termini Imerese
Come ogni anno l’8 dicembre la Fraternità parteciperà alla processione dell’Immacolata che inizierà alla Maggior chiesa, dopo la solenne concelebrazione delle ore 11 e si concluderà presso la chiesa parrocchiale del Carmelo. Sempre l’8 dicembre alle ore 19 durante la celebrazione Eucaristica, suor Mihaela Gherghel della Congregazione Serve dei Poveri, rinnoverà i voti. Il programma della mattina prevede alle ore 8.30 la celebrazione Eucaristica in Convento, alle ore 10 la celebrazione Eucaristica al Monastero e alle ore 11 la solenne Concelebrazione Eucaristica alla Maggior Chiesa.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Incontro di spiritualità dell’U.A.C. – Unione Apostolica del Clero

Sabato 17 dicembre 2011, avrà luogo un incontro di spiritualità dell’U.A.C. l’Unione Apostolica del Clero. “L’incontro che si svolgerà presso la casa diocesana di Baida– spiega il direttore dell’U.A.C. diocesana don Giovanni Basile – La giornata avrà inizio alle ore 10 con il canto delle Lodi, seguirà la meditazione che sarà guidata dal vice rettore del Seminario Arcivescovile don Giuseppe Tavolacci. Successivamente svolgeremo una condivisione a cui seguirà l’adorazione Eucaristica. La giornata si concluderà con il pranzo alle 13”.
Coloro che intendessero partecipare sono pregati di volere comunicare la propria adesione all’indirizzo E-mail del segretario, don Rosario Di Fazio carolina_rosario@libero.it entro il 10 dicembre p.v.

2. Restauro e non restauro della Chiesa S. Maria degli Angeli, la Gancia
La Chiesa del quartiere La Kalsa della “Gancia” riapre domenica 11 dicembre 2011 dopo il restauro conservativo del tetto in legno, dipinto a stelle su fondo blu, di fine 500, con una celebrazione Eucaristica che sarà presieduta dal cardinale Paolo Romeo alle ore 11.
 “Siamo felici della riapertura della chiesa – ma dicono Fra Romano Fina e Fra Francesco Gagliano, la chiesa non versa in buone condizioni. Sono ancora molte le parti da restaurare, tra cui la Cappella Spagnola e la sacrestia, e si attende l’intervento del Regno spagnolo poiché sono zone che appartengono al territorio spagnolo”.
La Chiesa fu costruita nel 1490 dai Frati Minori Osservanti di San Francesco che, volendo costruire un luogo che offrisse ospitalità ai religiosi che si recavano in città e dare assistenza ai malati, ottennero il permesso da Innocenzo VIII di edificare fuori le mura della città “una Gancia”.
Sebbene sia stata manomessa durante il corso dei secoli, si scoprono all’interno delle cappelle una preziosa collezione di opere d'arte, tra cui gli stucchi seicenteschi realizzati dal Serpotta e gli affreschi dipinti da Pietro Novelli. Di grande valore sono soprattutto il soffitto ligneo appena restaurato, l'organo di Raffaele della Valle sul coro di fine XVI sec., le tre acquasantiere del cinquecento, il pulpito marmoreo ed i tondi a rilievo raffiguranti l'Annunciazione di Antonello Gagini dello stesso periodo. 
La cripta della chiesa, così come ricorda un iscrizione su una lapide è stata anche rifugio per due mazziniani che, nel 1860 per sfuggire alle truppe borboniche, scavarono un’apertura, nota come la Buca della Salvezza. La Chiesa che da tempo viene scelta dagli sposi per santificare il loro amore, è stata recentemente fatta oggetto di furti di cinque candelabri e del trono risalenti al Seicento.

3. “Presepi dal mondo” Mostra – collezione a Palermo
Dall’11 dicembre e fino al 15 gennaio, dalle 10 alle 120 e dalle 16.30 alle 19.30, presso l’Istituto San Giuseppe, in corso Tukory 204 a Palermo è aperta la 2a Mostra – collezione “Presepi del mondo''. 
Anche quest’anno a Palermo per la seconda volta si offrirà a tutti i cittadini l’opportunità di visitare una collezione ampia, circa 200 presepi dalle diverse culture del mondo: Italia, Austria, Irlanda, Spagna, Olanda, Francia, Palestina, Romania, Canada, Bolivia, Guatemala, Panama, Cina, Perù, Messico, Brasile, Etiopia, Congo, Tanzania. E’ la 2a edizione Mostra “Presepi dal mondo”, della Collezione privata delle Figlie della Croce di Palermo. I materiali sono dei più disparati: dalle foglie di Granturco alle perline, dall’ebano al pregiatissimo avorio, dal legno alla ceramica, dalla terracotta allo iuta e ancora cartapesta, pietre, argento, murrina, radici scolpite, semi naturali, vetro di murano, foglie d’albero, stoffa. Una novità assoluta ed unica il presepe in ossidiana e madre perla con personaggi Azteca. ''Questa 2^ Mostra che ci onoriamo di offrire ai cittadini – ha sottolineato Suor Maria Inzinna, madre generale delle Figlie della Croce –  è il frutto di una passione quarantennale, collezione personale e familiare per valorizzare e mantenere viva la grande tradizione dei presepi. Tutte le culture si sono misurate con il mistero della rappresentazione della sacra famiglia, la ricchezza e la varietà delle forme dei  presepi esposti ne sono la testimonianza.’’ 
I più piccoli davvero richiede uno sforzo visivo sostenuto dalla provvidenza: sono realizzati all’interno di una buccia di pistacchio e all’interno di una piccolissima lampada Lucciola. Non mancano nella collezione esposta i presepi etnici, contaminati dalla dimensione naturale tribale. Ottimi i motivi per visitare la mostra, non ultimo la destinazione del ricavato delle visite alle missioni nei paesi dell’America latina e dell’Africa. 
Le scolaresche possono prenotare dalle 9 alle 12 al n. 091/6514027 o al 320/3442271. La mostra resterà chiusa nei giorni 25/12/2011 e 1/1/2012). Ingresso 2 euro, ridotto 1 euro per le scolaresche e i bambini.