IN PRIMO PIANO
-
Messaggio del Santo Padre per la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali: “Verità, annuncio e autenticità vita era digitale”
NOVITÀ DIOCESIPA
-
I giornalisti festeggiano il protettore San Francesco di Sales. Premiati i partecipanti al concorso fotografico sulla visita del Santo Padre a Palermo
-
Al via le iscrizioni alla GMG 2011
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
-
Restaurata una tavola quattrocentesca con la Madonna col Bambino del Museo Diocesano di Palermo
-
Ritorna l’iniziativa “Sulla Via dei Domenicani”
-
Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio
-
La Parrocchia di San Francesco di Paola ricorda padre Buono nel XXV anniversario della morte
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
-
Giornata del Padre Nostro
-
Insieme per non dimenticare
-
Giovani coppie…. in costruzione. Come sopravvivere ai primi cinque anni di matrimonio
IN PRIMO PIANO
1. Messaggio del Santo Padre per la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali: “Verità, annuncio e autenticità vita era digitale”
Reso pubblico il Messaggio del Santo Padre per la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali, in programma il 5 giugno prossimo, sul tema: “Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale”.
Di seguito riportiamo ampi estratti del testo:
“Le nuove tecnologie non stanno cambiando solo il modo di comunicare, ma la comunicazione in se stessa, per cui si può affermare che si è di fronte ad una vasta trasformazione culturale. Con tale modo di diffondere informazioni e conoscenze, sta nascendo un nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunità di stabilire relazioni e di costruire comunione”.
“Si prospettano traguardi fino a qualche tempo fa impensabili, che suscitano stupore per le possibilità offerte dai nuovi mezzi e, al tempo stesso, impongono in modo sempre più pressante una seria riflessione sul senso della comunicazione nell'era digitale. Ciò è particolarmente evidente quando ci si confronta con le straordinarie potenzialità della rete 'internet' e con la complessità delle sue applicazioni. Come ogni altro frutto dell'ingegno umano, le nuove tecnologie della comunicazione chiedono di essere poste al servizio del bene integrale della persona e dell'umanità intera. Se usate saggiamente, esse possono contribuire a soddisfare il desiderio di senso, di verità e di unità che rimane l'aspirazione più profonda dell'essere umano”.
“Nel mondo digitale, trasmettere informazioni significa sempre più spesso immetterle in una rete sociale, dove la conoscenza viene condivisa nell'ambito di scambi personali. La chiara distinzione tra il produttore e il consumatore dell'informazione viene relativizzata e la comunicazione vorrebbe essere non solo uno scambio di dati, ma sempre più anche condivisione. (…) D'altro canto, ciò si scontra con alcuni limiti tipici della comunicazione digitale: la parzialità dell'interazione, la tendenza a comunicare solo alcune parti del proprio mondo interiore, il rischio di cadere in una sorta di costruzione dell'immagine di sé, che può indulgere all'autocompiacimento”.
“Il coinvolgimento sempre maggiore nella pubblica arena digitale, quella creata dai cosiddetti 'social network', conduce a stabilire nuove forme di relazione interpersonale, influisce sulla percezione di sé e pone quindi, inevitabilmente, la questione non solo della correttezza del proprio agire, ma anche dell'autenticità del proprio essere. (…) Nella ricerca di condivisione, di 'amicizie', ci si trova di fronte alla sfida dell'essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere all'illusione di costruire artificialmente il proprio 'profilo' pubblico”.
“Le nuove tecnologie permettono alle persone di incontrarsi oltre i confini dello spazio e delle stesse culture, inaugurando così un intero nuovo mondo di potenziali amicizie. Questa è una grande opportunità, ma comporta anche una maggiore attenzione e una presa di coscienza rispetto ai possibili rischi. Chi è il mio “prossimo” in questo nuovo mondo? Esiste il pericolo di essere meno presenti verso chi incontriamo nella nostra vita quotidiana ordinaria? Esiste il rischio di essere più distratti, perché la nostra attenzione è frammentata e assorta in un mondo “differente” rispetto a quello in cui viviamo? Abbiamo tempo di riflettere criticamente sulle nostre scelte e di alimentare rapporti umani che siano veramente profondi e duraturi? E' importante ricordare sempre che il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita”.
“Comunicare il Vangelo attraverso i nuovi media significa non solo inserire contenuti dichiaratamente religiosi sulle piattaforme dei diversi mezzi, ma anche testimoniare con coerenza, nel proprio profilo digitale e nel modo di comunicare, scelte, preferenze, giudizi che siano profondamente coerenti con il Vangelo, anche quando di esso non si parla in forma esplicita. Del resto, anche nel mondo digitale non vi può essere annuncio di un messaggio senza una coerente testimonianza da parte di chi annuncia”.
“Anzitutto dobbiamo essere consapevoli che la verità che cerchiamo di condividere non trae il suo valore dalla sua 'popolarità' o dalla quantità di attenzione che riceve. Dobbiamo farla conoscere nella sua integrità, piuttosto che cercare di renderla accettabile, magari 'annacquandola'. Deve diventare alimento quotidiano e non attrazione di un momento”.
“La verità del Vangelo non è qualcosa che possa essere oggetto di consumo, o di fruizione superficiale, ma è un dono che chiede una libera risposta. Essa, pur proclamata nello spazio virtuale della rete, esige sempre di incarnarsi nel mondo reale e in rapporto ai volti concreti dei fratelli e delle sorelle con cui condividiamo la vita quotidiana. Per questo rimangono sempre fondamentali le relazioni umane dirette nella trasmissione della fede!”.
“Vorrei invitare, comunque, i cristiani ad unirsi con fiducia e con consapevole e responsabile creatività nella rete di rapporti che l'era digitale ha reso possibile. Non semplicemente per soddisfare il desiderio di essere presenti, ma perché questa rete è parte integrante della vita umana. II 'web' sta contribuendo allo sviluppo di nuove e più complesse forme di coscienza intellettuale e spirituale, di consapevolezza condivisa. Anche in questo campo siamo chiamati ad annunciare la nostra fede che Cristo è Dio, il Salvatore dell'uomo e della storia, Colui nel quale tutte le cose raggiungono il loro compimento. La proclamazione del Vangelo richiede una forma rispettosa e discreta di comunicazione, che stimola il cuore e muove la coscienza; una forma che richiama lo stile di Gesù risorto quando si fece compagno nel cammino dei discepoli di Emmaus”.
“La verità che è Cristo, in ultima analisi, è la risposta piena e autentica a quel desiderio umano di relazione, di comunione e di senso che emerge anche nella partecipazione massiccia ai vari 'social network'. I credenti, testimoniando le loro più profonde convinzioni, offrono un prezioso contributo affinché il web non diventi uno strumento che riduce le persone a categorie, che cerca di manipolarle emotivamente o che permette a chi è potente di monopolizzare le opinioni altrui. Al contrario, i credenti incoraggiano tutti a mantenere vive le eterne domande dell'uomo, che testimoniano il suo desiderio di trascendenza e la nostalgia per forme di vita autentica, degna di essere vissuta. È proprio questa tensione spirituale propriamente umana che sta dietro la nostra sete di verità e di comunione e che ci spinge a comunicare con integrità e onestà”.
“Invito soprattutto i giovani a fare buon uso della loro presenza nell'arena digitale. Rinnovo loro il mio appuntamento alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, la cui preparazione deve molto ai vantaggi delle nuove tecnologie”.
NOVITÀ DIOCESIPA
1. I giornalisti festeggiano il protettore San Francesco di Sales. Premiati i partecipanti al concorso fotografico sulla visita del Santo Padre a Palermo
“Rispetto a un mondo diventato complesso, dove la comunicazione è preponderante, siamo a combattere una lotta con armi impari”. Lo ha detto il vescovo ausiliare del’Arcidiocesi di Palermo mons. Carmelo Cuttitta intervenuto nel salone “Beato Giacomo Alberione” della Libreria Paoline dove i giornalisti hanno festeggiato il loro protettore a San Francesco di Sales. Il Vescovo nel corso del suo intervento ha aggiunto che: “Il mondo oggi ha cambiato radicalmente il modo di comunicare sopratutto dall’introduzione dei New media. La ricerca della verità deve essere perseguita dagli operatore delle comunicazione altrimenti si rischia di entrare in una dimensione in cui un fatto viene narrato non nel rispetto della verità ma su ciò che si vuole dire”.
All’incontro organizzato dall’Ufficio pastorale per le Comunicazioni Sociali, diretto dal diacono Pino Grasso, insieme alla Libreria Paoline e ai Servizi Informatici dell’Arcidiocesi di Palermo, hanno preso parte Vittorio Corradino e Teresa Di Fresco, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, suor Fernanda Di Monte paolina che ha illustrato il senso della giornata e presentato la figura di San Francesco di Sales, come antesignano della comunicazione, Franco Lannino, fotografo professionista e Vincenzo Grimaldini, responsabile dei Servizi Informativi dell’Arcidiocesi di Palermo.
“Nella nostra professione oggi più che mai, c’è bisogno di grande senso di responsabilità, competenza e autorevolezza – ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti – ecco perché la mediazione giornalistica è fondamentale. Ritengo che dopo quasi 50 anni occorre ripensare questo mestiere, non prescindendo della deontologia professionale. Da parte nostra stiamo cercando di mettere un po’ d’ordine nella professione regolamentando l’accesso attraverso un’apposita qualificazione e un colloquio dei candidati che si apprestano a svolgere questa attività”.
Al termine del Forum si è svolta la premiazione del concorso fotografico organizzato per documentare i momenti più curiosi della visita che il Santo Padre ha effettuato a Palermo lo scorso 3 ottobre 2010. Al 1° posto si è classificato Giuseppe Blanda che ha documentato un uomo che cercava di vedere il Papa che ha vinto una fotocamera digitale, al 2° posto Erminia Scaglia che ha presentato un fotografica con cui immortala i Vescovi siciliani che scattano foto al Papa che ha vinto un telefono cellulare e al 3° posto Anna Clemente con una foto di un uomo appollaiato su un albero che ha vinto un lettore MP4.
Tutte le foto partecipanti al concorso rimarranno esposte nel salone “Beato Alberione” della Libreria Paoline fino al 31 gennaio 2011.
2. Al via le iscrizioni alla GMG 2011
Tutti i venerdì dalle ore 9 alle ore 12 presso il Servizio di Pastorale Giovanile al 2° piano della Curia Arcivescovile, in via Matteo Bonello, 2 a Palermo è possibile iscriversi alla Giornata mondiale dei giovani che quest’anno si svolgerà a Madrid. La nostra Diocesi è gemellata con quella di Getafe a pochi chilometri dalla Capitale iberica. Nel sito del Servizio di Pastorale Giovanile Diocesano, all’indirizzo www.cpg.diocesipa.it è possibile scaricare la brochure contenente tutte le info e il modulo di inserimento nominativi.
Info: Servizio di Pastorale Giovanile tel. 091/6077223, don Rosario Francolino 339/5914031 – don Fulvio Iervolino 339/4518394 – Manola Traina 347/7694454.
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Restaurata una tavola quattrocentesca con la Madonna col Bambino del Museo Diocesano di Palermo
Si sono conclusi i restauri sulla tavola a fondo oro con la Madonna col Bambino conservata al Museo Diocesano di Palermo ed esposta nella sala II. La tavola è stata restaurata da Mauro Sebastianelli con la direzione dei lavori della professossa Maria Concetta Di Natale, l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Palermo e la collaborazione del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali di Palermo.
La ricerca propedeutica e complementare al restauro ha consentito di precisare la provenienza stessa della tavola, tradizionalmente individuata come la chiesa palermitana di Santa Maria della Catena ed invece individuata nella limitrofa chiesa di San Giovanni dei Napoletani dove era esposta come oggetto di devozione.
Si è potuta anche recuperare una vecchia immagine della pittura all’interno di una cornice lignea settecentesca finemente intagliata ed inspiegabilmente perduta.
Altro studio eseguito è stato quello diagnostico scientifico di carattere sia invasivo che microinvasivo. Innanzitutto sono state eseguite le indagini multispettrali: fotografia a luce visibile diffusa, foto in luce radente, macrofotografia e microfotografie, l’osservazione in UV, in UV in falso colore, in IR e in IR in falso colore che hanno chiarito numerosi aspetti della composizione dell’opera e del suo stato conservativo, oltre che la distinzione dei diversi interventi di restauro effettuati, tra i quali, ad esempio, è compresa la presenza di due diverse stesure di vernici evidenziata nella foto in UV in falso colore.
Le indagini invasive hanno riguardato lo studio dei campioni prelevati con l’ausilio delle sezioni stratigrafiche e dell’osservazione al microscopio ottico che nel caso dei frammenti lignei ha permesso di individuare l’essenza legnosa della tavola.
Il restauro e l’osservazione più diretta e continuata sulla tavola ha consentito, inoltre, di precisare meglio la datazione che oggi si ritiene potersi circoscrivere al primo quarto del XV secolo. Tutte le risultanze scientifiche, di cui si è dato qui solo qualche rapida anteprima, saranno, come sempre, oggetto di approfondimenti e pubblicazione in adeguata sede nel prossimo futuro. Il laboratorio di restauro del Museo Diocesano di Palermo prosegue, dunque, la sua attività di recupero e di conoscenza delle opere d’arte delle sue collezioni e di altre dell’Arcidiocesi, di cui si può avere visione nella sezione archivio opere restaurate.
2. Ritorna l’iniziativa “Sulla Via dei Domenicani”
Da questo mese di gennaio 2011 e fino a marzo, con un appuntamento a cadenza mensile, l’Associazione Turistico Culturale Itiner’ars ripropone l’iniziativa “Sulla Via dei Domenicani”, inaugurata nell’autunno scorso. Ogni ultimo sabato dei prossimi tre mesi ovvero il 29 gennaio, il 26 febbraio e il 26 marzo, di mattina dalle ore 9.30 alle ore 13 sarà riproposto l’itinerario culturale che ha già riscosso un ottimo consenso di visitatori cittadini e stranieri, un percorso storico-artistico per conoscere meglio i Complessi Architettonici che ospitano dal XIII secolo, l’Ordine dei Domenicani a Palermo.
L’itinerario propone la visita della preziosa Chiesa barocca di Santa Caterina Vergine e Martire di piazza Bellini, struttura annessa al Monastero di Clausura delle Suore Domenicane, suggerisce la visita della Chiesa di San Domenico, e consente di accedere ad alcuni spazi riservati del Complesso religioso di Padri Domenicani di piazza San Domenico, tra cui la “Sala Santa Barbara”, “la Sacrestia” della Chiesa e il trecentesco “Chiostro”, un tempo luogo di meditazione dei Padri. In via del tutto eccezionale e solo durante questi tre prossimi incontri, sarà possibile accedere anche alla straordinaria “Sala Del Calendario”, un ambiente privato interno al Convento dei Padri, in cui si conserva in un magnifico affresco a parete, un calendario liturgico realizzato nel 1723 dal Frate Domenicano Benedetto Maria Castronio, Porta perpetua del Tempo che copre un arco temporale che va dal 1700 fino al 2192.
Nei due Siti Culturali i visitatori saranno accolti e guidati nel percorso di conoscenza, dagli operatori culturali dell’Associazione Itiner’ars. L’accesso alla Sala Del Calendario avverrà per gruppi piccoli (massimo 10 persone per volta) ogni mezz’ora circa, per cui è consigliabile effettuare la prenotazione. Accesso ai siti con “carta d’ingresso”.
Per info e prenotazioni : www.itinerars.it – tel. 338/7228775 – 338/4512011.
3. Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio
L’Ufficio pastorale per l’Ecumenismo ed il dialogo interreligioso dell'Arcidiocesi di Palermo a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, organizza una celebrazione ecumenica della Parola di Dio sul tema: “Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera” (Atti 2,42). Presiederà la celebrazione mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo Ausiliare di Palermo.
L’incontro promosso da: Chiesa Anglicana – Chiesa Avventista del 7° Giorno – Chiesa Cattolica, Chiesa Evangelica della Riconciliazione, Chiesa Evangelica Luterana – Chiese Valdesi e Chiesa Metodista, Parrocchie Ortodosse di S. Marco di Efeso e S. Caralampo, Vicariato per la Sicilia dell’Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta si svolgerà martedì 25 gennaio 2011, presso la Chiesa Cattedrale di Palermo, alle ore 17.30.
4. La Parrocchia di San Francesco di Paola ricorda padre Buono nel XXV anniversario della morte
In occasione del XXV anniversario della morte di padre Francesco Buono, la parrocchia di San Francesco di Paola lo ricorda con una serie di celebrazioni.
“Era un parroco religioso aperto alla Diocesi – spiega l’attuale parroco di San Francesco di Paola P. Saverio Cento – egli è stato per 18 anni parroco della nostra parrocchia e responsabile della Pastorale Familiare, nonché Vicario Episcopale della III zona, fondatore e direttore della Radio Diocesana Hebron, poi Radio Voce nostra”.
Oggi, martedì 25 gennaio 2011 alle ore 18.30 il padre Provinciale P. Damiano La Rosa presiederà una celebrazione Eucaristica, alle ore 19.30 seguirà una Tavola rotonda su “Una Parrocchia Minima al servizio della Diocesi”. Parteciperanno don Carmelo Torcivia ed il prof. Giuseppe Savagnone. Infine alle ore 21.30 avrà luogo un concerto della Corale Parrocchiale.
P. Francesco Buono, dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola nasce a San Donato Ninea, in provincia di Cosenza, il 22 novembre 1926. Nel novembre 1938 è accolto come fratino a Paola e nel 1944, Fa la Professione solenne a Roma nel 1948 a Roma, dove prosegue gli studi, che completerà, ancora chierico a Palermo. Qui viene ordinato sacerdote dal Card. Ruffini il 5 luglio 1953. Dopo l’Ordinazione torna a Paola come insegnante e padre spirituale dei fratini e direttore del Villaggio del Fanciullo.
Si trova di comunità a Sambiase, quando riceve direttamente dal Papa Giovanni XXIII la nomina di Parroco della Parrocchia San Francesco di Paola in Palermo, in sostituzione del Parroco Mons. Francesco Tortora, eletto Vescovo di S. Lucia del Mela.
Calabrese di nascita, palermitano di adozione. Qui trascorrerà il resto della sua breve vita come parroco (per 18 anni) e collaboratore del Card. Pappalardo.
Il suo lavoro pastorale inizia in quegli anni pieni di novità del Vaticano II, e lui sempre aperto al nuovo, comincia un rin¬novamento pastorale non sempre accetta¬to da quanti si ostinavano a rimanere arroccati nelle posizioni preconciliari. Nel 1969 è tra i primi parroci a costituire il Consiglio pastorale parrocchiale. Con lui molti laici imparano a vivere nella Chiesa da protagonisti responsabili. Entra in sin¬tonia con l'azione pastorale del nuovo vescovo. Il cardinale Pappalardo nell’'omelia per le sue esequie in Cattedrale lo ricorda come il padre Buono, anzi, buonissimo, ottimo, ma “padre veramente era, per la semplicità, per la bontà del suo animo sempre aperto all'arguzia, allo scherzo, alla mitezza, alla facile comunicazione con gli altri, sempre disponibile per ogni collaborazione che gli era chiesta”.
Si interessa attivamente della pastorale familiare: studia, partecipa a convegni e soprattutto è sempre disponibile al dialogo con tutti. Quante coppie lo hanno incontrato nei corsi di preparazione al matrimo¬nio, quante famiglie hanno recuperato la serenità!
Altro polo dei suoi interessi quello delle comunicazioni sociali. Tra grandi difficoltà mette su, insieme ad un gruppo di giovani della parrocchia, la Radio diocesana Hebron, che successivamente si fonderà con la radio dei Padri Gesuiti di Bagheria. Nasce Radio VoceNostra, che tante fatiche, lavoro e, perché non dirlo, dispiaceri gli è costata.
Dal marzo 1980 è vicario episcopale del terzo vicariato, condividendo col vescovo gioie e dolori. Ricorda il cardi¬nale “quanti problemi, quante difficoltà, quanti nodi ci sono, difficili da sciogliere … oh se tutti avessero la stes¬sa disponibilità del padre Buono, quante difficoltà si risolverebbero”.
Sono passati 25 anni dalla sua morte. Tante cose sono cambiate. A quanti lo hanno conosciuto rimane il ricordo del suo stile dolce ed accogliente, il suo tratto umano e fraterno, la sua disponibilità generosa ed attiva.
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Giornata del Padre Nostro
Dal 1962 il Movimento “Presenza del Vangelo” propone ogni cinque anni la celebrazione solenne di una “Giornata del Padre Nostro”. Alla Giornata hanno partecipato molti cristiani di diverse parti del mondo. “Quest’anno, nella solita data del 26 gennaio, a conclusione dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani – spiega Maria Concetta Gelsomino, responsabile generale del Movimento “Presenza del Vangelo” – consapevoli che l’unità può costruirsi soltanto se gli uomini si riconoscono fratelli, figli dello stesso Padre che è nei Cieli, proponiamo di unirci, nello Spirito della Verità e dell’Amore per recitare, individualmente o con le persone che ci stanno accanto, la preghiera che Gesù ci ha insegnato, il Padre nostro affinché cessino le guerre, si ponga fine alle violenze e ad ogni genere di persecuzioni e nel nome di Dio, Padre di tutti, regni la giustizia, la pace e l’amore”.
La Giornata del Padre Nostro sul tema: “Tutti siano una sola cosa, come tu, Padre, sei in me e io in te” (Gv 17,21), avrà luogo mercoledì 26 gennaio 2011 alle ore 19.
2. Insieme per non dimenticare
Le Paoline con gli studenti del liceo classico “Vittorio Emanuele” di Palermo, giovedì 27 gennaio dalle ore 9 alle 13, celebrano la Giornata della Memoria. “Le nostre parole al servizio della Memoria” è lo slogan con cui le Paoline desiderano contribuire alla Giornata che ricorda l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, la fine del popolo ebraico, ponendo attraverso la loro produzione multimediale, opportunità di riflessione.
All’iniziativa curata da suor Fernanda Di Monte, responsabile dell’animazione Culturale delle Paoline, prenderanno parte le classi V con circa 110 studenti e gli insegnanti che si raduneranno nel salone “Beato Alberione” della Libreria in corso Vittorio Emanuele, 456. Nel corso della mattinata sarà proiettato il film “Il bambino con il pigiama a righe” a cui farà seguito il cineforum.
3. Giovani coppie…. in costruzione. Come sopravvivere ai primi cinque anni di matrimonio
L’Ufficio pastorale familiare dell’Arcidiocesi di Palermo organizza due incontri di formazione rivolti alle giovani coppie. I temi riguardano la comunicazione: “I blocchi della comunicazione” – “Educazione all'ascolto”. Gli incontri avranno luogo domenica 6 febbraio e domenica 6 marzo 2011, presso la Parrocchia di Sant’Ernesto in via Campolo, 9 a Palermo dalle ore 9.30 alle 12.30.
“Le tematiche – spiegano i direttori Lia e Giuseppe Re – saranno affrontate con lo stile dell’animazione per permettere una crescita all’interno della coppia”.
A conclusione degli incontri, alle ore 12.30 ci sarà la celebrazione Eucaristica. E’ previsto servizio babysitter. L’Equipe formativa è composta da Antonella e Giovanni Pillitteri del Movimento Ecclesiale Carmelitano.