Venerdì 17 ottobre alle ore 17.15 presso la LUMSA di Palermo sarà presentato il libro “É bello lasciarsi andare tra le braccia del Figlio di Dio” curato, per l’Editrice Vaticana, da Massimo Borghesi che sarà presente all’evento. Fra i relatori, Don Antonio Mancuso e Don Francesco Di Maggio Rettori dei Seminari di Palermo e Monreale. A moderare, la giornalista palermitana Maria Gabriella Ricotta.
L’evento è una proposta del Centro Culturale Il Sentiero di Palermo, aderente all’Associazione Italiana Centri Culturali ed è patrocinato dall’Arcidiocesi di Palermo, dall’Unione Cattolica della Stampa Italiana (UCSI) dell’Editrice Vaticana e dalle Paoline.
Il libro raccoglie le omelie di Don Giacomo Tantardini a San Lorenzo fuori le Mura, a Roma, nell’ultimo periodo della sua vita e, nella seconda parte, presenta una biografia del sacerdote di origini lombarde, protagonista del cattolicesimo italiano degli ultimi decenni. In migliaia andavano ad ascoltarlo, soprattutto giovani, ma non solo. Fra i frequentatori delle messe di Don Giacomo a S. Lorenzo anche Massimo Borghesi, ordinario di Filosofia morale dell’Università di Perugia e l’amico, allora cardinale, Jorge Mario Bergoglio. Divenuto Papa dopo la morte di Don Giacomo, Francesco volle fortemente la pubblicazione di questo libro che affidò a Borghesi già autore della sua Biografia, “Jorge Mario Bergoglio Una biografia intellettuale”. Del libro Papa Francesco volle scrivere la prefazione dove spiega che “la decisione di pubblicare i testi delle sue omelie (dal 2007 al 2012) non è solo un omaggio alla memoria di questo sacerdote, che fu un vivace figlio spirituale di don Luigi Giussani. Leggere e meditare le sue prediche farà bene alla nostra anima anche oggi, perché esse ci comunicano l’essenza originale della vita cristiana. C’è sempre bisogno nella Chiesa di recuperare l’essenziale” e aggiunge: “Ogni parola di don Giacomo restava nel cuore e illuminava la vita”.
Per le migliaia di giovani, e non solo, che lo hanno ascoltato per anni nella sua predicazione a Roma, don Giacomo Tantardini è stato una guida sicura e affascinante nel presentare il cristianesimo. Le sue omelie rappresentano un patrimonio raro, nutrito dai continui riferimenti a Sant’Agostino, autore di studio costante, e a don Luigi Giussani, al quale don Giacomo era profondamente legato.
Il risultato è una sintesi originale per cui il messaggio cristiano incontra l’uomo di oggi a partire dalla dilectio della grazia e dall’”attrattiva Gesù” che sempre ci precede. Un messaggio che don Giacomo Tantardini propone in un linguaggio semplice, poetico, ritmato da continue ripetizioni che ricordano la prosa poetica di Charles Péguy, lo scrittore francese da lui molto amato.