Ha citato il “Libro Bianco” su Bologna di Giuseppe Dossetti (1955) per richiamare ad un’azione amministrativa non soltanto ancorata ai bisogni reali della città e dei cittadini ma per garantire alle future generazioni servizi adeguati, spazi vivibili, prospettive di crescita e di sviluppo orbano a misura della “città degli uomini”: così l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice intervenendo all’assemblea civica convocata dall’amministrazione comunale di Palermo e dalle diverse realtà della Comunità Educante del mandamento Tribunali-Centro storico.
Gli argomenti affrontati da consiglieri di circoscrizione, residenti, esercenti, volontari, ricercatori, docenti, genitori, studenti e associazioni hanno sottolineato la necessità di un maggiore impegno per la qualità e la sicurezza degli spazi pubblici e per le politiche dell’abitare ma anche per il rispetto dei diritti di tutti, per l’accoglienza, il contrasto alle diseguaglianze, gli interventi di rigenerazione urbana di piazza Magione e di piazza Kalsa connessi al restauro dell’ex collegio della Sapienza e all’ex convento delle Artigianelle, finanziato dai fondi CIS, il tema generale dell’overtourism e del proliferare di B&B e attività legate alla ristorazione in un contesto urbano che rischia di perdere i suoi residenti storici, quindi di snaturarsi.
Alla assemblea hanno preso parte – oltre all’Arcivescovo – il Sindaco Roberto Lagalla, il Vicesindaco Giampiero Cannella, l’Assessore alla rigenerazione urbana Maurizio Carta, l’Assessore alla politiche abitative Fabrizio Ferrandelli, l’Assessore alle politiche sociali Rosi Pennino, l’Assessore alla polizia municipale, Dario Falzone, il Prefetto di Palermo Massimo Mariani, il Questore Vicario di Palermo Virgilio Alberelli, il Comandante della Polizia Municipale Angelo Colucciello, il Presidente della Prima Circoscrizione Giovanni Bronte. Hanno coordinato gli interventi Lucia Sorce, Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale “Lucia Borsellino” e Giuliana Zaffuto, di Booq.
A conclusione del suo intervento l’Arcivescovo ha ricordato come quel “Libro Bianco” di Dossetti fosse indirizzato – esigenza quanto mai attuale – a tutti coloro che sono alla ricerca di un’identità spirituale pubblica e di un metodo, per far politica civica di innovazione, da sinceri democratici.