Sessione primaverile della Conferenza Episcopale siciliana, il monito dei Vescovi

L’OPINIONE DEL … Santo Padre

  • Le vocazioni dono della Carità di Dio

IN PRIMO PIANO

  • Sessione primaverile della Conferenza Episcopale siciliana, il monito dei Vescovi

NOVITÀ DIOCESIPA

  • Il cardinale Romeo incontra i fidanzati in Cattedrale
  • Rinnovata la Commissione Episcopale per la Facoltà Teologica di Sicilia
  • A Lercara percorso di Formazione per Operatori di Pastorale della Salute Giornata Sacerdotale mariana

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Scuola teologica di base, incontro convegno di approfondimento Mariano
  • Incontri con… L’autore in sala Lavitrano
  • Nella parrocchia di San Giovanni Bosco si presenta il progetto Policoro

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • All'Istituto Valdocco Casa Madre di Torino il Congresso Mondiale  della Confederazione degli Ex allievi di Don Bosco
  • A villa San Cataldo convegno di studi sull’arte dal tema: “Arte e Tecnologia, il progresso del linguaggio artistico”

NOVITA’ IN LIBRERIA

  • Liturgia degli infermi: Studio storico-teologico

L’OPINIONE DEL … Santo Padre
1. Le vocazioni dono della Carità di Dio

Cari fratelli e sorelle, la XLIX Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che sarà celebrata il 29 aprile 2012, quarta domenica di Pasqua, ci invita a riflettere sul tema: Le vocazioni dono della Carità di Dio.
La fonte di ogni dono perfetto è Dio Amore – Deus caritas est -: «chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui» (1 Gv 4,16). La Sacra Scrittura narra la storia di questo legame originario tra Dio e l’umanità, che precede la stessa creazione. San Paolo, scrivendo ai cristiani della città di Efeso, eleva un inno di gratitudine e lode al Padre, il quale con infinita benevolenza dispone lungo i secoli l’attuarsi del suo universale disegno di salvezza, che è disegno d’amore. Nel Figlio Gesù – afferma l’Apostolo – Egli «ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità» (Ef 1,4). Noi siamo amati da Dio “prima” ancora di venire all’esistenza! Mosso esclusivamente dal suo amore incondizionato, Egli ci ha “creati dal nulla” (cfr 2Mac 7,28) per condurci alla piena comunione con Sé.
Preso da grande stupore davanti all’opera della provvidenza di Dio, il Salmista esclama: “Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?” (Sal 8,4-5). La verità profonda della nostra esistenza è, dunque, racchiusa in questo sorprendente mistero: ogni creatura, in particolare ogni persona umana, è frutto di un pensiero e di un atto di amore di Dio, amore immenso, fedele, eterno (cfr Ger 31,3). La scoperta di questa realtà è ciò che cambia veramente la nostra vita nel profondo. In una celebre pagina delle Confessioni, sant’Agostino esprime con grande intensità la sua scoperta di Dio somma bellezza e sommo amore, un Dio che gli era stato sempre vicino, ma al quale finalmente apriva la mente e il cuore per essere trasformato: “Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace” (X, 27.38). Con queste immagini, il Santo di Ippona cerca di descrivere il mistero ineffabile dell’incontro con Dio, con il Suo amore che trasforma tutta l’esistenza.
Si tratta di un amore senza riserve che ci precede, ci sostiene e ci chiama lungo il cammino della vita e ha la sua radice nell’assoluta gratuità di Dio. Riferendosi in particolare al ministero sacerdotale, il mio predecessore, il Beato Giovanni Paolo II, affermava che «ogni gesto ministeriale, mentre conduce ad amare e a servire la Chiesa, spinge a maturare sempre più nell’amore e nel servizio a Gesù Cristo Capo, Pastore e Sposo della Chiesa, un amore che si configura sempre come risposta a quello preveniente, libero e gratuito di Dio in Cristo» (Esort. ap. Pastores dabo vobis, 25). Ogni specifica vocazione nasce, infatti, dall’iniziativa di Dio, è dono della Carità di Dio! È Lui a compiere il “primo passo” e non a motivo di una particolare bontà riscontrata in noi, bensì in virtù della presenza del suo stesso amore «riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo» (Rm 5,5).
In ogni tempo, alla sorgente della chiamata divina c’è l’iniziativa dell’amore infinito di Dio, che si manifesta pienamente in Gesù Cristo. Come ho scritto nella mia prima Enciclica Deus caritas est, «di fatto esiste una molteplice visibilità di Dio. Nella storia d’amore che la Bibbia ci racconta, Egli ci viene incontro, cerca di conquistarci – fino all’Ultima Cena, fino al Cuore trafitto sulla croce, fino alle apparizioni del Risorto e alle grandi opere mediante le quali Egli, attraverso l’azione degli Apostoli, ha guidato il cammino della Chiesa nascente. Anche nella successiva storia della Chiesa il Signore non è rimasto assente: sempre di nuovo ci viene incontro – attraverso uomini nei quali Egli traspare; attraverso la sua Parola, nei Sacramenti, specialmente nell’Eucaristia» (n. 17).
L’amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla «parola data per mille generazioni» (Sal 105,8). Occorre, pertanto, riannunciare, specialmente alle nuove generazioni, la bellezza invitante di questo amore divino, che precede e accompagna: esso è la molla segreta, è la motivazione che non viene meno, anche nelle circostanze più difficili.
Cari fratelli e sorelle, è a questo amore che dobbiamo aprire la nostra vita, ed è alla perfezione dell’amore del Padre (cfr Mt 5,48) che ci chiama Gesù Cristo ogni giorno! La misura alta della vita cristiana consiste infatti nell’amare “come” Dio; si tratta di un amore che si manifesta nel dono totale di sé fedele e fecondo. Alla priora del monastero di Segovia, in pena per la drammatica situazione di sospensione in cui egli si trovava in quegli anni, San Giovanni della Croce risponde invitandola ad agire secondo Dio: «Non pensi ad altro se non che tutto è disposto da Dio; e dove non c’è amore, metta amore e raccoglierà amore» (Epistolario, 26).
Su questo terreno oblativo, nell’apertura all’amore di Dio e come frutto di questo amore, nascono e crescono tutte le vocazioni. Ed è attingendo a questa sorgente nella preghiera, con l’assidua frequentazione della Parola e dei Sacramenti, in particolar modo dell’Eucaristia, che è possibile vivere l’amore verso il prossimo nel quale si impara a scorgere il volto di Cristo Signore (cfr Mt 25,31-46). Per esprimere il legame inscindibile che intercorre tra questi “due amori” – l’amore verso Dio e quello verso il prossimo – scaturiti dalla medesima sorgente divina e ad essa orientati, il Papa San Gregorio Magno usa l’esempio della pianticella: «Nel terreno del nostro cuore [Dio] ha piantato prima la radice dell’amore verso di Lui e poi si è sviluppato, come chioma, l’amore fraterno» (Moralium Libri, sive expositio in Librum B. Job, Lib. VII, cap. 24, 28; PL 75, 780D).
Queste due espressioni dell’unico amore divino, devono essere vissute con particolare intensità e purezza di cuore da coloro che hanno deciso di intraprendere un cammino di discernimento vocazionale verso il ministero sacerdotale e la vita consacrata; ne costituiscono l’elemento qualificante. Infatti, l’amore per Dio, di cui i presbiteri e i religiosi diventano immagini visibili – seppure sempre imperfette – è la motivazione della risposta alla chiamata di speciale consacrazione al Signore attraverso l’Ordinazione presbiterale o la professione dei consigli evangelici. Il vigore della risposta di san Pietro al divino Maestro: «Tu lo sai che ti voglio bene» (Gv 21,15), è il segreto di una esistenza donata e vissuta in pienezza, e per questo ricolma di profonda gioia.
L’altra espressione concreta dell’amore, quello verso il prossimo, soprattutto verso i più bisognosi e sofferenti, è la spinta decisiva che fa del sacerdote e della persona consacrata un suscitatore di comunione tra la gente e un seminatore di speranza. Il rapporto dei consacrati, specialmente del sacerdote, con la comunità cristiana è vitale e diventa anche parte fondamentale del loro orizzonte affettivo. Al riguardo, il Santo Curato d’Ars amava ripetere: «Il prete non è prete per sé; lo è per voi» (Le curé d’Ars. Sa pensée – Son coeur, Foi Vivante, 1966, p. 100).
Cari Fratelli nell’episcopato, cari presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate, catechisti, operatori pastorali e voi tutti impegnati nel campo dell’educazione delle nuove generazioni, vi esorto con viva sollecitudine a porvi in attento ascolto di quanti all’interno delle comunità parrocchiali, delle associazioni e dei movimenti avvertono il manifestarsi dei segni di una chiamata al sacerdozio o ad una speciale consacrazione. È importante che nella Chiesa si creino le condizioni favorevoli affinché possano sbocciare tanti “sì”, quali generose risposte alla chiamata di amore di Dio.
Sarà compito della pastorale vocazionale offrire i punti di orientamento per un fruttuoso percorso. Elemento centrale sarà l’amore alla Parola di Dio, coltivando una familiarità crescente con la Sacra Scrittura e una preghiera personale e comunitaria attenta e costante, per essere capaci di sentire la chiamata divina in mezzo a tante voci che riempiono la vita quotidiana. Ma soprattutto l’Eucaristia sia il “centro vitale” di ogni cammino vocazionale: è qui che l’amore di Dio ci tocca nel sacrificio di Cristo, espressione perfetta di amore, ed è qui che impariamo sempre di nuovo a vivere la “misura alta” dell’amore di Dio. Parola, preghiera ed Eucaristia sono il tesoro prezioso per comprendere la bellezza di una vita totalmente spesa per il Regno.
Auspico che le Chiese locali, nelle loro varie componenti, si facciano “luogo” di attento discernimento e di profonda verifica vocazionale, offrendo ai giovani e alle giovani un saggio e vigoroso accompagnamento spirituale. In questo modo la comunità cristiana diventa essa stessa manifestazione della Carità di Dio che custodisce in sé ogni chiamata. Tale dinamica, che risponde alle istanze del comandamento nuovo di Gesù, può trovare eloquente e singolare attuazione nelle famiglie cristiane, il cui amore è espressione dell’amore di Cristo che ha dato se stesso per la sua Chiesa (cfr Ef 5,32). Nelle famiglie, «comunità di vita e di amore» (Gaudium et spes, 48), le nuove generazioni possono fare mirabile esperienza di questo amore oblativo. Esse, infatti, non solo sono il luogo privilegiato della formazione umana e cristiana, ma possono rappresentare «il primo e il miglior seminario della vocazione alla vita di consacrazione al Regno di Dio» (Esort. Apost. Familiaris consortio, 53), facendo riscoprire, proprio all’interno della famiglia, la bellezza e l’importanza del sacerdozio e della vita consacrata. I Pastori e tutti i fedeli laici sappiano sempre collaborare affinché nella Chiesa si moltiplichino queste «case e scuole di comunione» sul modello della Santa Famiglia di Nazareth, riflesso armonico sulla terra della vita della Santissima Trinità.
Con questi auspici, imparto di cuore la Benedizione Apostolica a voi, Venerati Fratelli dell’episcopato, ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e a tutti i fedeli laici, in particolare ai giovani e alle giovani che con cuore docile si pongono in ascolto della voce di Dio, pronti ad accoglierla con adesione generosa e fedele.

IN PRIMO PIANO
1. Sessione primaverile della Conferenza Episcopale siciliana, il monito dei Vescovi

Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose di alcuni comuni siciliani. Le politiche clientelari. Lo sperpero di denaro pubblico. Le sperequazioni sociali. Ma anche il “senso di antipolitica e la disaffezione della gente verso la cosa pubblica”. Poi la famiglia, “valore imprescindibile e punto di forza soprattutto al sud”. Il mondo carcerario. Luigi Sturzo e il suo pensiero. Il 50° dell’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II. C’è tutto questo, e altro ancora, nel documento che la Conferenza Episcopale Siciliana ha reso noto, a conclusione della sessione primaverile dei suoi lavori svoltasi a Caltagirone tra il 16 e il 18 aprile.
Il testo, in sette punti e con un richiamo alla dottrina sociale della Chiesa, segnala pure il malessere generato dalla sempre più estesa precarietà. Invoca “ben altri atteggiamenti e scelte da parte della classe dirigente”. E sottolinea che “il crescente disagio sociale causato dall'emergenza lavoro sta provocando l'aumento vertiginoso di richieste di aiuto anche economico da parte di tante famiglie che si rivolgono alle parrocchie e alle Caritas. E le prospettive non lasciano margini di ottimismo”. Infatti, “sempre più aziende chiudono i battenti lasciando le famiglie dei lavoratori nella disperazione”.
I vescovi siciliani hanno sottolineato la preoccupazione, già espressa a livello nazionale, circa le trasformazioni in atto nella società italiana connesse anzitutto alla famiglia, che conosce una progressiva tendenza a diventare un “aggregato di individui”, un “soggetto da ridefinire a seconda delle pressioni di costume, dai confini precari e dai tempi incerti”, mentre essa rimane l’unico luogo dell’accoglienza della vita, un valore imprescindibile e un punto di forza, soprattutto al sud, nell’attuale crisi economica che colpisce in particolare il mondo giovanile, segnato fortemente dalla mancanza di lavoro e dalla precarietà. Ad esso i vescovi siciliani si sentono vicini e auspicano la ricostituzione di un clima di fiducia, indispensabile per riavviare un dinamismo virtuoso che abbia a cuore il futuro dei giovani. 
Nel documento anche uno sguardo sull’attuale situazione politico-amministrativa con cui la Cesi, leva decisa la voce dei presuli perché “le nostre aziende sono soffocate da un sistema creditizio che ha stretto le maglie del credito, preoccupato solo di far quadrare i conti”. E sottolinea che “le merci prodotte in Sicilia non riescono a essere competitive e a raggiungere i mercati a causa della mancanza delle necessarie infrastrutture e di un sistema dei trasporti sempre più precario”. Idem dicasi, aggiunge la Conferenza episcopale siciliana, “per la sbandierata vocazione turistica della nostra terra”. È sotto gli occhi di tutti, infatti, che il patrimonio artistico e culturale dell’Isola giaccia “in stato di agonia”. La causa: “la carenza di interventi adeguati” di valorizzazione, sottolineano i vescovi. E “l’inadeguatezza” della rete delle infrastrutture.
Infine i vescovi di Sicilia, dopo aver ascoltato il racconto dell’esperienza umana e spirituale di Nino Baglieri, Volontario di Don Bosco di Modica si sono detti favorevoli all’introduzione della causa di beatificazione da parte della diocesi di Noto concedendo il relativo Nulla Osta. 
Baglieri, classe 1951, muratore, a diciassette anni, precipita da un’impalcatura rimanendo completamente paralizzato. Dopo dieci anni di solitudine e disperazione accetta la Croce e dice il suo “sì” al Signore. Comincia a leggere le Sacre Scritture a e riscoprire la fede. Aiutando alcuni ragazzini a fare i compiti, impara a scrivere con la bocca. Entra a far parte della Famiglia Salesiana come Cooperatore. Muore il 2 marzo 2007.

NOVITÀ DIOCESIPA
1. Il cardinale Romeo incontra i fidanzati in Cattedrale

L’Ufficio Diocesano di Pastorale per la  famiglia  organizza il consueto incontro mensile del Vescovo con i fidanzati che in questo periodo si preparano al Matrimonio nei vari percorsi parrocchiali e non. L’incontro si terrà venerdì 27 aprile 2012, alle ore 21 nella Chiesa Cattedrale.
“Festeggeremo insieme la Pasqua del Signore – affermano i direttori Lia e Giuseppe Re, don Giovanni Basile e don Fabrizio Fiorentino – come Chiesa di Palermo a servizio dei fidanzati  e delle famiglie nuove che si preparano a celebrare la loro vita nuova nel Sacramento del Matrimonio”. All’incontro sono invitati  non solo i nubendi ma anche  le coppie degli animatori e i parroci. “L’incontro con il Vescovo – aggiungono i direttori – si concluderà con un dono offerto dall’Ufficio Pastorale e un momento di fraternità. Si invitano i parroci e gli operatori pastorali ad accompagnare i fidanzati come momento vivo di comunione ecclesiale facendo preparare qualche domanda o intervento e se è possibile portare bibite e dolci da condividere  alla fine dell’incontro con semplicità e letizia”.

2. Rinnovata la Commissione Episcopale per la Facoltà Teologica di Sicilia
Nel corso della sessione primaverile della Conferenza Episcopale siciliana è stata rinnovata la Commissione Episcopale per la Facoltà Teologica di Sicilia per il prossimo triennio. Essa risulta composta dal card. Paolo Romeo in qualità di presidente, mentre come membri sono stati designati mons. Salvatore Gristina, mons. Domenico Mogavero, mons. Antonino Staglianò, mons. Antonino Raspanti; Fra Vincenzo Marchese, OFM. Capp e Fra Angelo Busà, OFM. Conv.

3. A Lercara percorso di Formazione per Operatori di Pastorale della Salute
Nel percorso di Formazione per Operatori di Pastorale della Salute sono stati messi in calendario 4 incontri nel 6° Vicariato. Dopo i primi tre realizzati (due a Villafrati nei giorni 8 novembre 2011 e 24 gennaio 2012 e uno a Lercara il 27 marzo 2012), il prossimo si svolgerà oggi, martedì 24 aprile a Lercara, presso la Villa della Trasfigurazione, alle ore 16. Don Michele Giuffrida, consigliere spirituale dell’Ufficio Diocesano di Pastorale della Salute, tratterà “Il sacramento della unzione degli infermi”.
“Data l’importanza del tema – spiega il direttore  Paola Geraci – invitiamo a partecipare anche chi non avesse partecipato ai precedenti incontri.

4. Giornata Sacerdotale mariana
I Vescovi siciliani, riuniti a Caltagirone nei giorni scorsi hanno deciso che la prossima Giornata Sacerdotale mariana si terrà il 29 maggio 2012 ad Enna, nella Diocesi di Piazza Armerina. La giornata si svolgerà in occasione del VI centenario dell’arrivo del Simulacro della Madonna della Visitazione, Patrona di quella città.

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Scuola teologica di base, incontro convegno di approfondimento Mariano

“Celebrare Maria nel Mistero pasquale” è il tema dell’incontro convegno di approfondimento mariano organizzato dalla Scuola teologica di base diretta da don Salvo Priola.
Relazionerà Valeria Trapani, docente presso la Pontificia facoltà teologica di Sicilia. La manifestazione avrà luogo sabato 5 maggio 2012, alle ore 16.30 nel salone del Santuario della Madonna della Milicia.
Intanto, in vista del prossimo anno scolastico 2012/2013, la Scuola Teologica di base anticipa i tempi e invita coloro i quali desiderano prendere parte alle lezioni ad effettuare le preiscrizioni. Durante il mese di maggio i docenti illustreranno nelle varie parrocchie lo scopo della Scuola e le modalità di partecipazione. Gli interessati dovranno compilare l’apposito modulo di domanda che verrà distribuito nei prossimi giorni.

2. Incontri con… L’autore in sala Lavitrano
Venerdì 27 aprile 2012, alle ore 16.30, nella sala Lavitrano del palazzo Arcivescovile in via Matteo Bonelli, 2 a Palermo, sarà presentato il volume “Famiglia & Lavoro”, di Stefano Zamagni, docente di Economia e Vera Negri Zamagni, docente di Storia Economica all’Università di Bologna. La manifestazione prevista nell’ambito degli “Incontri con… L’autore” è stata organizzata dalla Presidenza Provinciale del Centro Italiano Femminile e della Provincia regionale di Palermo.
I coniugi Zamagni, entrambi laureati all’Università Cattolica di Milano, dopo il matrimonio si sono trasferiti per quattro anni all’Università di Oxford per studi di dottorato, In tale città hanno avuto le figlie Giulia ed Elena. Il rientro in Italia è coinciso con l’inizio della carriera accademica. che si è accompagnata a un intensa vita familiare e di impegno via via più sistematico nella società civile organizzata. I campi di ricerca coltivati in comune includono l’economia civile, la cooperazione e lo sviluppo economico, con un approccio teorico e di storia del pensiero (Stefano) e storico quantitativo (Vera).
Segreteria organizzativa: C.I.F. Provinciale di Palermo – via Matteo Bonelli, 2 – Cell. 339/5420453.

3. Nella parrocchia di San Giovanni Bosco si presenta il progetto Policoro
“Le radici bibliche nel Progetto Policoro e i gesti concreti” è il tema dell’incontro nel corso del quale sarà presentato il “Progetto Policoro” con cui sono nate imprese con il supporto dell’iniziativa dei vescovi italiani. L’incontro avrà luogo oggi (martedì 24 aprile) alle ore 18, nei locali della parrocchia di San Giovanni Bosco. Previsti gli interventi del parroco don Francesco Stabile e di Tommaso Calamia, responsabile del progetto diocesano.
“In questi primi mesi di impegno in Policoro – spiega Calamia – ci siamo resi conto che molti giovani, anche quelli più preparati e che hanno voglia di mettersi in gioco e di rischiare per costruire in proprio il loro futuro lavorativo, non hanno alcuna preparazione anche solo per progettare una attività imprenditoriale. Insieme agli amici della nostra equipe abbiamo pensato di offrire loro un percorso informativo e formativo che dia le notizie di base per strutturare ed avviare una impresa produttiva, questo percorso lo faremo con il supporto del Consorzio ARCA dell’Università di Palermo”.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. All'Istituto Valdocco Casa Madre di Torino il Congresso Mondiale  della Confederazione degli Ex allievi di Don Bosco

Tre giorni con oltre 400 Ex allievi e Salesiani in rappresentanza di 22 Nazioni provenienti da tutti i Continenti in occasione del Centenario della Confederazione Mondiale degli Ex allievi di Don Bosco, presieduta dal 2004 dal palermitano dottor Francesco Muceo ex allievo dell’Istituto “Villa Ranchibile”. Il congresso si svolgerà a Torino dal 27 al 29 Aprile 2012 con la presenza del Rettore Maggiore della Congregazione Salesiana D. Pascual Chavez, il suo Vicario D. Adriano Bregolin e l’Ispettore del Piemonte D. Stefano Martoglio nonché il Rappresentante degli Ex allievi Sacerdoti Mons. Francesco Giovanni Brugnaro, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche .
L’Associazione ha oltre 83.000 iscritti e ha avuto una lunga tradizione in termini di eventi: 4 Congressi Internazionali, 11 Latino Americani, 10 Europei, 9 Asiatici – Australiani. Il Congresso è stato sponsorizzato dalla Schneider Electric Spa, multinazionale dell’energia con cui la Confederazione ha di recente avviato una partnership ed ha ottenuto il Patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e della Città di Torino.
L’inaugurazione del Congresso avrà luogo venerdì 27 Aprile con inizio alle ore 9. E’ previsto, tra l’altro, l’intervento di apertura del Presidente Mondiale  e la “Lectio Magistralis” che sarà tenuta dal Prof. Don Cosimo Semeraro – salesiano e Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche della Santa Sede – che avrà come titolo: ”Il Beato Filippo Rinaldi e la Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco”. La giornata successiva 28 aprile sarà trascorsa nei luoghi natii di D. Bosco e sarà conclusa al Colle Don Bosco con la Santa Messa. Domenica 29, infine, il programma prevede l’intervento del Rettore Maggiore dei Salesiani D. Pascual Chavez dal titolo. “L’ex allievo di Don Bosco e l’impegno oggi nella società e nella Chiesa” e la Santa Messa solenne celebrata dal medesimo Superiore presso la Basilica di Maria Ausiliatrice con la consegna della lampada votiva alla Tomba di Don Bosco da parte della Presidenza Mondiale.

2. A villa San Cataldo convegno di studi sull’arte dal tema: “Arte e Tecnologia, il progresso del linguaggio artistico”
Per il settimo anno consecutivo, a completamento del percorso formativo, gli studenti dell’ultimo anno del Liceo artistico regionale “Renato Guttuso” propongono un convegno di studi sull’arte dal tema: “Arte e Tecnologia, il progresso del linguaggio artistico”. L’evento è organizzato in cooperazione con l’associazione Sant’Ignazio di Loyola, con l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune, e il patrocinio della Provincia Regionale di Palermo. L’iniziativa si terrà nei giorni 27 e 28 aprile 2012 dalle ore 8.30 presso la chiesa della settecentesca Villa San Cataldo di Bagheria. Saranno presenti i presidi degli Istituti superiori, l’Arciprete don Giovanni La Mendola e il direttore dell’Ufficio Insegnanti di Religione dell’Arcidiocesi di Palermo don Antonio Todaro.

NOVITA’ IN LIBRERIA
1. Liturgia degli infermi: Studio storico-teologico

A distanza di diversi anni dalla pubblicazione del Rito dell’Unzione e della Messa per gli infermi, questo volume “Liturgia degli infermi: Studio storico-teologico”, Libreria Editrice Vaticana, presenta uno studio approfondito sullo sviluppo, nel corso dei secoli, dei riti degli infermi, partendo dalle prime testimonianze, passando per la forma tridentina, fino ad arrivare alle nuove disposizioni del Concilio Vaticano II.
L’autore, (di cui si riporta una breve scheda) nel suo lungo e accurato lavoro, si sofferma dapprima sull’identificazione dei documenti e la loro successiva classificazione in “Rituali” e “Tipi”, per poi analizzare, dal punto di vista sia storico che dottrinale, le fasi che hanno portato al formarsi del Rito dell’Unzione e della Messa per gli infermi.
Si delinea così una storia della Liturgia degli Infermi, nel suo nucleo centrale del Sacramento e della Messa, arricchita di approfondimenti di carattere teologico – dottrinali sul significato e la portata dello sviluppo dei riti nelle varie fasi.
Il volume risulta di particolare interesse per i liturgisti e gli studiosi di storia della Chiesa, con l’auspicio che possa fornire un avanzamento nella conoscenza del Sacramento degli infermi.
L'Autore: Ruggero Dalla Mutta, sacerdote dell’Arcidiocesi di Genova, è docente di Teologia Liturgica presso la Facoltà Teologica Settentrionale e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Genova. E’ inoltre direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano di Genova e collabora con varie iniziative l’Ufficio Liturgico della CEI.