Volontari impegnati da giorni per dare un primo sostegno e conforto alle centinaia di migranti, provenienti dalla Somalia, Eritrea ed Etiopia che sono arrivati al porto di Palermo. Un lavoro straordinario che non si è mai fermato coordinato per tutte le operazioni dalla prefettura di Palermo. La Caritas si è occupata di fornire a tutti i profughi panini, acqua, scarpe, coperte e alcuni indumenti.
“Insieme al prefetto e al sindaco – riferisce don Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo – ci siamo impegnati per rendere più confortevole possibile il primo ingresso in Italia di questi nostri amici. Rimane per i prossimi giorni l’appello a tutte le associazioni di volontariato perché si attivino con noi dando una mano in modo da poterci coordinare. Soltanto se uniamo più forze insieme possiamo rispondere meglio ai bisogni”.
Un gruppo di 450 migranti sono stati trasferiti nei tre centri di accoglienza Caritas, riaperti per l’emergenza: Giacalone, Trabia e Villaggio Ruffini. Altri sono stati smistate in alcune strutture della provincia (Monreale, Isnello, Corleone) e alcuni a Enna e Caltanissetta.
“Il mio apprezzamento va in queste ore – aggiunge don Mattaliano – ai volontari che si stanno attivando sia al porto per la distribuzione dei viveri, sia nei locali della parrocchia di Falsomiele per la preparazione dei pasti. Inoltre la particolarità è che con noi al porto ci sono 7 ragazzi africani che hanno scelto di essere al porto per aiutarci e questo oltre a farci piacere ci riempie di soddisfazione”.
“Insieme al prefetto e al sindaco – riferisce don Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo – ci siamo impegnati per rendere più confortevole possibile il primo ingresso in Italia di questi nostri amici. Rimane per i prossimi giorni l’appello a tutte le associazioni di volontariato perché si attivino con noi dando una mano in modo da poterci coordinare. Soltanto se uniamo più forze insieme possiamo rispondere meglio ai bisogni”.
Un gruppo di 450 migranti sono stati trasferiti nei tre centri di accoglienza Caritas, riaperti per l’emergenza: Giacalone, Trabia e Villaggio Ruffini. Altri sono stati smistate in alcune strutture della provincia (Monreale, Isnello, Corleone) e alcuni a Enna e Caltanissetta.
“Il mio apprezzamento va in queste ore – aggiunge don Mattaliano – ai volontari che si stanno attivando sia al porto per la distribuzione dei viveri, sia nei locali della parrocchia di Falsomiele per la preparazione dei pasti. Inoltre la particolarità è che con noi al porto ci sono 7 ragazzi africani che hanno scelto di essere al porto per aiutarci e questo oltre a farci piacere ci riempie di soddisfazione”.