“Oggi è necessario il Primo annuncio perché la persona di Gesù di cui parliamo è passato attraverso di noi e ci ha entusiasmato”. Il Primo annuncio è la professione di Fede: “Gesù è il Signore”, cioè che il Signore è questo Gesù in cui noi crediamo”. Ad affermarlo il vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, intervenuto nel corso della Settimana della Parola, voluta dall’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice, per offrire un momento di formazione a presbiteri, diaconi, religiosi e fedeli laici in corso di svolgimento presso la Parrocchia di Santa Caterina da Siena.
“Anche oggi è necessario fare risuonare la freschezza del primo annuncio – ha proseguito mons. Brambilla – che richiama il gesto e le parole con cui i primi cristiani proclamavano il vangelo della Pasqua, la risurrezione di Gesù. Questo annuncio riprendeva la predicazione di Gesù, incentrata sulla paternità di Dio, che aveva dato inizio al suo ministero. Inoltre, il primo annuncio favorisce il movimento del venire alla fede in una comunità credente e lo rende accessibile a tutti gli uomini che trova sul proprio cammino”.
La Settimana della Parola proseguirà oggi mercoledì 6 novembre 2019 con una relazione di don Domenico Messina della Pontificia Facoltà teologica di Sicilia su “Il primo annuncio nella Celebrazione Eucaristica”, domani giovedì 7 novembre 2019, interverrà mons. Corrado Lorefice con una relazione su “Il primo annuncio: nuova proposta di vita e secondo primo annuncio nella Chiesa di Palermo”. Venerdì 8 novembre 2019, si svolgerà la Formazione per i Ministri della Parola nei vicariati e sabato 9 novembre 2019 la conclusione con la Liturgia della Parola, sempre nei vicariati.