6 settembre 2024 CS --67/24

Prende il via il nuovo Progetto catechistico diocesano per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi

Accompagnato dalle Disposizioni transitorie per l’anno 2024/2025, per l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice “offre ai più piccoli una proposta per essere sempre di più adulti nella fede”

All’indomani dell’accorato appello dell’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice durante la Celebrazione Eucaristica a conclusione del Giubileo Rosaliano, viene pubblicato il nuovo Progetto catechistico diocesano per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi. “Un progetto – ho voluto sottolineare l’Arcivescovo – che offre ai più piccoli una proposta per essere sempre di più adulti nella fede; questo progetto e questo impegno per la nostra Chiesa li affido a Santa Rosalia”.

Il Progetto catechistico diocesano per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei giovani “E’ uno strumento che nasce dal desiderio profondo che le nostre comunità ecclesiali tornino ad essere grembi generativi” – dice don Angelo Tomasello, direttore dell’Ufficio diocesano per la Catechesi – “Una preziosa occasione per tutti, perché con l’iniziazione cristiana la Chiesa non solo genera nuovi figli alla fede, ma rigenera continuamente sé stessa”. Don Giuseppe Vagnarelli, direttore dell’Ufficio Pastorale, ricorda che “Non è un progetto calato dall’alto, ma che ci chiede il duc in altum, di prendere il largo e gettare ancora le reti, non accontentandoci del ‘si è sempre fatto così’. Il cambiamento che ci è chiesto è tale che dobbiamo sforzarci di abbandonare un certo immaginario e il suo vocabolario: iscrizioni, anni di durata, frequenza delle lezioni, seconda o terza elementare, la maestra del catechismo, la lezione di un’ora o un’ora e mezza, l’appello, il registro, il timbro sul tesserino se vai a Messa da un’altra parte… sono otri ormai vecchi, nei quali non possiamo mettere il vino nuovo! Qui si parla di un percorso che prevede delle tappe, scandite da momenti e riti di passaggio, nei quali imparare ed esercitarsi a vivere da discepoli di Gesù, e lungo il quale i Sacramenti non sono traguardi o premi. Il fine è prepararsi alla vita, con le sue grandi domande e sfide, affinché la gioia dell’appartenenza a Cristo nella Chiesa non si esaurisca in una bella festa. La sfida è che la fede torni ad essere per tutti la festa della vita: perché abbiano vita e l’abbiano in abbondanza”.

La pubblicazione del progetto è accompagnata dalle Disposizioni_transitorie per l’anno 2024/2025 a firma del vicario generale, Mons. Giuseppe Oliveri, che in cinque punti spiegano come comportarsi in vista dell’adozione del nuovo progetto: non si interrompono i cammini in atto e, mentre non se ne iniziano di nuovi, si accolgono i fanciulli e le loro famiglie proprio per prepararsi tutti insieme al cambio di passo. Nei prossimi giorni l’Ufficio per la Catechesi renderà noti il calendario e le modalità per la formazione del clero e dei catechisti e offrirà a tutte le parrocchie dei suggerimenti per gli incontri e le attività da svolgere in questo anno di transizione.

 

 

DISPOSIZIONI TRANSITORIE PER L’ANNO PASTORALE 2024/2025

IN VISTA DELL’ADOZIONE DEL PROGETTO CATECHISTICO DIOCESANO

PER L’INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI

 

L’itinerario di revisione e di ripensamento dei percorsi di Iniziazione Cristiana, incominciato nella nostra Chiesa di Palermo già dal lontano 2014, è stato finalmente portato a termine nell’ultimo Anno Pastorale. In uno stile propriamente sinodale, fortemente voluto dal nostro Arcivescovo, sono state affrontate, da diverse angolature, le questioni più importanti e sono state recepite indicazioni, proposte e osservazioni, avanzate nell’ambito degli Organismi di partecipazione diocesani, negli incontri di Clero, come anche in molteplici momenti assembleari.

Frutto di tale lungo percorso è il nuovo Progetto Catechistico Diocesano per l’Iniziazione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi, che – come ormai dovrebbe essere noto – intende rimodulare l’attuale prassi catechistica per darle una vera e propria ispirazione catecumenale.

Il Progetto sarà operativo, per tutta l’Arcidiocesi, a partire dall’Anno Pastorale 2025-2026.

Appare evidente come tale scelta ecclesiale imponga una certa unitarietà di prassi che le realtà parrocchiali, insieme con i loro pastori, sono chiamate ad assumere fin da adesso, senza deroghe o eccezioni: la comune e contemporanea ripartenza col nuovo Progetto, nel prossimo anno, servirà, tra l’altro, a non creare disorientamento o confusione nei fedeli laici.

Avendo, dunque, recepito i suggerimenti da più parti arrivati, l’Anno Pastorale ormai alle porte sarà un opportuno tempo di “transizione”, una preziosa occasione per “familiarizzare”, come Comunità Diocesana, nelle sue variegate componenti, con la nuova proposta.

Durante l’Anno 2024-2025, la preparazione del futuro inizio sarà dedicata all’approfondimento di sussidi, proposte e a momenti di informazione e formazione a beneficio di tutti i soggetti coinvolti (ministri ordinati, catechisti e famiglie dei fanciulli in primis), ma anche ad una costante opera di sensibilizzazione da svolgersi nelle comunità parrocchiali soprattutto dai presbiteri che le guidano.

Per questo motivo l’Arcivescovo dispone che nel corso di quest’anno pastorale:

  1. Non si dovranno iniziare nuovi percorsi in vista della Prima Comunione.
  2. Verranno portati a compimento i percorsi di Iniziazione Cristiana già avviati (sia nella formula dei “due anni”, sia in quella dei “tre anni”) con la celebrazione della Prima Comunione.
  3. Gli itinerari per la Confermazione dei fanciulli che hanno ricevuto la Prima Comunione negli anni precedenti proseguiranno fino alla loro naturale conclusione con l’amministrazione del Sacramento.
  4. I fanciulli che riceveranno la Prima Comunione quest’anno, seguiranno i consueti itinerari di preparazione alla Confermazione.
  5. Pur non procedendo alle “tradizionali” iscrizioni alla Catechesi per la Prima Comunione, i fanciulli di 7 e 8 anni e le loro famiglie dovranno comunque essere accolti ed accompagnati coinvolgendoli, specialmente nei tempi forti dell’anno liturgico, in attività e incontri propedeutici al nuovo itinerario.

Benché si comprenda che si tratta di sposare un cambiamento di prospettiva che può rivelarsi in prima battuta complicato da assumere, è necessario ribadire che per ben ripartire insieme il prossimo anno è necessario attenersi oggi a questa comune disciplina.

Palermo, 31 agosto 2024                                                              Il Vicario Generale Mons. Giuseppe Oliveri