“A chi resiste al cinismo, a chi non distoglie lo sguardo, a chi crede ancora nell’umanità”: a tutti coloro è dedicata la 20ª edizione del Premio Internazionale Padre Pino Puglisi promosso dall’Arcidiocesi di Palermo e dall’Associazione Giovani 2017 3P, con il patrocinio del Ministro per lo Sport e i Giovani e del Comune di Palermo.
L’appuntamento è per domenica 14 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo. Il Premio, istituito da don Antonio Garau, celebra quest’anno l’umanità: “Vuole essere ancora una volta – sottolinea don Garau – un invito a fare scelte coraggiose a favore di chi non ha voce e giornalmente è offesa nella propria dignità di essere umano”.
La giuria del Premio, presieduta dall’arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice e composta da Roberto Gueli, Rolando Caruso, Vincenzo Bagarello, Ignazio Garsia, don Antonio Garau, Vito Lo Scrudato, Franca Barone e Gemma Ocello, ha scelto gli otto premiati della 20° edizione: provengono dal mondo del giornalismo, dalla realtà ecclesiale, da quella musicale e dalla professione in ambito sanitario. Tra loro un costruttore di pace, il Card. Pierbattista Pizzaballa, il Patriarca Latino di Gerusalemme, testimone infaticabile dell’impegno per la costruzione di pace in Terra Santa attraverso il dialogo.
Ecco gli altri premiati: la procuratrice Claudia Caramanna per il coraggio e la determinazione con cui, nonostante le recenti intimidazioni, si adopera per affiancare all’azione repressiva quella preventiva e di recupero, offrendo ai minori e alle loro madri un’opportunità di allontanamento dai contesti criminali; Debora Castrogiovanni, senologa del Dipartimento Oncologico della clinica La Maddalena di Palermo, per la dedizione con cui si prende cura delle donne con umanità e professionalità; don Antonio Coluccia, sacerdote salentino, per l’azione di contrasto all’attività di spaccio degli stupefacenti e alla criminalità attraverso atti e iniziative di cittadinanza evangelica attiva; la giornalista e inviata di guerra della RAI Lucia Goracci, per la caparbia determinazione a raggiungere e raccontare l’essere umano laddove la sua dignità viene più drammaticamente calpestata; Maoz Inon e Aziz Abu Sarah, israeliano il primo, palestinese il secondo, nati su due fronti diversi e che hanno perso familiari nel conflitto in corso: hanno creato una rete mondiale per dire “si può fare”; Gianluca Pecchini, CEO della Nazionale Cantanti, per la passione, l’energia e la determinazione con cui si prodiga per rendere la popolarità uno strumento concreto di solidarietà economica e sociale. E tra i premiati anche una realtà, quella della Società Italiana di Cure Palliative che da anni promuove e tutela il diritto al rispetto e alla dignità in un momento dell’esistenza in cui questi valori possono essere più fragili: sarà il coordinatore regionale della S.I.C.P. Roberto Garofalo a ritirare il premio.
A condurre la serata, prodotta dalla Panastudio, sarà il vicedirettore nazionale della Tgr RAI Roberto Gueli insieme alla giornalista RAI Tiziana Martorana. La direzione artistica e la regia sono a cura di Francesco Panasci. In scaletta, l’Orchestra Jazz Siciliana–The Brass Group diretta da Domenico Riina con la cantante Daria Biancardi, la musica di Karima che sarà accompagnata al pianoforte da Piero Frassi e dall’orchestra, la comicità di Sasà Salvaggio.
