“Poliedro”, strumento di riflessione con il territorio e le altre Chiese

L’immagine della figura geometrica del Poliedro, usata dal Santo Padre Francesco nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” per descrivere la varietà dell’umanità, ha ispirato gli autori della nuova testata giornalistica dell’Arcidiocesi di Palermo che colma un vuoto, avvertito dai più.
Il Poliedro rappresenta il simbolo di una esperienza messianica, di una impellente chiamata alla Chiesa la quale non può più sottrarsi al compito di assumere nel suo seno, nei suoi orizzonti teologici e pastorali, la complessità dell’universo globale, e con esse, tutta la ricchezza delle sue diversità. Poliedro non vuole essere pertanto, un notiziario della vita ecclesiale, ma un strumento di riflessione sia nel contesto metropolitano, sia nell’intera comunità diocesana, di nuove pratiche di evangelizzazione e di azione missionaria. Il tutto, in assoluta sintonia con il Magistero della Chiesa e con i percorsi di profondo e radicale rinnovamento avviati da Papa Bergoglio nella Chiesa cattolica.
La nuova iniziativa editoriale è stata presentata la settimana scorsa, nei locali della Biblioteca comunale, dal direttore responsabile Nuccio Vara, Vincenzo Morgante, direttore della Tgr Rai e Gianna Maria Cappello, associato di “Sociologia dei media digitali” all’Università di Palermo, alla presenza dell’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice. “La sfida di pensare ad uno strumento cartaceo può sembrare controcorrente – ha detto l’Arcivescovo – ma penso abbia il senso dell’incontro e della riflessione di una Chiesa che vuole dialogare con il mondo. Come ci dice il Concilio, il mondo ha molto da darci e noi abbiamo da condividere la Parola del Vangelo che può aiutare ad accompagnare i cammini di liberazione nella storia degli uomini”.
La rivista intende caratterizzarsi come un magazine aperto a tute le parrocchie della diocesi, ai gruppi giovanili e alle comunità di base, al volontariato, agli intellettuali cattolici e non, alle chiese protestanti, agli ebrei, ai musulmani. “L’idea – spiega Nuccio Vara – è quello di fornire al mondo cattolico uno strumento di riflessione e di dialogo. Una scelta in controtendenza in un’epoca in cui l’informazione è sempre più digitale. I social danno le notizie, ma non fanno riflettere sulle notizie”.
Una rivista che con articoli, inchieste e reportage fotografici, intende stimolare, senza censure e discriminazioni di alcun tipo, analisi, approfondimenti, dibattiti. Una vera e propria sfida, dunque, che la redazione, disponibile ad accogliere suggerimenti e critiche, affronterà con amore per la Chiesa e in compagnia di tutti coloro che, con o senza fede, cercano vie per la rinascita, cieli nuovi e terra nuova.