- Nuovo appello del missionario laico Biagio Conte alla città
- Giornata Mondiale dei Migranti 2018
- La Reliquia del Cuore del Beato Giacomo Cusmano nella Parrocchia Santa Maria Maddalena di Ciminna
- La bottega dell’Orefice”- Laboratorio diocesano per giovani coppie
- Festa San Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti
- Sul Tgweb si parla di Biagio Conte
- 1. Le Ricchezze degli Anziani
IN PRIMO PIANO
1. Nuovo appello del missionario laico Biagio Conte alla città
Un nuovo accorato appello agli uomini delle istituzioni e ai cittadini, da parte del missionario laico Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e carità dove accoglie migliaia di senzatetto nelle strutture di via Archirafi e via Decollati, il quale da mercoledì notte dorme sotto i portici della posta centrale di via Roma a Palermo. Biagio Conte ha scritto una lettera alla città con la quale invita a non essere distaccati verso i bisogni degli ultimi perché l’indifferenza può uccidere. “Vivo un profondo disagio: non riesco a essere tranquillo, non dormo e non riesco nemmeno a mangiare, sapendo che ancora ad oggi tante persone vivono per strada. Tante famiglie sono sfrattate e non hanno la casa, tante persone non hanno un lavoro. La forte indifferenza e il profondo egoismo ancora oggi è molto diffuso e mi inducono a rispondere al male con bene”.
I numerosi senzatetto, morti negli ultimi mesi in un angolo di strada fino al caso di Amor il pomeriggio di Capodanno, sono la prova che qualcosa non va, che le ingiustizie sociali stanno relegando ai margini uomini soli, famiglie con figli, anziani, nell’indifferenza generale. E lui, fratel Biagio Conte, l’uomo che dai primi anni Novanta raccoglie dalla strada chi non ha più nulla, ha deciso di farsi come loro. Così, ha preso un paio di coperte, la Bibbia, il breviario, ha raccolto per strada un bel cartone robusto e ha sistemato il suo giaciglio di protesta sotto i portici delle Poste centrali di via Roma. Proprio dove qualche anno fa emise l’ultimo respiro Vincenzo, un senza dimora che la Missione Speranza e Carità ha assistito e accompagnato verso la morte, facendogli sentire l’affetto e l’attenzione che per una vita gli erano stati negati.
NOTIZIE DIOCESIPA
1. Giornata Mondiale dei Migranti 2018
“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati” è il tema della Giornata Mondiale dei Migranti che si celebra domenica 14 gennaio 2018.
Nel mondo sono circa un miliardo le persone in movimento – quasi un essere umano su sette – se contiamo anche i 700 milioni di migranti interni, oltre i 250 milioni di migranti esteri e gli oltre 68 milioni di migranti forzati a causa di guerre, persecuzioni, disastri ambientali. Soprattutto quest’ultimo numero ci dice il dramma che l’umanità sta vivendo, “una terza guerra mondiale a pezzi”, e il perché Papa Francesco, come lui stesso ricorda all’inizio del suo messaggio, torni così frequentemente sul tema dei migranti. Quando si parla di migranti in Italia il pensiero va subito a quanti sbarcano sulle nostre coste, ai tanti immigrati presenti nelle nostre città”. Dall’altro lato, però, pochi parlano dei nostri connazionali che si recano all’estero: dal 2006 al 2017 la mobilità italiana è aumentata del 60,1% passando da poco più di 3 milioni a quasi 5 milioni di iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Al 1 gennaio 2017, infatti, gli italiani residenti fuori dei confini nazionali e iscritti all’AIRE erano 4.973.942, l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data.
“Chi parte oggi si trova spesso ad affrontare le stesse difficoltà di quanti arrivano nel nostro Paese: lavoro nero, sfruttamento – dice p. Sergio Natoli omi, responsabile Ufficio Migrantes Arcidiocesi – e le stesse accuse tolgono il lavoro ai residenti, mettono in pericolo i diritti acquisiti accettando paghe più basse, sono pericolosi e inclini alla delinquenza”. Contrariamente al luogo comune che vede l’Italia soggetta ad una invasione, da qualche anno il numero degli immigrati è sostanzialmente stabile e si aggira attorno ai 5 milioni, all’incirca lo stesso numero degli italiani all’estero. Tuttavia questo numero apparentemente stabile nasconde significativi flussi di ingresso e di uscita.
Nella nostra provincia di Palermo sono poco più di 37.000 gli “stranieri” che hanno scelto di vivere nel nostro Paese. I tre quarti sono cristiani e lo abbiamo visto lo scorso 6 gennaio. La Cattedrale era piena di fratelli e sorelle provenienti dai 5 continenti: immigrati e nativi formiamo una sola famiglia umana, una sola famiglia di figli Dio.
“Insieme abbiamo sperimentato che nella Chiesa non ci sono “stranieri” – aggiunge p. Natoli – che nessuno è straniero e deve sentirsi tale. Per tutti, cristiani e seguaci di altre religioni, la Chiesa di Palermo ha aperto il cuore ed anche le braccia per accoglierli, cercando di rispondere ai loro bisogni primari e nel rispetto delle differenti tradizioni culturali. Celebrare la Giornata Mondiale dei Migranti allora vuol dire affidare al Signore tutto questa comunità di popoli in movimento, ma anche sostenere con la carità le attività della Chiesa ed in modo particolare l’iniziativa “liberi di partire, liberi di restare” promosso dalla C.E.I. Chiediamo ai Parroci di promuovere questa giornata “imperata” alla quale hanno aderito pochissime parrocchie. A tale scopo, ricordo che la raccolta della Giornata, per volontà dei Vescovi Italiani, va devoluta alla Fondazione Migrantes. L’ufficio di cassa della Curia è aperto per raccogliere le vostre offerte”.
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. La Reliquia del Cuore del Beato Giacomo Cusmano nella Parrocchia Santa Maria Maddalena di Ciminna
La Reliquia del Cuore del Beato Giacomo Cusmano sarà nella Parrocchia Santa Maria Maddalena di Ciminna, guidata da don Giuseppe Di Giovanni. La sacra Reliquia sarà accolta a piazza Matrice, sabato 13 Gennaio 2018 alle ore 18.15. seguirà una solenne concelebrazione Eucaristica in occasione del 22° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Parroco Don Giuseppe Di Giovanni in Chiesa Madre. Il giorno seguente domenica 14 gennaio, la Reliquia del Cuore rimarrà esposta in Chiesa Madre e alle ore 18, padre Salvatore Fiumanò, Superiore Provinciale dei Missionari Servi dei Poveri, presiederà una solenne celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre.
2. “La bottega dell’Orefice”- Laboratorio diocesano per giovani coppie
Al via il nuovo laboratorio diocesano per giovani coppie di sposi (1 – 10 anni di matrimonio) “La bottega dell’Orefice”. Il percorso di formazione che sarà guidato da don Salvatore Biancorrosso e dalla prof. Ornella Ingargiola, si propone di offrire una formazione di tipo biblico – esperienziale e fornire strumenti relazionali per crescere nel rapporto e nella spiritualità coniugale. Nel corso degli incontri verranno affrontate anche alcune problematiche che possono sorgere dalla convivenza matrimoniale. Nel corso degli incontri previsti laboratori creativi, catechesi, mistagogia, approccio relazionale gestaltico e tecniche di animazione.
Gli incontri mensili che si svolgeranno nei locali della Biblioteca dei bambini e dei ragazzi “Le Balate” via delle Balate, 4 a Palermo, avranno luogo il 28 gennaio, 25 febbraio, 18 marco, 22 aprile, 27 maggio e 17 giugno 2018, dalle ore 15.30 alle 20.
Info: don Salvatore Biancorrosso tel. 327/2489341 – prof. Ornella Ingargiola tel. 392/2215311 – pastoralefamiliare@diocesipa.it
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Festa San Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti
I giornalisti palermitani festeggiano il loro santo patrono San Francesco di Sales, con un incontro che si svolgerà venerdì 26 gennaio alle ore 9,50 nel Salone Lavitrano, Palazzo Arcivescovile di Palermo. L’iniziativa è stata organizzata dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi, con la collaborazione dell’Ucsi regionale, dell’Ordine di giornalisti di Sicilia e dell’Assostampa in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
Il programma prevede alle ore 10 il seminario dedicato alla formazione dei Giornalisti, per commentare il tema scelto da papa Francesco, sulla 52a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Previsti gli interventi di mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo, Maria Pia Farinella, Consigliere Odg Sicilia, don Paolo Buttiglieri, consulente Ecclesiastico Ucsi Sicilia e Alberto Cicero, Segretario Assostampa Sicilia. Coordina Pino Grasso, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Palermo.
2. Sul Tgweb si parla di Biagio Conte
Il nuovo appello del missionario laico Biagio Conte alla città, il conferimento di ministeri ai seminaristi e l’intenso programma delle iniziative per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso a Palermo. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sul sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.
Guarda il Tgweb: https://youtu.be/VNrzol6r6vY
L’OPINIONE DI… Giovanni Di Cara*
1. Le Ricchezze degli Anziani
Scrive San Giovanni Paolo II, in La documentatio catholique, 1980 : “La vita degli anziani aiuta a chiarire la scala dei valori umani: mostra la continuità delle generazioni ed è una prova meravigliosa della interdipendenza del popolo di Dio. Gli anziani possiedono spesso il carisma che colma le fenditure tra generazioni prima che si aprano; quanti bambini hanno trovato comprensione ed amore negli occhi, nelle parole e nelle carezze delle persone anziane. E quanti hanno sollecitamente aderito alle parole divine: “ Corona degli anziani sono i loro nipoti. (prov. 17, 6). Insistere sulle risorse di cui sono capaci gli anziani, significa sensibilizzarsi e far scaturire ricchezze che riguardano tutta la Società, tesori che sovente non sono apprezzati”.
La terza età, pertanto, è in grado di arricchire il mondo con la preghiera ed i consigli : la sua presenza rende ricco il focolare domestico, nel quale, gli anziani sono più preziosi che mai, dotati come sono del carisma atto a colmare le fratture tra le generazioni e dare a loro grande serenità. Nella famiglia contadina, l’anziano rappresentava addirittura la continuità e la saggezza.
Questa ricchezza della terza età non si blocca quando insorge un handicap o una infermità più grave:l’anziano ha sempre qualcosa da dire a chi comincia adesso.
L’esperienza acquisita non svanisce, perché il vissuto resta e contribuisce costantemente a sviluppare e ad accrescere il patrimonio umano, a beneficio della persona stessa e dell’umanità, nella sua globalità.
La vecchiaia racchiude autentici tesori di umanità. E’ sbagliato ed irrispettoso affermare che una persona ritorna all’infanzia. Può certo soffrire di una dipendenza simile a quella della infanzia, ma non sarà mai l’infanzia.
Perché volere paragonare a tutti i costi le diverse età della vita? Ognuna è diversa. Non si ripete mai una tappa della propria esistenza. La terza età testimonia il suo proprio valore. Di questo, bisogna assolutamente convincersene. Gli anziani sono una risorsa culturale,perché possiedono la storia contemporanea vissuta; etica, perché inducono a riflettere sul valore della persona umana; spirituale per chi ha fede, essendo l’avanguardia del popolo di Dio che cammina verso la terra promessa.
Riconoscere la ricchezza di una persona anziana vuol dire consentirle autonomia, iniziative e responsabilità. Rispettare l’anziano significa lasciare spazio al suo essere, alla sua vita, ai suoi bisogni. “ E’ la dignità ciò che definisce la vita umana”.
Aprendo la Bibbia, si resta sorpresi dal numero degli anni accordati alle prime generazioni. Il primo principio, quello che apre il libro della Genesi, afferma che la vita è dono di Dio, onde la vecchiaia occupa un posto singolare nella Bibbia e viene presentata non come un caso della vita, ma piuttosto come il frutto della volontà di mettersi al servizio del Signore, che si costruisce lungo tutta la esistenza.
L’anziano è il garante della tradizione e il trasmettitore della storia sacra ai figli ed ai nipoti ed a tutti coloro che lo interrogano. Ad una fecondità fisica, egli dà in cambio una fecondità spirituale. La Bibbia ha coscienza del fatto che la vecchiaia non sia in se stessa un periodo di felicità. Umanamente, si tratta di un’età difficile. Ma Dio può trasfigurare questa tappa della vita e darle un senso. Dio vuole colmare il suo servitore di saggezza e di serenità.
Con l ‘interezza del suo cuore divino, il Signore desidera gratificare il giusto di una vecchiaia che sia anche segno di benedizione e di fecondità.
(Così Marie Jo Thiel in “Vivere da Vivi” , Asterischi sulla terza età, Ed. San Paolo 1995).
*Responsabile del “Servizio Pastorale Anziani” della Diocesi di Palermo