Si torna a camminare a piedi per le strade della nostra città: mercoledì 20 luglio a partire dalle 17.30 la nuova presentazione itinerante del libro “Il Vangelo e la strada” (Ed. San Paolo) nel quartiere Kalsa: si partirà dalla parrocchia di Santa Maria della Pietà, si concluderà alle ore 19.00 con un incontro di memoria e di riflessione per le vittime del Mediterraneo al Foro Italico.
L’incontro all’interno del quartiere Kalsa si articolerà attraverso tre momenti.
L’INCONTRO con gli abitanti, i commercianti e le associazioni del territorio: dopo il raduno davanti alla parrocchia di Santa Maria alla Pietà, l’incontro dell’Arcivescovo con alcune famiglie che stanno vivendo situazioni di particolare disagio. Il percorso a piedi si snoderà tra le strade del quartiere a partire da via Torremuzza sino ad arrivare a piazza Kalsa davanti l’Istituto Artigianelle per ascoltare un canto a cura del teatro dei ragazzi. Da qui si raggiungerà il Foro Italico dove l’incontro terminerà con la consegna della corona a mare come momento di memoria delle vittime del Mediterraneo.
L’ASCOLTO delle priorità dei bisogni e delle proposte durante l’appuntamento delle 19.00 presso il Foro Italico: i bisogni e i desideri del quartiere saranno illustrati da don Giuseppe Di Giovanni, parroco della chiesa di Santa Maria alla Pietà e da un pescatore della zona; un gesto concreto sarà offerto da don Sergio Ciresi, responsabile della Caritas Diocesana di Palermo; di solidarietà in mare ci parlerà Luca Casarini dell’equipaggio della nave “Mare Ionio” della Ong Mediterranea.
LA MEMORIA E LA RIFLESSIONE con una breve testimonianza del Primo Imam e responsabile della Moschea della Città di Palermo, sceicco Bedri El Medderi, della presidentessa dell’associazione delle Donne Islamiche “Fatima”, Manel Bousselmi e degli stessi autori del libro: don Vito Impellizzeri, Anna Staropoli, mons. Corrado Lorefice che concluderà l’incontro con la consegna al mare di una corona di rose, simbolo di Santa Rosalia, patrona di Palermo come gesto di accoglienza e di solidarietà della città nei confronti di tutti coloro che arrivano e delle vittime del Mediterraneo.