Ricorre il 18 novembre la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. “Ritessere fiducia” è il tema scelto per il 2024. “Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente” – scrive la Presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili Chiara Griffini – “In ogni forma di abuso sappiamo esserci invece un tradimento e una rottura nella fiducia, che investe non solo vittima e abusante, ma tutto il contesto in cui ciò accade”. L’immagine scelta per il Manifesto di questa edizione è la riproduzione di una celebre opera di Alberto Burri “Sacco e oro” (1956): “Ritessere fiducia è tentare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura” – spiega ancora la Presidente -, “come evocato dal dipinto “Sacco e oro” di A. Burri, cosi che possiamo anche noi rivestire “di abiti di lino finissimo” e porre “al collo un monile d’oro” (cfr Gen 41,42)”.
Alle ore 18.00 di lunedì 18 novembre la Parrocchia del Santo Sepolcro di Bagheria accoglierà la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Fabrizio Moscato, Vicario del VI Vicariato dell’Arcidiocesi di Palermo.
Messaggio dell’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice
in occasione della IV Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana
per le vittime e i sopravvissuti agli abusi
«Lo rivestì di abiti di lino finissimo
e gli pose al collo un monile d’oro»
(Gn 41,42)
Carissime sorelle e carissimi fratelli,
Ritessere fiducia è l’impegno che ci è richiesto in occasione della IV Giornata Nazionale di Preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi.
Quest’anno la nostra preghiera è arricchita da un dono: i sussidi che utilizzeremo per l’animazione a livello diocesano e parrocchiale, sono stati preparati dalle vittime e dai familiari che con loro condividono le più intime sofferenze.
Il commento biblico che accompagna i sussidi sottolinea che «l’uomo, fatto a immagine di Dio (Gn 1,26-27), è il capolavoro dell’arte del ricamo in cui Egli eccelle (Sal 139,15: “Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profondità della terra”). Pare invece che l’uomo si eserciti con zelo nell’arte opposta: quella della lacerazione, dello strappo, dello sfilacciamento delle proprie e delle altrui vesti. È quanto scopriamo nella storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe». La narrazione biblica (cfr. Gn 37), infatti, pone in luce che l’azione malvagia dei fratelli, i quali lo spogliano della identità, lo denudano e lo gettano in una cisterna, non ha distrutto le qualità, la ricchezza interiore di Giuseppe: tutte le sue abilità sono intatte, il trauma subito non ha annientato, per quanto abbia causato uno strappo profondo, la personalità del giovane.
In questa Giornata il comune ricordo e la preghiera è per quanti, tra i prediletti del Signore, hanno sperimentato la violenta privazione dell’indipendenza fisica e piscologica e la delittuosa gestione della loro corporeità.
Continuiamo dunque, senza sosta, a ritessere fiducia, attraverso l’ascolto del pianto degli oppressi, la cura di ogni ferita e della lacerazione dell’anima di ogni vittima.
Molte attività di prevenzione, di formazione e di ascolto sono già state realizzate nella nostra Arcidiocesi. Altre, ancora, ci attendono e ci impegneranno – tutti, insieme – nei prossimi mesi, arricchendo il cammino di conversione personale e collettivo intrapreso dalla Chiesa universale, come testimonia il rapporto annuale sulle politiche e le procedure della Chiesa per la tutela, pubblicato dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che riguarda ricerche e studi nei cinque continenti, in diversi Istituti e Congregazioni religiose e che individua i progressi nelle best practices e nei passi ancora da compiere.
All’intercessione della Vergine Maria affidiamo l’umiltà di imparare, di ascoltare, di assistere e proteggere i più piccoli e i vulnerabili.
Tutti ricordo e benedico con affetto.
Palermo, 18 novembre 2024
IL SERVIZIO DIOCESANO PER LA TUTELA DEI MINORI E DELLE PERSONE VULNERABILI:
https://www.chiesadipalermo.it/chi-siamo-tutela-minori/
IL SERVIZIO NAZIONALE PER LA TUTELA DEI MINORI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA: