Messaggio alla Comunità Islamica di Palermo nel giorno del sacrificio di Abramo

Il direttore dell’Ufficio diocesano per il Dialogo interreligioso don Pietro Magro, ha inviato il seguente Messaggio per la Comunità islamica nel giorno del sacrificio di Abramo che si celebra sabato mattina 2 settembre al Foro italico.
“Nel porgere i nostri più sentiti auguri per la festa dell’Aid El Adha, la Chiesa di Palermo, con il suo Vescovo, desidera essere vicina alla Comunità Islamica, nel segno della comune fede nel Dio di Abramo, padre di tutti i credenti.
La festa dell’Aid El Adha è una importante occasione per manifestarvi i legami di fraternità nel nostro antenato Abramo, ricordando che Dio non ha permesso il sacrificio del figlio di Abramo, in quanto Egli è l’unico Dio Creatore e  Protettore di ogni vita.
È Lui che ha creato gli esseri umani e non vuole che il loro sangue sia versato da mano umana.
In questa solenne ricorrenza, non dobbiamo e non possiamo dimenticare la sofferenza di molti fedeli causata della violenza, della guerra e di atti di terrorismo, che minacciano pesantemente il nostro mondo.
Conosciamo tutti la montagna di miseria e il fiume di lacrime versato da milioni di esseri umani, bambini, giovani, donne, padri e madri di famiglia, anziani che vivono nell’insicurezza e che sono privi dell’essenziale.
Siano le loro sofferenze a spingerci a collaborare e nel cercare insieme, in quanto credenti nel Dio creatore di ogni vita, le vie dell’intesa, del comune impegno, del rispetto reciproco, della pace e della solidarietà qui a Palermo e ovunque ci troviamo.
In questi tempi difficili e dolorosi, le lacrime di ogni uomo e donna si uniscono nello stesso dolore  quando il sangue innocente di cristiani, di musulmani e di ogni essere umano  è versato a causa della violenza e della malvagità di uomini senza cuore e senza Dio. Dobbiamo fermare questa cieca  violenza che è un’offesa all’umanità intera ed una offesa  gravissima al Creatore.
In nome della nostra fraternità, adoratori dell’unico Dio, impegniamoci ad essere costruttori di pace e di amicizia tra i popoli e a difendere la dignità di ogni vita umana, solo con le armi pacifiche del dialogo, della preghiera e della misericordia. La Pace del Signore sia con tutti voi”.