“Padre Pino Puglisi è nato alla Fede da questa madre, la Chiesa del vescovo martire Mamiliano, nutrito con il latte spirituale dall’Evangelo, della Parola di Dio”. Lo ha detto l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice in Cattedrale, nel giorno della memoria liturgica del beato Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. “Pino Puglisi è figlio e ministro della Chiesa che profuma di Vangelo ed è a lui che devono guardare tutti gli educatori, che in modi diversi operano all’interno della Chiesa e nella società”. Alla celebrazione erano presenti i catechisti e i docenti di Religione di tutta la diocesi, convocati dai rispettivi direttori dell’ufficio catechistico, don Giuseppe Vagnarelli, dell’Irc don Ninni Zito e dell’Ufficio di Pastorale della scuola, Stefania Macaluso e Irene Marcellino. L’Arcivescovo, nella circostanza, ha conferito il mandato ai catechisti referenti delle 178 parrocchie, e consegnata ai docenti di Religione la lettera pastorale ai giovani scritta dallo stesso mons. Lorefice.
“Padre Puglisi ha respirato il soffio innovatore del Concilio arrivato in città con incisiva creatività. Quella Chiesa che disegna il Santo Padre Francesco, non senza suscitare subdole o esplicite contrapposizioni. A papa Francesco va tutto il nostro affetto e la nostra stima per essere venuto come pellegrino in mezzo a noi, terra irrorata del sangue dei martiri della giustizia e della fede, e in questa Cattedrale che custodisce le reliquie del beato Pino Puglisi, ucciso dalla mafia in odium fidei”. Per padre Puglisi esisteva il primato della Parola e “questa Chiesa è chiamata ad accogliere la sua testimonianza, a farsi contagiare, coinvolgere da questo suo figlio martire. Quanti abbiamo particolari compiti educativi, i catechisti, i docenti di religione, tutti gli insegnanti, noi presbiteri, i diaconi, i genitori, tutte le comunità non possiamo che guardare a Cristo, l’evangelizzatore del Padre, e facciamolo guardando al suo discepolo martire Giuseppe Puglisi. Onoriamo il martirio di un così grande testimone”.
Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo ha reso omaggio alla tomba del Beato Puglisi ed è stata scoperta una lapide in ricordo della visita del Santo Padre Francesco a Palermo.