“Accogliere, promuovere, proteggere e integrare” questo lo slogan che ha accompagnato decine di associazioni, volontari, laici, parrocchiani, semplici cittadini in occasione della marcia per la Pace 2018. Un grande evento ecumenico, organizzato dall’Arcidiocesi di Palermo, la Comunità di Sant’Egidio e la Chiesa Valdese per la cinquantunesima Giornata Mondiale della Pace.
Al centro delle iniziative il popolo di Danisinni, un quartiere spesso etichettato come ghetto che vuole rinascere, anche grazie alle iniziative di frate Mauro Billetta, parroco di Sant’Agnese. “Un popolo di cercatori di pace – spiegano gli organizzatori – che fa parte di molte associazioni di ispirazione diversa, dall’umanesimo laico a quello cristiano, ma che si ritrova insieme per testimoniare una idea di città come comunità, al di là delle divisioni”.
Il raduno ha avuto luogo nel cuore dei Danisinni, davanti alla parrocchia Sant’Agnese, per lanciare un messaggio di pace. Il corteo si è poi snodato verso la Cattedrale, dove alle 18 è stata celebrata una liturgia per la pace nel mondo. La marcia è stata aperta dai migranti e dalle famiglie di profughi siriani, giunti con i corridoi umanitari e ospiti presso le strutture del Centro Diaconale Valdese “La Noce”. Hanno aderito all’iniziativa il Centro Diaconale “La Noce”, l’Ordine Francescano Secolare dei Cappuccini, la Parrocchia Santa Maria della Pace, il Festival delle Letterature Migranti, il Movimento dei Focolari, i Laici Comboniani, il Centro studi Pedro Arrupe, l’Osservatorio Migranti, Centro Padre Nostro, l’Associazione Padre Giuseppe Puglisi. Sì, ma verso dove, l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi, le Suore Paoline, il Centro d’Iniziativa Democratica degli Insegnanti, il Movimento Cristiano Lavoratori, il Centro aiuto alla vita e l’Associazione culturale polizia municipale di Palermo.