Mercoledì 15 marzo 2017, l’associazione familiari del Clero guidata dal Presidente diocesano Giovanni Liotta, celebrano la Festa dell’Annunciazione. In tale circostanza i soci si riuniranno presso i locali del Centro ascolto giovani “Don Pino Puglisi” in via Bonello alle ore 9.30 per un momento di riflessione che sarà condotto da don Antonio Todaro e di programmazione in vista del Convegno nazionale che si svolgerà a Roma dal 27 al 30 giugno 2017 all’Hotel “Casa Tra Noi” sul tema: “Laici corresponsabili con il prete in una Chiesa missionaria”. All’incontro è stato invitato anche l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice che potrebbe intervenire nel corso dei lavori della mattinata.
“L’Associazione laicale Collaboratori Familiari del Clero – spiega la coordinatrice regionale Carla Di Vita – nasce dallo zelo e dalla sensibilità verso i Sacerdoti e che hanno avvertito la necessità di offrire un’adeguata e specifica formazione a quelle persone che più direttamente collaborano e vivono con il prete”.
In Sicilia l’Associazione fu fondata a Palermo il 18 settembre 1963, grazie all’ispirazione che ebbe Rosa, sorella di mons. Francesco Guercio, allora parroco della Cattedrale di Palermo. La signorina Rosa, assieme ad un gruppo di mamme e sorelle di presbiteri di diverse diocesi siciliane, organizzò a Palermo il primo corso di esercizi spirituali tenuto da mons. Strazzacappa. Quest’ultimo, nel pomeriggio del 18 settembre, diede vita all’Associazione, a cui diede il nome di “Familiari del Clero della Sicilia”. Il testamento che Egli lasciò, dato che si spense pochi giorni dopo, è rimasto impresso nei membri dell’Associazione: “La familiare deve essere Frumentum Christi che germina nel nascondimento, matura al sole dell’Eucaristia e diventa pane per gli altri attraverso il suo generoso servizio e la sua piena disponibilità”.
Per circa 25 anni mons. Guercio e la sorella lavorarono con zelo ineguagliabile per la diffusione e l’incremento dell’Associazione in Sicilia, animando, promuovendo iniziative, sostenendo i gruppi ed i responsabili diocesani, pubblicando opuscoli e, per diversi anni, anche una rivista dal titolo “Frumentum Christi”. In seguito, è stata fondata l’Associazione Nazionale Familiari del Clero, il cui statuto è stato approvato nel 1982 dalla C.E.I.
“L’Associazione laicale Collaboratori Familiari del Clero – spiega la coordinatrice regionale Carla Di Vita – nasce dallo zelo e dalla sensibilità verso i Sacerdoti e che hanno avvertito la necessità di offrire un’adeguata e specifica formazione a quelle persone che più direttamente collaborano e vivono con il prete”.
In Sicilia l’Associazione fu fondata a Palermo il 18 settembre 1963, grazie all’ispirazione che ebbe Rosa, sorella di mons. Francesco Guercio, allora parroco della Cattedrale di Palermo. La signorina Rosa, assieme ad un gruppo di mamme e sorelle di presbiteri di diverse diocesi siciliane, organizzò a Palermo il primo corso di esercizi spirituali tenuto da mons. Strazzacappa. Quest’ultimo, nel pomeriggio del 18 settembre, diede vita all’Associazione, a cui diede il nome di “Familiari del Clero della Sicilia”. Il testamento che Egli lasciò, dato che si spense pochi giorni dopo, è rimasto impresso nei membri dell’Associazione: “La familiare deve essere Frumentum Christi che germina nel nascondimento, matura al sole dell’Eucaristia e diventa pane per gli altri attraverso il suo generoso servizio e la sua piena disponibilità”.
Per circa 25 anni mons. Guercio e la sorella lavorarono con zelo ineguagliabile per la diffusione e l’incremento dell’Associazione in Sicilia, animando, promuovendo iniziative, sostenendo i gruppi ed i responsabili diocesani, pubblicando opuscoli e, per diversi anni, anche una rivista dal titolo “Frumentum Christi”. In seguito, è stata fondata l’Associazione Nazionale Familiari del Clero, il cui statuto è stato approvato nel 1982 dalla C.E.I.