Si celebra il 18 novembre la III Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Questo il Messaggio dell’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice:
Carissime sorelle e carissimi fratelli,
il tema proposto quest’anno, “La Bellezza Ferita”, per la III Giornata Nazionale di Preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, vuole concentrare la nostra attenzione sulla cultura antitetica a quella dell’abuso che è la cura. Si tratta di una scelta non causale ispirata dalle significative parole del libro di Geremia: «Curerò la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe» (Ger 30,17).
Siamo tutti consapevoli delle ferite drammatiche e talvolta irreversibili che ogni atto predatorio provoca in ogni vittima. In questa Giornata deve arrivare uno straordinario e chiaro messaggio di speranza a tutti, specialmente a chi conosce le ferite profonde di ogni genere di abuso nato da cuori glaciali e disumani non più irrorati dall’amore. Il nostro impegno è racchiuso nelle parole del Santo Padre Francesco: “Ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori abusati, ovunque essi siano” (Discorso al termine dell’Incontro La protezione dei minori nella Chiesa, 24 febbraio 2019).
Da alcuni anni anche la nostra Arcidiocesi è impegnata in questa importante missione condivisa con tante donne e tanti uomini che coltivano una grande passione morale. Lo ha dimostrato l’ottimo Convegno delle Chiese della Metropolia di Palermo “La tutela dei minori e delle persone vulnerabili: un impegno comune, tenutosi lo scorso 30 marzo presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia che, oltre agli operatori pastorali, ha visto la partecipazione di avvocati, magistrati, rappresentanti delle istituzioni civili e militari, insegnanti ed educatori.
Ci aiutano ancora le parole di Papa Francesco: “È difficile, dunque, comprendere il fenomeno degli abusi sessuali sui minori senza la considerazione del potere, in quanto essi sono sempre la conseguenza dell’abuso di potere, lo sfruttamento di una posizione di inferiorità dell’indifeso abusato che permette la manipolazione della sua coscienza e della sua fragilità psicologica e fisica”. Chi professa la fede in Gesù Cristo (Messia) ha una visione della storia che si muove verso il suo riscatto definitivo dal male e da ogni forma di potere che opprime e schiavizza, verso la vita nuova nella libertà dei figli di Dio. Per cui, chi nella Chiesa persegue la via del potere sfigura il volto di Dio, tradisce il Vangelo e alimenta l’abuso. Ovunque si consuma, l’abuso è sempre un abominevole crimine – a maggior ragione se avviene in ambiente religioso, da uomini e donne di Chiesa –, ed è sintomo di un esercizio di potere.
La Chiesa può scegliere solamente la via della piccolezza e porsi dalla parte dei piccoli. Gesù di Nazareth ha esaltato la dignità dei bambini, li ha elevati a modello di discepolato e dichiarati eredi del Regno.
Vorrei concludere questo messaggio richiamando la valenza e la forza educativa della testimonianza di don Pino Puglisi. Egli è stato icona di una Chiesa per-formata da Cristo, capace di annunciare un Vangelo che suscita una cultura della cura, della tutela e della promozione dei minori e delle persone vulnerabili, e che soprattutto avvia processi di riscatto e di liberazione: “A Brancaccio io ho anche la mia casa e la sera quando rientro mi piace starmene un poco in silenzio per strada prima di entrare. Lo faccio per ascoltare, è infatti alla sera, quando si spengono i rumori della giornata, che nell’aria si respira la sofferenza, l’ingiustizia, il bisogno degli uomini e il bisogno dei piccoli. Sì, i bambini, la mia grande passione, sono il futuro e ci sono persone che non comprendendo il bene si vogliono servirej della loro debolezza… Vanno ascoltati, aiutati ed istruiti…” (Da un testo di chiaro tenore autobiografico ma di dubbia attribuzione trovato nell’Archivio della Curia Arcivescovile).
Continuiamo – come ha ricordato il card. Zuppi ai Vescovi italiani riuniti ad Assisi in questi giorni – “a consolidare ambienti più sicuri per i minori attraverso la formazione degli operatori pastorali. Nella équipe che affiancano i Servizi e i Centri di ascolto sono diverse centinaia gli uomini e le donne che impegnano la loro passione per la Chiesa e le loro competenze professionali in questo delicato servizio”.
Alla intercessione del Beato Giuseppe Puglisi consegniamo questo fondamentale servizio ecclesiale in favore dei prediletti del Signore.
Tutti ricordo e benedico con affetto.
Palermo, 15 novembre 2023
✠ Corrado Lorefice
Arcivescovo
IL SERVIZIO TUTELA MINORI DELL’ARCIDIOCESI DI PALERMO
https://www.chiesadipalermo.it/chi-siamo-tutela-minori/
Il Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori dell’Arcidiocesi di Palermo, in comunione e collaborazione, con il Servizio Regionale ed il Servizio Nazionale per la Tutela dei Minori, promuove azioni pastorali di ascolto, di formazione e di protezione finalizzare ad accrescere la consapevole e attenta custodia dei minori e degli adulti vulnerabili all’interno dell’Arcidiocesi.
Il SDTM, collaborando e supportando l’azione dell’Arcivescovo, ha lo scopo primario di rendere effettiva ed operativa una generale ed ordinaria prevenzione, curando che le diverse realtà ecclesiali che operano a contatto con minori siano adeguatamente informate riguardo all’importanza della custodia dei più piccoli, e che gli operatori pastorali siano diligentemente formati allo stile buono della tutela.
Il Referente Diocesano con l’Equipe di esperti, promuove:
- un lavoro di formazione e prevenzione unitamente a quello di osservatorio e studio degli aspetti attinenti alla tutela e sicurezza del minore nei vari settori della pastorale.
- Cura la predisposizione e la diffusione degli strumenti di studio e approfondimento in materia di abuso sui minori;
- Svolge attività di consulenza in singoli casi sottoposti alla sua attenzione sia dall’Ordinario che da parroci o dai referenti di attività pastorali;
- Assiste e consiglia il Vescovo collaborando, se richiesto, nell’ascolto e nell’accompagnamento delle vittime e nella gestione delle segnalazioni di abusi.
Referente Diocesano: Avv. Francesco Lombardo
Per contattare il Servizio Tutela Minori, per comunicazioni e/o segnalazioni è possibile scrivere a tutelaminori@chiesadipalermo.it, avendo cura di lasciare i propri recapiti.
DAL SERVIZIO TUTELA MINORI DELLA CEI
Il 2023 vede il terzo anno di celebrazione in tutte le Diocesi e le Parrocchie italiane della Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. L’iniziativa, istituita in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, coinvolge tutta la comunità cristiana nella preghiera, nella richiesta di perdono per i peccati commessi e nella sensibilizzazione riguardo a questa dolorosa realtà.
Il tema di quest’anno è “La Bellezza Ferita” «Curerò la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe» (Ger 30,17).
Il capitolo 30 inaugura una sezione del libro di Geremia dedicata alla consolazione (Ger 30-31). Il Signore chiede al profeta di scrivere su di un rotolo alcune parole, che non potranno più essere cancellate: «Cambierò la sorte del mio popolo» (Ger 30,3). Si tratta dell’impegno solenne di Dio a cambiare il corso della storia, a trasformare il lutto in gioia, a ricondurre il suo popolo a casa dalla terra d’esilio. Israele aveva vissuto i traumi della violazione della Città santa e della conseguente deportazione della popolazione in Babilonia. Ne erano seguiti anni difficili, nei quali il popolo di Dio era stato costretti a vivere in terra straniera. Tanti canti e preghiere rievocavano la nostalgia di una gioia perduta e che non sembrava più recuperabile. I ricordi si mescolavano con il tormento: «Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion» (Sal 137,1).
Ma dopo questa stagione drammatica il Signore apre un tempo nuovo: c’è una speranza che si affaccia concretamente all’orizzonte. È venuto il momento di ricucire lo strappo, di ritornare all’antica serenità, di riprendere il cammino che si era bruscamente interrotto. Il profeta si fa quindi latore di uno straordinario quanto inatteso messaggio di speranza: il Signore è pronto a guarire ogni ferita, anche la più profonda. E a ridare bellezza alla vita.
Per animare la Giornata, sono stati predisposti alcuni sussidi e un manifesto (quest’ultimo ha uno spazio bianco in calce dove possono trovare collocazione le segnalazioni delle iniziative parrocchiali e/o diocesane): sono disponibili in allegato attraverso il seguente link