In Cattedrale le Ordinazioni di 4 diaconi

IN QUESTO NUMERO

IN PRIMO PIANO

  • In Cattedrale le Ordinazioni di 4 diaconi

NOTIZIE DIOCESIPA

  • Villa confiscata alla mafia diventa Centro “Semi di Speranza” dell’Azione Cattolica
  • Memoria Beato padre Pino Puglisi
  • La Scuola teologica di base festeggia il Santo Patrono San Luca
  • Giornata missionaria

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Itinerario spirituale per giovani coppie
  • Verso il vento della vita catechesi sui vizi e le virtù
  • A Caccamo presentazione del libro e Catechesi Sant’Agostino
  • Convegno diocesano della Divina Misericordia
  • Al Santuario mariano diocesano di Altavilla Milicia, il docufilm “L’ultimo sorriso”

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • A Cefalù in convegno delle Comunità Missionarie del Vangelo
  • Percorso di Formazione al Ministero della Carità
  • Esercizi spirituali per Cooperatori Paolini
  • Visita ai tetti e al tesoro della Cattedrale
  • Sul Tgweb si parla dell’Assemblea pastorale di inizio anno

I CHIAROSCURI di Giuseppe Savagnone

  • Gli occhi del bambino e le ragioni dei potenti

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IN PRIMO PIANO

1. In Cattedrale le Ordinazioni di 4 diaconi

In festa la Comunità del Seminario arcivescovile per le ordinazioni diaconali che si svolgeranno domenica 20 ottobre 2019, alle ore 18 in Cattedrale. Saranno ordinati diaconi, per l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione dell’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice, quattro seminaristi del Seminario di Palermo. I seminaristi che saranno ordinati diaconi sono: Giuseppe India 27 anni della Parrocchia Immacolata Concezione di Ventimiglia di Sicilia che ha conseguito il titolo di Baccelliere alla facoltà teologica di Sicilia, Gaetano Marsiglia, 32 anni della Parrocchia San Giovanni Apostolo di Palermo che ha conseguito il titolo di Baccelliere alla facoltà teologica di Sicilia, Nunzio Pomara 36 anni della Parrocchia Maria SS. Immacolata di Godrano, il paese dove l’ultimo sacerdote ad essere ordinato fu l’attuale vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta. Ha conseguito il titolo di Baccelliere alla Facoltà teologica di Sicilia e Gabriele Tornambé 41 anni della Parrocchia Sant’Espedito di Palermo, insegnante e ricercatore in agraria all’Unipa, dopo la licenza in Liturgia e teologia dei sacramenti a Parigi, ha conseguito il dottorato in Liturgia e teologia pastorale presso l’Università di Friburgo in Svizzera.

 

NOTIZIE DIOCESIPA

1. Villa confiscata alla mafia diventa Centro “Semi di Speranza” dell’Azione Cattolica

Una villa di via Bernini a Palermo, confiscata alla mafia, assegnata in comodato d’uso gratuito, dal Comune di Palermo all’Azione Cattolica. La sede, denominata Centro “Semi di Speranza”, è stata inaugurata giovedì scorso dal Presidente Nazionale Matteo Truffelli in occasione della sua visita a Palermo.

“Il Centro “Semi di Speranza” – spiga il presidente dell’Azione Cattolica di Palermo, Giuseppe Bellanti – nasce dal desiderio di mettere al servizio del contesto sociale, culturale ed ecclesiale un ambiente per trasformarlo da dentro, gettando in esso il seme buono del Vangelo per custodire l’uomo, generare nuovi processi e abitare la città degli uomini. Per questo motivo l’Azione Cattolica di Palermo ha messo in atto, e altre sono in cantiere, diverse iniziative creando alleanze con altre associazioni e movimenti presenti nel territorio, che troveranno in questa sede il luogo del discernimento, della progettazione e programmazione”.

La Villa già ospita il Centro studi “Paolo e Rita Borsellino” con il quale in quest’ultimo anno sono state svolte giornate di riflessione e percorsi sulla legalità e giustizia sulle orme del Beato Pino Puglisi e dei grandi magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

 2. Memoria Beato padre Pino Puglisi

Lunedì 21 ottobre 2019, Memoria liturgica del Beato Giuseppe Puglisi, Sacerdote e Martire, l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice, presiederà una solenne liturgia Eucaristica in Cattedrale alle ore 18. Per l’occasione, le responsabili dell’Ufficio Pastorale della Scuola, Stefania Macaluso e Irene Marcellino, in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico in corso, invitano tutto il personale della Scuola a condividere la gioia della partecipazione alla liturgia Eucaristica.

Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo, conferirà il mandato ai catechisti che svolgeranno il loro servizio in occasione del prossimo anno pastorale 2019/2020. Ai referenti delle 178 parrocchie, l’Ufficio catechistico diocesano, diretto da don Giuseppe Vagnarelli, consegnerà il segno “Per Cristo a tempo pieno” che il Parroco, donerà la domenica seguente a tutti i catechisti, nel corso di una apposita celebrazione Eucaristica.

 3. La Scuola teologica di base festeggia il Santo Patrono San Luca

Aperto ufficialmente l’anno scolastico 2019/2020 della Scuola teologica di base con la celebrazione in Cattedrale della festa del santo Patrono San Luca evangelista.

La celebrazione Eucaristica è stata presieduta dall’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice il quale ha avuto parole di riconoscenza nei confronti della Scuola che si appresta a celebrare i 40 anni di attività con una serie di iniziative che sono state organizzate per celebrare l’evento.

“Lo studio della Teologia deve essere al servizio del cammino di una Chiesa che mette sempre al centro l’evangelizzazione – ha detto l’Arcivescovo – perché arrivi a tutti, ciò che Gesù ha insegnato. Invito coloro che hanno conseguito l’attestato di merito a servire la Chiesa nella comunione”.

Dislocata nei sei Vicariati dell’Arcidiocesi, la Scuola teologica di base è frequentata da oltre 1.500 allievi, al servizio dei quali opera un corpo docenti di 124 docenti che nel corso della celebrazione hanno rinnovato la professione di Fede.

Il direttore mons. Salvo Priola, nel suo intervento ha ribadito come in questi 40 anni di servizio alla Chiesa di Palermo, la Scuola teologica di base ha mantenuto il deposito della Fede ed è stata sempre fedele al Magistero dei Sommi pontefici.

“In tutti questi anni abbiamo imparato ad amare e servire la Chiesa – ha detto – con immutata fedeltà. La Scuola si vanta di accompagnare i fratelli nella conoscenza di Cristo, grazie ad un corpo docenti di cui sono fiero, impegnati nei 72 centri di tutta la diocesi, con i corsi triennali, tra cui uno per i detenuti all’Ucciardone, gli approfondimenti e i corsi speciali di Mariologia, Musica sacra.

Al termine il direttore, insieme ai componenti del direttivo, la prof. Mariuccia Lo Presti e il prof. Michelangelo Nasca ha consegnato gli attestati di merito a circa 200 allievi che hanno frequentato la Scuola e superato il Tesario.

4. Giornata missionaria

Domenica 20 ottobre 2019, la giornata missionaria mondiale ci spinge alla condivisione universale attraverso le Pontificie Opere Missionarie. La veglia missionaria sarà celebrata il 26 ottobre alle ore 21, presieduta dall’Arcivescovo, presso la parrocchia Maria SS. delle Grazie in corso dei Mille Roccella.

 

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

1. Itinerario spirituale per giovani coppie

“Il nostro amore quotidiano. Percorso sul capitolo 4 dell’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia” di Papa Francesco. Gli incontri si terranno presso la Parrocchia Maria SS. Immacolata e la Parrocchia Maria SS. Immacolata in via Sperone, 142 e nella Parrocchia Maria SS. delle Grazie in corso dei Mille, 1085/B a Palermo. Gli incontri sono proposti dalle coppie dell’Istituto Santa Famiglia di Palermo Istituto aggregato alla Famiglia Paolina fondata dal Beato Giacomo Alberione, con la collaborazione delle parrocchie Maria SS. Immacolata, Maria SS. delle Grazie, dai presbiteri don Domenico Sodaro, don Ugo Di Marzo, don Silvio Sgrò, don Antonio Mancuso, don Leo Pasqua, don Luca Leone e il sostegno dell’Ufficio di Pastorale diocesana familiare della diocesi di Palermo. I bambini saranno seguiti da animatori. Portare la Bibbia e un quaderno per appunti.

Calendario degli incontri:

Domenica 20 ottobre 2019 Parrocchia Maria SS. Immacolata

Breve presentazione del progetto L’amore è paziente [91-92] L’Atteggiamento di benevolenza [93-94]

Domenica 17 novembre 2019 Parrocchia Maria SS. delle Grazie

Guarendo l’invidia [95-96] Senza vantarsi o gonfiarsi [97-98]

Domenica 22 dicembre 2019 Parrocchia Maria SS. Immacolata

Rendersi amabili [99-100] [99-100] Il Distacco generoso [101-102] [101-102]

Domenica 26 gennaio 2020 Parrocchia Maria SS. delle Grazie

Senza violenza interiore [103-104]

Domenica 16 febbraio 2020 Parrocchia Maria SS. Immacolata

Il Perdono [105-108] [105-108]

Domenica 22 marzo 2020 Parrocchia Maria SS. delle Grazie

Rallegrarsi con gli altri [109-110]

Domenica 26 aprile 2020 Parrocchia Maria SS. Immacolata

L’amore tutto scusa [111-113] [111-113] L’amore tutto crede [114-115] [114-115]

Domenica 17 maggio 2020 Parrocchia Maria SS. delle Grazie

L’amore tutto spera [116-117] [116-117] L’amore tutto sopporta [118-119] [118-119]

A conclusione del percorso si prevede la partecipazione ad un pellegrinaggio presso un santuario mariano da stabilire.

Programma degli incontri:

Ore  17,00 – Accoglienza;

Ore  17,15 – Preghiera introduttiva; Ascolto della Parola; Introduzione del tema;

Ore  18,00 – Catechesi proposta dal sacerdote; Dinamiche;

Ore  19,30 – Preghiera finale;

Ore  20,00 – Condivisione fraterna.

Per informazioni rivolgersi a: Parrocchia Maria SS. Immacolata don Domenico Sodaro e Parrocchia Maria SS. delle Grazie don Ugo Di Marzo. Chiommino Giovanni e Rosy 320/0586637 – 320/0586637. Crinò Silvio e Tania Crinò 339/2073782 – 339/2073782.

 2. Verso il vento della vita catechesi sui vizi e le virtù

“Fermati, ascolta, entra dentro la tua vita interiore e imparerai a gustare il soffio di Dio. Questo percorso è per coloro che desiderano spiegare le vele e prendere il largo verso il Sole senza tramonto”. Al via un ciclo di catechesi sui vizi e le virtù tenute da P. Carlo Aquino S.J. ed Enza Maria Mortellaro presso la Parrocchia “San Giovanni Bosco” in via Messina Marine 259, Palermo. Le catechesi con cadenza quindicinale sono rivolte a tutti e si svolgeranno il lunedì alle ore 18.

3. A Caccamo presentazione del libro e Catechesi Sant’Agostino

Domenica 20 ottobre 2019, alle ore 18, nella Parrocchia SS. Annunziata di Caccamo, si presenta il libro su Sant’Agostino “La fede nelle cose che non si vedono”, nuova traduzione del prof. Antonino Balsamo, We Can Hope Editore. Modera il direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi, diac. Pino Grasso.

4. Convegno diocesano della Divina Misericordia

Domenica 20 ottobre 2019, nella Casa dei preghiera di tutti i popoli presso la Cittadella del povero in via Decollati, 29 a Palermo, si svolgerà il 2° Convegno diocesano della Divina Misericordia sul tema: “Cristo tenerezza del Padre”.

Si inizia alle ore 9 con l’accoglienza a cui seguirà il saluto dell’Arcivescovo e di don Francesco Galioto, Assistente spirituale A.D.I.M. e don Pino Vitrano della Missione Speranza e carità. Previste le catechesi di don Luigi Epicoco, teologo e scrittore su: “La concreta tenerezza di Gesù misericordioso, preghiera di carità”. Seguirà la testimonianza di vita di Anna Sarcì e del missionario laico del R.C.C. Kally Kalambay. Nel pomeriggio alle 15 è prevista l’adorazione Eucaristica condotta da don Pasqualino Di Dio, alle 16 la catechesi di guarigione condotta da Kally Kalambay, alle 18 la testimonianza di Francois Ayim, sarto della Missione Speranza e carità e alle ore 18.30 la celebrazione Eucaristica.

 5. Al Santuario mariano diocesano di Altavilla Milicia, il docufilm “L’ultimo sorriso”

In occasione della memoria liturgica del Beato don Pino Puglisi, lunedì 21 ottobre 2019, alle ore 21, al Santuario mariano diocesano di Altavilla Milicia, diretto dal rettore mons. Salvo Priola, verrà proiettato il docufilm “L’ultimo sorriso”. Il film che approfondisce la vita e il percorso umano del Beato Padre Pino Puglisi è diretto da Rosalinda Ferrante e nasce da un’idea di Sergio Quartana, già ideatore di un fumetto su Pino Puglisi e autore del libro “Raccontando L’ultimo sorriso”, pubblicato dalla casa editrice Edizioni Ex Libris.

 

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

1. A Cefalù in convegno delle Comunità Missionarie del Vangelo

“Del giardino del creato, padroni o  amministratori? sviluppo, sostenibilità, futuro ​dalla Populorum progressio alla Laudato sii” è il tema del Convegno delle Comunità Missionarie del Vangelo che si svolgerà all’Hotel Costa verde di Cefalù, dal 21 al 24 novembre 2019.

Questo Convegno prende il seguito dai Raduni, poi divenuti Convegni, realizzati da Nino Trentacoste dal 1991 al 2017 per le Comunità Missionarie del Vangelo. Stavolta viene realizzato dall’Associazione “Nino Trentacoste” Solidaristica e di Servizio dei Missionari del Vangelo – APS in collaborazione con Rocca, la rivista quindicinale della Pro Civitate Christiana di Assisi.

Il programma del Convegno è frutto dell’opera dei Componenti del Comitato Scientifico dell’Associazione, ciascuno di essi scelto dal carissimo Nino Trentacoste; tutti suoi amici, personalità di alto profilo, per la maggior parte conosciute a chi abitualmente ha partecipato ai Convegni delle Comunità Missionarie del Vangelo.

I Componenti del Comitato: prof. Giuseppe Barbaccia, prof. Ornella Giambalvo, fra’ Alberto Maggi, pastora Lidia Maggi, dott. Marco Politi, don Giacomo Ribaudo, prof. Giuseppe Savagnone, prof. Lilia Sebastiani, fra’ Domenico Spatola, don Franco Michele Stabile, prof. Sergio Valzania, don Dario Vivian. I Consulenti: mons. Francesco Conigliaro, don Rosario Giuè, don Cosimo Scordato.

Le novità del Convegno: Relazioni a due Voci. Due Relatori insieme su argomenti similari, ciascuno col proprio approccio e competenza: Alberto Maggi insieme al suo confratello Ricardo Perez Marquez, anch’egli del Centro di Studi Biblici di Montefano, esegeti, rispettivamente, del Vangelo e dell’Apocalisse; don Cosimo Scordato e Marco Politi, rispettivamente, teologo e giornalista vaticanista. Una riunione a partecipazione volontaria, in spazio temporale e fisico che verrà comunicato in Hotel, sulle attività delle Comunità Missionarie del Vangelo.

​Per partecipare al Convegno: https://cmvmarineo.weebly.com/associati-e-partecipa-al-convegno.html

 2. Percorso di Formazione al Ministero della Carità

Lunedì 21 ottobre 2019, si svolgerà il secondo incontro del secondo livello al Ministero della Carità che si terrà dalle Suore Serve dei Poveri in corso Re Ruggero 2 a Palermo. La tematica sarà “La Carità alla maniera del Beato Puglisi” e sarà sviluppata da don Sergio Ciresi, vice direttore della Caritas.

La Caritas diocesana ripropone, rinnovandolo, il Percorso di formazione al Ministero della Carità, come itinerario teorico pratico per animatori della pastorale della carità. Questo percorso si realizzerà nella prospettiva del decentramento nel territorio, per un maggior coinvolgimento degli operatori e dei volontari dei Vicariati e delle zone pastorali.

 3. Esercizi spirituali per Cooperatori Paolini

Dal 24 al 27 ottobre prossimi, presso la Casa diocesana Cardinale Salvatore Pappalardo si terrà un breve corso di esercizi spirituali per Cooperatori Paolini provenienti da diverse parti d’Italia. Il Corso che avrà per tema “L’alleanza di Gesù Maestro con la Famiglia Paolina” sarà predicato dal delegato nazionale dell’Associazione Nazionale dei Cooperatori Paolini, don Guido Colombo ssp. I Cooperatori, ramo laicale della Famiglia Paolina, composta da dieci istituzioni e fondata dal Beato Giacomo Alberione, sono impegnati, nel contesto ecclesiale e civile ad annunciare il Vangelo con i mezzi dalla Comunicazione sociale, facendo propria la missione di tutta l’istituzione religiosa cui sono aggregati sintetizzabile nel motto, formulato dallo stesso Fondatore: “vivere e dare al mondo Gesù Cristo Via e Verità e Vita.

 4. Visita ai tetti e al tesoro della Cattedrale

Sabato 19 ottobre 2019, visita serale della Cattedrale di Palermo, dalle 20.30 alle 24 (ultimo ingresso 23.30). Vi aspettiamo per visitare i tetti, il tesoro, col nuovo percorso espositivo inaugurato lo scorso 13 maggio, la cripta, le tombe reali, gli absidi, ed i sotterranei.

I biglietti si potranno acquistare il giorno stesso della visita in Cattedrale. (€ 5 tetti – € 10 Tetti, tombe reali, cripta, tesoro e sotterranei).

Tutti coloro che avranno acquistato i biglietti entro le 23.30 completeranno regolarmente la visita.

La visita dei tetti, permette non solo di scoprire gli elementi artistici architettonici delle pareti esterne della Cattedrale, ma anche di ammirare dall’alto la Città con le sue ricchezze paesaggistiche e monumentali.

Per il tour non è prevista prenotazione. La visita non è consentita ai cardiopatici, a chi soffre di claustrofobia, vertigini, disabilità psicofisica ed attacchi di ansia. Si consigliano inoltre scarpe comode. Per la visita dei tetti i minorenni dovranno essere accompagnati. In caso di cattive condizioni meteorologiche, la visita verrà rinviata.

Per ulteriori informazioni sull’Area Monumentale visitate la pagina dedicata del sito ufficiale della Cattedrale: http://bit.ly/2HnAWQa

Seguiteci anche su: https://twitter.com/CattedralePa

https://www.instagram.com/palermo_cathedral_official/

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 5. Sul Tgweb si parla della villa confiscata alla mafia assegnata all’azione Cattolica

Una villa confiscata alla mafia concessa in comodato d’uso all’Azione Cattolica ospiterà il centro “Semi di Speranza”, in festa il Seminario per le ordinazioni diaconali, Festa di San Luca, consegnati gli attestati agli alunni che hanno frequentato la Scuola teologica di base. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sul sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.

Info: https://youtu.be/Iji3OCz_lss

 

I CHIAROSCURI di Giuseppe Savagnone

1. Gli occhi del bambino e le ragioni dei potenti

Bambini bruciati dalle bombe

Ha fatto il giro del mondo l’immagine del bambino curdo ricoverato nell’ospedale di Hasakah, in Siria, i cui grandi occhi spalancati sono l’unico elemento intatto di un volto sfigurato. La pelle è stata portata via, cancellata da uno dei bombardamenti turchi sulla cittadina di Rais al-Ayn.

I medici dicono che queste ustioni sono state probabilmente causate da bombe al napalm, quelle vietate dalla convenzioni internazionali che, secondo i curdi, sono state usate dalle truppe di Ankara nella loro offensiva.

Erdogan lo nega. Ma quel che conta, al di là degli ordigni utilizzati, è che a essere stati colpiti sono dei bambini. Nell’ospedale di Hasakak ce ne sono ricoverati altri, anch’essi marchiati, in tutte le parti del corpo, dal fuoco scatenato dai turchi, piccole creature – dicono gli inviati che li hanno visti – adagiati in grandi letti dalle lenzuola azzurre, di cui il personale sanitario cerca di lenire con ogni mezzo le sofferenze atroci e che resteranno probabilmente segnati per sempre nella carne da ciò che è accaduto loro, improvvisamente, in un giorno d’autunno del 2019, senza che essi possano comprenderne la ragione.

 

Una telefonata fra Trump ed Edogan

Noi sì, la conosciamo. Ma se anche potessimo, non avremmo il coraggio di spiegare a quel bambino che la sua vita è stata distrutta, insieme a quella di migliaia di altri esseri umani, perché un giorno, improvvisamente – cogliendo di sorpresa i suoi stessi collaboratori – il presidente degli Stati Uniti Trump ha comunicato per telefono al presidente turco Erdogan che i soldati americani sarebbero stati ritirati dal confine tra Siria e Turchia, dove erano arrivati con l’aiuto dei curdi nella loro lotta contro l’Isis.

Con questa mossa si apriva la possibilità per i turchi di scatenare un’offensiva per superare quel confine. Ma pare che Trump, in quella telefonata, abbia fatto anche di più, incoraggiando addirittura il suo collega turco con un atteggiamento di particolare benevolenza e promettendo di superare i dissapori che si erano creati dopo il recente acquisto da parte di Ankara di una partita di missili prodotti dalla Russia.

 

Un cinico marchingegno diplomatico

Un modo, insomma, per restituire calore a un legame diplomatico tra Usa e Turchia che si era parecchio raffreddato, ma anche, dicono molti osservatori, per impegnare i turchi in un’impresa in cui avrebbero potuto impantanarsi e distrarsi da altri obiettivi. Insomma, un marchingegno diplomatico.

Particolarmente cinico, perché gli Stati Uniti avevano avuto dai combattenti curdi un aiuto decisivo nella lotta contro l’Isis e sapevano che, abbandonandoli, avrebbero esposti loro e le loro famiglie a un massacro da parte delle preponderanti forze turche.

 

In realtà, una catastrofe politica…

Un marchingegno, però, “alla Trump”, quindi dissennato. Il risultato di questa furbata, infatti, è stato disastroso innanzi tutto per gli Stati Uniti, perché i curdi sono stati costretti a lasciarsi sostenere dal nemico contro cui fino a ieri avevano combattuto, insieme agli americani, il premier siriano Assad, il quale a sua volta è sostenuto dai russi. Cosicché proprio i soldati di Mosca hanno potuto riempire i vuoti lasciati dal ritiro di quelli statunitensi.

Inoltre, le migliaia di prigionieri dell’Isis che erano sorvegliati dai curdi sono stati messi in condizione, dalla loro ritirata, di tornare in libertà, resuscitando il fantasma dello Stato islamico appena sconfitto.

E un boomerang per il presidente americano

Ma la mossa di Trump è anche ricaduta, come un boomerang, sulla sua persona, perché in America il tradimento nei confronti dei curdi è stato preso malissimo dall’opinione pubblica e ha suscitato le vivaci proteste di diversi senatori del partito repubblicano – quello che sostiene il presidente –, particolarmente allarmanti per quest’ultimo in un momento in cui da parte dei democratici è stato proposto un procedimento di impeachment nei suoi confronti e ogni voto in Senato può essere decisivo.

 

Il mancato aiuto dei curdi in Normandia

Da qui prima le maldestre precisazioni volte a sminuire la portata del ritiro annunciato, poi l’annuncio dei paletti posti all’operazione turca, poi le reiterate minacce di sanzioni economiche se l’operazione non fosse stata fermata. Una penosa e confusa marcia indietro che non ha potuto impedire le conseguenze politiche disastrose di cui si parlava prima. Peggio di così…

Senza parlare delle ancora più maldestre argomentazioni portate al presidente americano per sostenere che non c’era stato da parte sua alcun vero “tradimento” di un alleato, per il semplice fatto che i curdi non possono essere considerati, a suo avviso, degli “alleati”.

È vero che sono stati valorosi combattenti a fianco degli americani e più di loro nelle recenti battaglie contro l’Isis, però, ha notato Trump – lasciando di sasso amici e avversari – «i curdi non ci aiutarono nella Seconda Guerra mondiale, non ci aiutarono in Normandia, per esempio».

Qualcosa di peggio

In realtà, qualcosa di peggio dei disastri politici e delle pessime figure il marchingegno di Trump lo ha provocato. Ne troviamo il segno nei corpi martoriati dei bambini curdi bruciati dalle bombe dell’esercito turco. È stato il massacro o la fuga di migliaia e migliaia di civili (250.000 gli sfollati), i cui villaggi sono stati investiti dall’offensiva voluta da Erdogan contro quelli che lui da sempre definisce “terroristi”.

 

Un popolo senza Stato

È vero che alcuni atti di terrorismo i curdi in questi anni li hanno compiuti. E il terrorismo non può essere mai giustificato per alcun motivo, perché uccide sempre degli innocenti. Però, nel condannarlo senza “se” e senza “ma”, è giusto fare lo stesso con i comportamenti violenti di chi lo provoca. E, nel caso dei curdi, questi comportamenti sono di una gravità eccezionale.

Perché questo popolo è tra gli ultimi gruppi etnici rimasti nell’attuale contesto geopolitico a non vedersi riconosciuto l’identità di Stato, perché il territorio – il Kurdistan – su esso si trova stanziato è in realtà distribuito sotto la sovranità di quattro Stati – Turchia, Siria, Iran e Iraq, nessuno dei quali intende rinunziarvi.

C’è dunque un popolo, stimato tra i 25 e i 30 milioni di persone, che non ha una espressione politica e che da decenni cerca disperatamente ottenerla, lottando contro l’ostilità dei Paesi che dovrebbero concederla e contro l’indifferenza di tutti gli altri – le responsabilità dell’Europa sono gravissime – , che preferiscono mantener i buoni rapporti con quei Paesi. Salvo a sfruttare il coraggio e il valore militare dei curdi quando ce n’è bisogno.

 

Le “ragioni” di Erdogan

È in questo quadro che va letta l’offensiva di Erdogan. Essa, secondo gli osservatori, è stata lanciata anche per motivi di prestigio personale, perché una guerra sovranista ottiene sempre un largo margine di consenso, e il presidente turco, reduce dalla recente sconfitta nelle elezioni del sindaco di Istanbul, ne aveva bisogno.

Ma il suo scopo era anche di impedire che la creazione di un’area autonomamente gestita dai curdi nel nord della Siria potesse costituire un’attrattiva per quelli sottoposti allo Stato turco, col conseguente rafforzamento delle spinte separatista caldeggiate dal partito filo-curdo. Nella fascia di territorio strappata ai curdi in questi giorni, il presidente turco conta di trasferire le centinaia di miglia di rifugiati siriani attualmente stanziati nei confini della Turchia, col duplice vantaggio di liberarsene e di far stanziare, sulla terra dei curdi, gente che non ha nessuna rivendicazione da avanzare. Insomma, una vera e propria “pulizia etnica”.

 

Non possiamo raccontare questa storia

“Ciliegina sulla torta” di questa assurda guerra è la finta tregua, proclamata con enfasi ai media, ma ignorata di fatto dai turchi, che hanno continuato imperterriti a colpire e ad avanzare. L’unico che ha mostrato di crederci e ha esultato per questo immaginario successo del proprio ruolo di pacificatore è stato Trump: «È un risultato fantastico, ringrazio la Turchia, ringrazio i curdi, milioni di vite sono salve».

Tornano alla mente gli occhi del bambino senza nome ricoverato nell’ospedale di Hasakah. No, non avremmo, anche potendo, il coraggio di raccontargli questa storia, per spiegargli perché il suo volto è stato sfigurato e non ritornerà mai più ad essere quello di prima. Perché dovremmo, come uomini, prima ancora che come occidentali, vergognarci.

Info: https://www.tuttavia.eu/