Il Santuario Mariano Diocesano dedicato alla Madonna della Milicia elevato a Basilica Minore

Mons. Lorefice: “Nell’Arcidiocesi di Palermo c’è una casa di Maria e questa casa si trova ad Altavilla Milicia”.

La comunità cattolica altavillese oggi pomeriggio, testimone di un evento molto importante e storico, l’elevazione a Basilica minore del Santuario mariano diocesano della Madonna della Milicia. A presiedere la solenne liturgia Eucaristica, alla quale hanno preso parte il cardinale Paolo Romeo, i vescovi Salvatore Di Cristina e Vincenzo Manzella, molti presbiteri e diaconi e tantissimi fedeli, l’arcivescovo, mons. Corrado Lorefice. All’inizio della celebrazione, il cancelliere dell’arcidiocesi, mons. Vincenzo Talluto ha letto il Decreto di concessione da parte del Santo Padre Francesco, la richiesta inoltrata alla Santa Sede per l’elevazione a Basilica Minore del Santuario di Altavilla Milicia. “Nell’Arcidiocesi di Palermo – ha detto mons. Lorefice – c’è una casa di Maria e questa casa si trova ad Altavilla Milicia”. Per l’occasione è stata eseguita dall’orchestra e dalla sorale per la prima volta, in assoluto la “Missa Cum Iubilo” composta per l’occasione dal maestro Enzo Marino. Alla celebrazione hanno preso parte anche il sindaco Pino Virga, l’amministrazione comunale e il consiglio comunale con il suo presidente Biagio D’Ugo, il maresciallo dei carabinieri Francesco Battaglia ed altri rappresentanti delle forze dell’ordine. “Oltre al 400° anno dell’erezione canonica della parrocchia – ha detto il sindaco – quest’anno ricorre anche il IV centenario della nostra città”.
Il Rettore – Parroco mons. Salvo Priola, che insieme al suo vice don Emilio Cannata ha profuso grandi energie per la realizzazione dell’evento ha ingraziato quanti hanno collaborato per la buona riuscita della celebrazione e al termine sono stati svelati i segni basilicali dell’aula liturgica, del prospetto e della parte antistante il sagrato. I fedeli per l’occasione hanno ricevuto la cartolina con l’annullo postale commemorativo del IV centenario della costituzione del paese e potranno lucrare fino al 31 dicembre prossimo, l’indulgenza plenaria dopo l’apertura della porta santa che ha dato inizio all’anno giubilare.