Il cerimoniale dell’Ordinazione Episcopale di mons. Corrado Lorefice

IN QUESTO NUMERO
 
IN PRIMO PIANO
  • Il cerimoniale dell’Ordinazione Episcopale di mons. Corrado Lorefice
 
NOTIZIE DIOCESIPA
  • Stemma Di Mons. Corrado Lorefice
  • Anniversario della morte del Cardinale Salvatore Pappalardo
  • Le ultime nomine del Cardinale Paolo Romeo
 
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
  • A Caccamo “Eventus Praesepium meeting”
  • Chiusura straordinaria del Museo Diocesano di Palermo
  • Santa Maria di Cana: Accompagnamento pastorale dei separati o divorziati non risposati né conviventi
 
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
  • Prestito della speranza, 100 mila euro in 7 mesi per le famiglie di Palermo
  • Sul Tgweb l’ingresso del nuovo Arcivescovo mons. Lorefice a Palermo
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IN PRIMO PIANO
1. Il cerimoniale dell’Ordinazione Episcopale di mons. Corrado Lorefice
Significativo e articolato il cerimoniale dell’ordinazione Episcopale di mons. Corrado Lorefice che sabato 5 dicembre sarà ordinato Vescovo per l’imposizione delle mani del card. Paolo Romeo, degli altri due vescovi conconsacranti mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, e mons. Paolo De Nicolò, vescovo titolare di Mariana in Corsica e degli altri vescovi che interverranno alla solenne liturgia.
Alle ore 16.45 i vescovi si prepareranno nella sala attigua l’Ufficio dell’Arcivescovo in Episcopio e contemporaneamente, i presbiteri e i diaconi indosseranno i paramenti liturgici nella sala Filangeri e in quella attigua il piano nobile del Palazzo Arcivescovile da dove partirà la processione introitale che si snoderà dall’esterno attraversando via Bonello.
All’ingresso in Cattedrale, il canto d’ingresso, eseguito dal Coro della Cattedrale, diretto dal maestro Mauro Visconti, accompagnerà la processione dei concelebranti.
Il Cerimoniale dell’Ordinazione Episcopale prevede che giunti in presbiterio, il card. Paolo Romeo, ordinante principale, siederà sulla Cattedra e accanto a lui i due vescovi Staglianò e De Nicolò. L’ordinando si siederà invece di rimpetto alla cattedra, assistito dai due presbiteri assistenti, mons. Angelo Giurdanella, vicario generale della diocesi Noto e mons. Gerardo Belzaino della diocesi di Aversa.
Dopo i riti introduttivi e l’atto penitenziale, seguirà la liturgia della Parola con le letture della Messa domenicale della II di Avvento. Al termine della proclamazione del Vangelo, avrà inizio la liturgia di ordinazione con il canto del “Veni Creator” per invocare lo Spirito Santo sull’ordinando. Subito dopo la presentazione dell’eletto, che si avvicinerà al cardinale con i due presbiteri assistenti, uno dei quali chiederà di procedere all’ordinazione: a quel punto, il presidente chiederà di dare lettura del mandato del Papa, e mons. Giurdanella, leggerà la bolla di nomina con cui mons. Lorefice viene designato dal Santo Padre Francesco alla guida della Chiesa palermitana.
 
Testo Bolla
Francesco Vescovo, Servo dei Servi di Dio
al diletto figlio Corrado Lorefice, membro del clero della diocesi di Noto ed ivi in atto Parroco e Vicario Episcopale, eletto Arcivescovo Metropolita di Palermo, salute e Apostolica Benedizione.
Chiamati a succedere nel servizio del beato Apostolo Pietro, ci sforziamo di prenderci cura con l’aiuto di Dio, che è grande nell’amore, e con viva sollecitudine, del bene di tutto il gregge del Signore.
Pertanto, dovendosi provvedere alla Chiesa Metropolitana di Palermo, davvero antica e insigne per la fede cattolica e per i sacri Pastori, per la storia e per le opere d’arte, attualmente vacante in seguito alla rinuncia dell’Eminentissimo Signor Cardinale Paolo Romeo, riteniamo pronto a reggerla te, Figlio diletto, presbitero di provata virtù e di ottima aspettativa, esperto nelle realtà ecclesiali e nelle vocazioni.
Dunque, sulla base del parere della Congregazione per i Vescovi, in virtù della Nostra suprema autorità Apostolica ti nominiamo Arcivescovo Metropolita di Palermo con tutti i diritti e i doveri a quest’ufficio connessi.
Permettiamo che tu riceva l’ordinazione episcopale al di fuori della città di Roma. Prima, però, farai la professione di fede cattolica e presterai giuramento di fedeltà a Noi e ai Nostri Successori secondo i sacri canoni e la consuetudine.
Disponiamo che questa Lettera sia resa nota al tuo clero e al tuo popolo, che esortiamo ad accoglierti con gioia e a mantenersi sempre unito a te.
Fa’, infine, diletto Figlio, che, seguendo l’esempio di Cristo, Principe dei Pastori, tu sappia portare a compimento un così grande servizio, mostrando quell’amore che il nostro Maestro ci ha lasciato nell’ultima cena quale suo supremo testamento (cfr. Gv 15, 9-17), cosicché i fedeli che ti vengono affidati possano trovare in te una saggia guida, un sapiente maestro e un affettuosissimo padre.
I doni dello Spirito Paraclito, per la protezione di Maria Santissima, Nostra Signora, Regina del Cielo e per intercessione di santa Rosalia e del beato Giuseppe Puglisi, sempre ti colmino di gioia e sostengano te e codesta carissima comunità ecclesiale nella diletta isola di Sicilia.
Dato a Roma, in S. Pietro, il giorno ventisette del mese di ottobre dell’anno del Signore duemilaquindici, terzo del Nostro Pontificato.
Francesco
 
Dopo la lettura della Bolla seguirà l’omelia che sarà pronunciata dal card. Romeo, quindi il rito prosegue con le domande rivolte all’eletto, che manifesterà la propria volontà di assumere i gravosi impegni dell’episcopato.
Si passa quindi all’invocazione della Chiesa celeste, con il canto delle Litanie dei santi, durante il quale mons. Lorefice si prostrerà a terra. Subito dopo, il momento culminante dell’azione sacramentale: l’imposizione delle mani sul capo dell’eletto da parte dell’ordinante principale e dei due conconsacranti e tutti gli altri vescovi presenti, che sfileranno a imporre le mani sul capo di mons. Lorefice sul quale poi il cardinale Romeo pronuncerà la preghiera consacratoria.
Il card. Romeo impone sul capo dell’eletto il libro dei Vangeli aperto e due diaconi, stando in piedi alla destra e alla sinistra dell’ordinando, tengono il libro dei Vangeli sopra il suo capo fino a che non è terminata la preghiera di ordinazione.
A quel punto l’ordinazione sarà avvenuta, e sarà suggellata con i riti esplicativi, a partire dall’unzione col sacro crisma sul capo dell’ordinato. A mons. Lorefice saranno poi consegnate le insegne episcopali: l’anello al dito (dono dell’Arcidiocesi di Palermo), la mitria sul capo e soprattutto il pastorale (dono del card. Romeo). Al termine della celebrazione, sarà presentato oltre all’anello che già indossa, il pastorale offerto dall’Arcidiocesi di Palermo.
A questo punto, avverrà l’insediamento sulla cattedra, che il card. Romeo “cederà” al nuovo vescovo, il pastorale (offerto dall’Arcidiocesi di Palermo), che da questo momento prende possesso a tutti gli effetti della diocesi palermitana. Quindi, l’abbraccio di pace con tutti i confratelli vescovi, a simboleggiare l’accoglienza di mons. Lorefice nel collegio episcopale.
Sarà il neo ordinato ad assumere quindi la presidenza della liturgia eucaristica, dall’offertorio in poi. Dopo la comunione e l’orazione conclusiva, il canto solenne del “Te Deum”, mentre il nuovo vescovo percorrerà la navata della basilica impartendo a tutti la benedizione. Quindi, mons. Lorefice rivolgerà la sua parola al popolo e concluderà la liturgia con la benedizione solenne.
Al termine la processione dei concelebranti raggiungerà l’Episcopio, dove saranno dismessi i paramenti liturgici.
 
NOTIZIE DIOCESIPA
1. Stemma Di Mons. Corrado Lorefice
Cappello e Croce arcivescovili. Nel campo rosso le tre stelle d’oro indicano: la SS.ma Trinità; Maria SS.ma, Vergine, Madre e Discepola; l’Eucaristia, la Parola di Dio e i Poveri.
Il tempietto rappresenta la Chiesa formata da pietre vive espresse dalle colonne con le foglie verdi attorcigliate.
Il catino con l’asciugatoio indica il Servizio pastorale.
Nel campo azzurro il simbolo certosino della croce piantata sul globo terrestre, con la scritta ad indicare il supremo punto di riferimento e di salvezza nelle cangianti vicissitudini del mondo.
Elementi Teologico-Pastorali dello Stemma
Tre stelle a indicare la comunione trinitaria, fonte della testimonianza cristiana; la Vergine Madre custode della comunione ecclesiale; le tre P, ricchezza della Chiesa eucaristica, serva e povera che condivide la gioia dell’Evangelo con gli uomini e le donne di questo nostro tempo, con un amore preferenziale per i poveri e i piccoli (cfr LG 8,3): Parola – Pane eucaristico – Poveri/Piccoli.
Una costruzione di pietre vivificate da foglie verdi: la Chiesa fatta di pietre vive compaginate dallo Spirito (1 Pt 2, 4-5).
Un catino e un asciugatoio (Gv 13, 1-17; Fil 2, 5-11; 2Cor 8, 9): il gesto di Gesù che lava i piedi agli Apostoli come richiamo ai discepoli perché non si stanchino di conformarsi nel dono estremo di sé al loro Signore.
Una croce (quella dei Certosini di S. Bruno), punto fermo in mezzo ai mutamenti del mondo e segno supremo di amore per gli uomini (Gv 13, 16). Rimanendo saldamente uniti a Cristo, si vive associati al suo mistero di salvezza, come Maria rimasta presso la Croce, unita al Figlio nella stessa offerta d’amore.
Motto: “Exemplum Dedi Vobis” (Gv 13, 15); la via della Chiesa è la via del suo Signore e Maestro che ha detto: “Vi ho dato l’esempio, affinché come ho fatto io, facciate anche voi”.
Blasonatura dello Stemma
Partito: nel I di rosso caricato nel capo da tre stelle di sei raggi, attraversato da un tempio con colonne dalle foglie verdi, sottoposto un catino con asciugatoio.
Nel II d’azzurro alla croce d’argento su globo terrestre fasciato con sottoposta lista svolazzante con scritta: “Stat Crux dum volvitur orbis”.
Lo scudo, accollato ad una croce astile d’oro a due traverse, è timbrato da un cappello di verde, con cordoni e nappe dello stesso, in numero di venti, disposte dieci per parte, in quattro ordini di 1, 2, 3, 4. Sotto lo scudo nella lista svolazzante di pergamena, il motto in lettere maiuscole: “Exemplum Dedi Vobis”.
 
2. Anniversario della morte del Cardinale Salvatore Pappalardo
Giovedì 10 dicembre 2015, alle ore 18, nella chiesa Cattedrale, si svolgerà una celebrazione Eucaristica di suffragio in occasione del IX anniversario della morte del Cardinale Salvatore Pappalardo. La liturgia sarà presieduta dall’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice.
 
3. Le ultime nomine del Cardinale Paolo Romeo
L’Arcivescovo con proprio decreto, ha provveduto a nominare con decorrenza 27 novembre 2015 il Rev.do don Vincenzo Cosentino, del Clero dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia S. Giuseppe in Campofelice di Fitalia e il Rev.do don Antonino Cellini, Vicario Parrocchiale della Parrocchia Maria SS. Addolorata in Aspra – Bagheria.
 
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. A Caccamo “Eventus Praesepium meeting”
L’Opera Internazionale Praesepium di Geraci Siculo insieme alla Parrocchia San Giorgio Martire di Caccamo organizzano il 28° Eventus Praesepium Meeting, una giornata di riflessione sulla spiritualità e la tradizione del presepe, che si svolgerà Domenica 6 dicembre  2015 presso la chiesa madre “San Giorgio martire” di Caccamo.
Programma:
Ore 09.30 – Intronizzazione del Santo Bambino con Preghiera comunitaria. Saluti delle Autorità presenti. Saluto del Dr. Vincenzo Piccione d’Avola, fondatore dell’Opera. Saluto del Segretario generale dell’Opera Internazionale Praesepium prof. Michele Lo Presti. Presentazione e saluto dei gruppi e dei congressisti intervenuti. Prolusione del dr. Vincenzo Piccione: “Presepio, casa del Pane per nutrire la Vita dell’uomo”;
Ore 11 – Celebrazione eucaristica e atto di affidamento delle Famiglie alla Santa Famiglia di Nazareth;
Ore 12 – Inaugurazione della Mostra “Presepiando a Caccamo” presso la Chiesa delle Anime Sante in Piazza Duomo;
Ore 16 – Riapertura dei lavori congressuali con preghiera di lode. Lezione-concerto: “Tradizioni popolari del Natale: canti, novene e pastorali”. Dr. Ciccio Piras – Dr. Michele Piccione, musicisti-Etnomusicologi siciliani;
Ore 17.30 – Relazione a 3 voci: Calabria – Sicilia Iblea – Sicilia Imerese: “I presepi viventi nelle tradizioni dei popoli del Sud d’Italia: eventi di vita, di comunità e di memoria”: “Le esperienze delle sacre Rappresentazioni viventi della Natività: Giarratana(RG) e Santa Caterina dello Ionio (CZ). Relatori: Giuseppe Primerano, Presidente Pro Loco di S. Caterina dello Ionio (CZ);
Salvatore Pagano, Assessore Comunale di Giarratana(RG); “Arte e tradizioni del Natale a Caccamo e nell’ Universo culturale imerese”. Dr. Domenico Campisi, storico locale;
Ore 18.30: Cerimonia di premiazione concorsi 2014/15 e risonanze congressuali e conclusione dei lavori.
 
2. Chiusura straordinaria del Museo Diocesano di Palermo
In occasione dell'Ordinazione episcopale e dell’inizio del Ministero di mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, il Museo Diocesano di Palermo i giorni 5 e 6 dicembre 2015 rimarrà chiuso, in maniera da consentire le operazioni legate alle cerimonie.
Ricordiamo, infatti, che il Museo occupa i saloni del palazzo Arcivescovile che saranno in questa occasione impegnati dai numerosi presbiteri e presuli che interverranno alla celebrazione in Cattedrale.
 
3. Santa Maria di Cana: Accompagnamento pastorale dei separati o divorziati non risposati né conviventi
Domenica 6 dicembre il gruppo Santa Maria di Cana si riunisce alle ore 17.45 nei locali della Parrocchia Regina Pacis, di piazza 4 novembre a Palermo. Don Giovanni Basile guiderà la meditazione. Non è prevista la celebrazione Eucaristica.
Per informazioni tel. 328/5330997.
 
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Prestito della speranza, 100 mila euro in 7 mesi per le famiglie di Palermo
Centomila euro per sostenere le famiglie in difficoltà. E' questa la somma erogata dalla Caritas palermitana attraverso il Prestito della Speranza ad alcune famiglie nel periodo compreso da aprile ad oggi. A renderlo noto è il referente per l'arcidiocesi di Palermo, Francesco Montalbano. Per la maggior parte dei casi sono stati prestiti erogati alle famiglie in difficoltà economiche con almeno un coniuge che lavora o percepisce una pensione. I casi arrivati finora sono stati molto diversi tra di loro. Fra questi, al primo posto ci sono i motivi di salute come quello di una donna sola con una figlia che ha avuto bisogno di fare curare quest'ultima e quello della famiglia che ha dovuto sostenere le spese per delle cure odontoiatriche. In secondo luogo ci sono le difficoltà economiche legate al possibile sfratto di chi non riesce più, temporaneamente, magari perché ha contratto altri debiti, a pagare l'affitto di una casa o deve affrontare un trasloco. Altre situazioni debitorie possono essere collegate ad una separazione coniugale in corso, ad alcuni lutti familiari e ad altri eventi contingenti che possono fare cadere la famiglia in una situazione di disagio economico. Tra i casi, inoltre, ci sono stati anche due prestiti a sostegno di persone giuridiche (di 25 mila euro ciascuno) erogati, rispettivamente, per avviare la comunità alloggio per anziani “Dolce Sentire” e per ristrutturare un piccolo bar.
“Naturalmente la famiglia che chiede aiuto – sottolinea Francesco Montalbano – è in grado di documentare tutte le spese che deve sostenere per fronteggiare il suo problema. Ricordiamo che si tratta pur sempre di un prestito che la famiglia si impegna gradualmente ad estinguere secondo le modalità previste. Essere riusciti finora ad elargire la cifra complessiva di 100 mila euro è un risultato discreto di partenza che ci deve spronare a continuare ad andare sempre più avanti in risposta a chi ha bisogni risolvibili attraverso questa strada”. “Le pratiche crescono – continua – e per il momento ne abbiamo una decina in corso ma un centinaio sono state le persone che si sono avvicinate al servizio magari senza averne i requisiti. E' bene sottolineare che si possono aiutare economicamente soltanto coloro che hanno dei bisogni documentabili che possono considerarsi primari”. Le persone che fino a questo momento hanno usufruito del prestito sono arrivate avvalendosi del numero diretto dell'ufficio (091 327986) ubicato all'interno della Caritas oppure esponendo il proprio caso al centro di ascolto sempre della Caritas.
Il prestito della speranza, in base all'accordo tra la Conferenza Episcopale Italiana, l'Abi e la Banca Intesa, può essere rivolto sia a persone fisiche che giuridiche che rispondono a determinati requisiti. Il prestito, in particolare si rivolge alle categorie fragili quali, precari, disoccupati, cassaintegrati al fine di sostenere progetti di vita e di piccola imprenditorialità in fase di avvio o ristrutturazione. C'è il Prestito della speranza rivolto alle famiglie (credito sociale) che possono chiedere fino ad un importo non superiore a 7 500 mila euro e quello, invece, previsto per l'avvio di una piccola attività artigianale o imprenditoriale di singoli, società di persone, cooperative per un valore massimo di 25.000 euro (microcredito all'impresa). Generalmente la somma di 7.500 euro viene erogata bimestralmente ma, se viene fatta una richiesta specifica accuratamente motivata, questa può essere elargita anche in un unica soluzione. La persona fisica o giuridica a cui è stato erogato il prestito dovrà restituire la somma ottenuta in prestito nell'arco di cinque anni.
 
2. Sul Tgweb l’ingresso del nuovo Arcivescovo mons. Lorefice a Palermo
L’ordinazione Episcopale del nuovo Arcivescovo di Palermo mons. Lorefice, i solenni festeggiamenti in onore dell’Immacolata, patrona di Palermo e il servizio “Ascolto giovani” organizzato di frati francescani della parrocchia di Sant’Antonino alla Stazione. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, diretto dal diac. Pino Grasso con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sul sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi https://www.facebook.com/groups/423844387726188/e sul sito dell’Arcidiocesi.
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