Giornata internazionale preghiera e riflessione contro tratta

Papa Francesco, sin dall’inizio del suo Pontificato, ha più volte denunciato con forza il traffico di esseri umani, definendolo «un crimine contro l’umanità» e spronando tutti a combatterlo e a prendersi cura delle vittime. Facendo proprio l’appello del Santo Padre il Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, le Unioni internazionali femminili e maschili dei Superiori Generali (UISG e USG), dal 2015, promuovono una Giornata Internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone.

La quinta Giornata, curata dall’USMI Sicilia, e la Festa di Santa Giuseppina Bakhita schiava sudanese, liberata e divenuta religiosa canossiana, canonizzata nel Duemila, a Palermo sarà celebrata, venerdì 8 febbraio 2019, nella Cattedrale, alle ore 21 ed ha come tema: “Insieme contro la tratta di persone”.

L’obiettivo è innanzitutto quello di creare, attraverso questa Giornata, maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente schiavi. Al contempo provare a dare risposte a questa moderna forma di tratta di esseri umani, attraverso azioni concrete. Per questo è fondamentale, da un lato, ribadire la necessità di garantire diritti, libertà e dignità alle persone trafficate e ridotte in schiavitù e, dall’altro, denunciare sia le organizzazioni criminali sia coloro che usano e abusano della povertà e della vulnerabilità di queste persone per farne oggetti di piacere o fonti di guadagno. “La tratta delle persone è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo unire le forze per liberare le vittime e per fermare questo crimine sempre più aggressivo, che minaccia, oltre alle singole persone, i valori fondanti della società e anche la sicurezza e la giustizia internazionali, oltre che l’economia, il tessuto familiare e lo stesso vivere sociale”.  Papa Francesco, 12 dicembre 2013

La tratta di esseri umani è una delle peggiori schiavitù del XXI secolo. E riguarda il mondo intero. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) circa 23 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale e altre forme di sfruttamento. Le vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù; il 60 per cento sono donne e minori. Spesso subiscono abusi e violenze inaudite. D’altro canto, per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente circa 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo “business” più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi.

Da molti anni, la Chiesa cattolica, e in particolare le congregazioni religiose femminili, operano in molte parti del mondo, per sensibilizzare su questo vergognoso fenomeno, prevenire il traffico di esseri umani, denunciare trafficanti e sfruttatori e soprattutto aiutare e proteggere le vittime. Con l’avvento di Papa Francesco, una maggiore attenzione al tema della tratta è stata manifestata con più forza e si è concretizzata in una serie di azioni e iniziative anche dei Dicasteri Vaticani.

Per informazioni: Usmi Sicilia Ufficio Comunicazione, Sr. Fernanda Di Monte, Figlia di San Paolo, Giornalista, Cell. 333/9483530 – Ufficio Pastorale, Sr. Valeria Gandini, Comboniana, Missionaria, Cell. 393 09164374.

Equipé Organizzativa: Madre Ausilia Maniscalco, Presidente USMI, Sicilia; Madre Vincenza Iacuzzi, vicepresidente, sr. Cristina Dimitru, sr. Fernanda Di Monte, sr. Valeria Gandini, sr. Antonella Orlando, Marisa Sollima, fra Loris, sr Gabriella Voza.