IN QUESTO NUMERO
IN PRIMO PIANO
- Furto sacrilego nella chiesa dello Zen. La Chiesa di Palermo invita le comunità religiose a promuovere un momento di preghiera di riparazione
NOTIZIE DIOCESIPA
- Nel giorno di Natale l’Arcivescovo vicino a chi non ha lavoro
- Festa della famiglia in Cattedrale
- Affidata “in solidum” la Parrocchia di San Francesco di Paola
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
- Ad Altavilla Milicia la settima edizione del Presepe vivente
- A Caccamo spettacoli di beneficenza a sostegno di una soluzione semplice per risolvere il problema della fame nel mondo
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
- Una nuova cappella all’aeroporto di Palermo
- Il Museo Diocesano di Palermo aperto per le Feste di Natale
- Sul Tgweb la festa della famiglia
L’OPINIONE DI… Giovanni Di Cara
- “Il cristiano e la sua condotta”
__________________________________________________________________________
IN PRIMO PIANO
1. Furto sacrilego nella chiesa dello Zen. La Chiesa di Palermo invita le comunità religiose a promuovere un momento di preghiera di riparazione
Raid vandalico nella parrocchia di San Filippo Neri allo Zen. Martedì scorso sono stati aggrediti e rapinati il parroco padre Miguel Angel Pertini e la sua famiglia da quattro uomini uno dei quali armato di pistola che hanno effettuato un furto sacrilego, asportando il tabernacolo con la pisside contenente l’Eucaristia.
I malviventi prima si sarebbero scagliati sui genitori e poi sullo stesso parroco che hanno colpito alla testa.
“Ho già perdonato, dal profondo del mio cuore, quei quattro ragazzi – dichiara p. Pertini -. Sono certo che non sapevano quello che stavano facendo. Se non perdoniamo, Dio non ci perdonerà. E li ho già affidati alla Divina Misericordia. Ma questi sono momenti, forse i più “forti”, per chi segue Gesù in un gruppo o comunità: occorre non lasciarsi scoraggiare nel continuare a fare del bene, malgrado ci abbiano toccato e colpito nel cuore della parrocchia, Gesù Eucaristia”.
A seguito del sacrilego furto dell'Eucaristia nella Parrocchia San Filippo Neri e dell'aggressione subita dal parroco P. Miguel Pertini e dai suoi familiari, la Chiesa di Palermo, nell'esprimere profonda indignazione per l'esecrabile gesto, invita le comunità parrocchiali, le rettorie e le comunità religiose a promuovere un momento di preghiera di riparazione, invitando anche a pregare per il ravvedimento e la conversione di quanti si sono resi responsabili di tale gesto.
Nella Cattedrale di Palermo, venerdì 30 dicembre 2016, alle ore 21 si svolgerà un'adorazione Eucaristica in riparazione dell'atto sacrilego.
“Sono molto preoccupato per il furto sacrilego – afferma mons. Corrado Lorefice – non so che consapevolezza potessero avere coloro che si sono impossessati delle ostie, ma si tratta di un sacrilegio perché hanno preso il Santissimo. La cosa che mi fa riflettere è che si sarebbe trattato di ragazzi giovanissimi, come quelli che ho incontrato il giorno di Natale al carcere Malaspina”.
NOTIZIE DIOCESIPA
1. Nel giorno di Natale l’Arcivescovo vicino a chi non ha lavoro
“Portiamo il grido di dolore a coloro che mancano del cibo essenziale, portiamo la consolazione nel loro cuore. Oggi non si mangia perché non c’è lavoro, perché non c’è serenità, e non c’è pace perché alcuni non pensano come la casa comune, in cui tutti sono felici”. Lo ha detto l’arcivescovo nel corso dell’omelia del giorno di Natale in Cattedrale il quale ha aggiunto: “Ci sono i grandi di questo mondo che pensano solo a contemplare e a censire beni, beni che possono dare esclusivamente una felicità introversa ed egoista, che alla fine significa infelicità. Non ci può essere uomo felice perché soffre, perché non ha cibo e perché non è accolto”.
Già nel messaggio natalizio alla diocesi, l’Arcivescovo aveva chiesto un impegno concreto di tutti, a partire dalla presenza di Dio che si fa carne e viene nel mondo. “E non solo ci aiuta ma lui ci salva, e nello stesso tempo ci coinvolge in questo suo movimento, assumere altri, fare strada come fa lui con altri. Il mondo che viene visitato da Dio è un mondo che Dio ama, ed è un mondo che i cristiani, dunque, devono amare. Penserei così, ed è questo l’augurio che io voglio fare alla mia Chiesa. Potremo aiutare a realizzare questo mondo così come lo vede Dio e il mondo che Dio vuole è un mondo che deve essere riscattato dal male”.
Un Natale intenso per l’arcivescovo, che la vigilia ha celebrato una messa alla missione Speranza e Carità di Biagio Conte, nella chiesetta di via Archirafi, in attesa che sia tutto pronto il 5 gennaio prossimo per la consacrazione della nuova chiesa, la Casa di preghiera di tutte le genti, nella sede di via Decollati. Il giorno di Natale, invece, una celebrazione speciale ha anticipato il Pontificale solenne in Cattedrale, una messa con i ragazzi detenuti e il personale del carcere minorile Malaspina.
2. Festa della famiglia in Cattedrale
“La festa diocesana della famiglia di venerdì 30 dicembre 2016 è una opportunità per concludere un anno di grandi eventi ecclesiali che ci hanno visto partecipi”. Lo affermano i direttori dell’Ufficio pastorale familiare Lia e Giuseppe Re con don Alerio Montalbano i quali aggiungono: “Abbiamo iniziato proprio dalle celebrazioni del Giubileo della Misericordia con la bellissima festa un anno fa, proprio del Giubileo delle famiglie, fino al rinnovamento pastorale odierno di una Chiesa generata dalla Parola, discepoli in ascolto lungo le nostre strade che cammina sotto la guida pastorale del nostro Vescovo don Corrado. Ora ancora una volta siamo chiamati insieme in Comunione con lui e con tutte le famiglie della nostra diocesi”.
Per felice combinazione quest'anno la Festa della Sacra Famiglia si celebra venerdì 30 dicembre che è pure l'anniversario di Ordinazione presbiterale (29 anni) di mons. Corrado Lorefice e questo permette ancora una volta alle famiglie di stringersi con un abbraccio forte per ringraziare colui che in quest'anno ha guidato con saggezza la Diocesi.
“Nonostante tante difficoltà per partecipare (ZTL e orario difficile in un giorno feriale) – aggiungono i direttori – vi invitiamo a partecipare con tutti i componenti familiari, dai nonni alle coppie di sposi, giovani e non, con i fidanzati in cammino verso le nozze con le famiglie delle coppie separate – divorziate, con le famiglie di separati fedeli al primo matrimonio, con le famiglie che hanno superato crisi, fragilità, con le famiglie mono genitoriali, con le famiglie con fratelli disabili, con i giovani e ragazzi, e soprattutto con tutti i bambini che sono la ricchezza delle famiglie e della Chiesa”.
La festa delle famiglie prevede questi momenti:
ore 16 – Testimonianza di una coppia di genitori che presenta “la Famiglia grembo di tutte la vocazioni” essendo genitori di un giovane seminarista e di altri figli, e la relazione tra Ordine e Matrimonio per l'edificazione della Chiesa.
ore 17 – Santa Messa animata dalle famiglie con canti e preghiere;
ore 18 – Momento di fraternità con scambio di auguri.
3. Affidata “in solidum” la Parrocchia di San Francesco di Paola
L’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ha affidato “in solidum” la Parrocchia di San Francesco di Paola di Palermo a P. Saverio Cento, in qualità di Parroco – Moderatore, P. Antonio Porretta come Parroco e P. Giorgio Terrasi come Parroco a decorrere dall’1 novembre 2016.
Inoltre ha provveduto alla nomina di nuovi parroci, vicari e amministratori parrocchiali. Qui di seguito le nuove nomine e la data del provvedimento:
Il Rev.do don Charles Chukwudi Onyenemerem è stato nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Margherita V. M. a decorrere dal 26 ottobre 2016; il Rev.do don Albert Badiata, nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia SS. Salvatore, Termini Imerese a decorrere dall’1 novembre 2016; il Rev.do Sac. Andrzej Olszewski SDB, nominato Parroco della Parrocchia SS. Crocifisso a Pietratagliata a decorrere dal 10 novembre 2016; il Rev.do don Salvatore Pistorio, nominato Amministratore Parrocchiale della Parrocchia S. Nicolò da Tolentino a decorrere dall’1 dicembre 2016 e il Rev.do diacono Francesco Salimeni inviato a svolgere il ministero diaconale all’interno della Casa di Reclusione “Ucciardone” in Palermo a decorrere dal 7 dicembre 2016.
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Ad Altavilla Milicia la settima edizione del Presepe vivente
Ad Altavila Milicia il Comitato devoti a San Giuseppe ha organizzato la VII° edizione del presepe vivente. Un appuntamento che ormai fa parte della tradizione delle festività natalizie altavillesi che ogni anno viene sempre più curato con l'aggiunta di nuovi personaggi.
Per il giorno dell'Epifania, a conclusione del presepe vivente, alle ore 19, ci saranno i Re Magi che partiranno in corteo per raggiungere la Grotta Santa dove prostrati renderanno omaggio, con i loro doni a Gesù Bambino.
Quest'anno il presepe vivente è stato spostato nel giardino dell'Istituto delle “Figlie della Croce” di Altavilla Milicia che si trova dietro la Cappella della Sacra Famiglie e si accede da via Dante. Durante le tre giornate si potrà gustare gratuitamente prodotti tipici locali.
Numerose le comparse che hanno fatto da cornice al presepe, senza contare il grande numero di tecnici e di staff che hanno lavorato duramente per preparare le meravigliose scenografie, per cucire le stoffe, sistemare gli attrezzi d'epoca e gli abiti. Una grande macchina di lavoro che viene spinta solo dalla gratuità e dalla passione dei tanti giovani e famiglie del nostro paese che attraverso questo evento aiutano il Comitato di San Giuseppe a vivere con più fede il periodo natalizio.
Anche in altre Parrocchia dell’Arcidiocesi di Palermo sono state organizzate rappresentazioni teatrali in occasione delle festività natalizie. Nella Parrocchia di San Gabriele, guidata da don Angelo Tomasello il presepe vivente sarà realizzato nei locali parrocchiali dal 27 al 30 dicembre 2016, alle ore 17. I visitatori potranno ammirare i tradizionali personaggi e antichi mestieri in un percorso di colori, sapori e musiche.
Nella Parrocchia di Sant’Alberto Magno guidata da don Rosario Di Lorenzo i giovani metteranno in scena il presepe itinerante “In Viaggio Verso … Betlemme” sul terreno parrocchiale di via Ing. N. Mineo, 39 (ex Via U.R.) a Palermo dal 26 dicembre al 6 gennaio 2017. Orario di ingresso: I turno ore 16.15 – II turno ore 19.
In provincia a Bagheria, un centinaio di attori della Parrocchia del Santo Sepolcro, guidata da don Filippo Custode, venerdì 30 dicembre 2016, alle ore 18.30, metterà in scena nel corso Umberto I la Sacra rappresentazione della Nascita del Signore. La visita continuerà tutta la serata con degustazione di prodotti tipici offerti dai commercianti del Corso.
A Godrano la Parrocchia di Maria Santissima Immacolata, guidata da don Domenico La Monica, mette in scena il Presepe vivente nei giorni 26 dicembre 2016 e 6 gennaio 2017 alle ore 17.
3. A Caccamo spettacoli di beneficenza a sostegno di una soluzione semplice per risolvere il problema della fame nel mondo
La Parrocchia San Giorgio martire di Caccamo, diretta da don Giuseppe Calderone, promuove una particolare iniziativa di carità insieme a “Mary's Meals” e “O sorriso do Brasile”. Due spettacoli di beneficenza a sostegno di una soluzione semplice per risolvere il problema della fame nel mondo. Gli spettacoli di beneficenza con Povia, si svolgeranno domenica 8 gennaio al Cine Teatro Eden di Termini Imerese alle ore 10 e martedì 10 gennaio al Teatro Don Orione di Palermo alle ore 20.
Per informazioni e prenotazioni: 333/7035884 – E-mail sangiorgiocaccamo@gmail.com
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Una nuova cappella all’aeroporto di Palermo
Inaugurata la vigilia di Natale la nuova Cappella dell’Aeroporto di Palermo “Falcone – Borsellino”. A presiedere il rito di benedizione è stato l’Arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi, alla presenza delle autorità aeroportuali e del personale dipendente dell’aeroporto.
La Cappella è il risultato dell’intensa collaborazione tra l’ente gestore dell’area aeroportuale, Gesap, che ha concesso lo spazio all’interno e l’Arcidiocesi di Monreale che attraverso la Curia e il cappellano dell’Aeroporto, don Antonio Ortoleva, ha curato e si è fatta carico di tutto l’arredo necessario.
Vista la peculiarità della posizione, un crocevia di persone che da tutto il mondo sono in partenza o in arrivo, la Cappella è stata intitolata a “Santa Maria Odigidria”, letteralmente, “Colei che indica la Via”: Icona dell’antica tradizione bizantina che si trova sul fronte interno del portale del Duomo di Monreale.
Sulle pareti alcuni quadri riproducono i mosaici della Cattedrale di Monreale, in particolare l’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus, con il Cristo che si fa pellegrino e compagno di viaggio, ma anche sosta che rinfranca per riprendere il cammino. È stato riprodotto anche un antico dipinto di Santa Fara, Patrona di Cinisi.
Una particolarità riguarda, la pietra di Montagna Longa, incastonata sulla base del tabernacolo. L’alto valore simbolico, di questo innesto, voluto dall’Arcivescovo, è il richiamo orante ai 108 passeggeri e i 7 membri dell’equipaggio morti nel disastro aereo del 5 maggio 1972, quando l’aereo si schiantò contro la montagna in fase di atterraggio.
2. Il Museo Diocesano di Palermo aperto per le Feste di Natale
Continuano le visite durante le feste natalizie 2016/17 al Museo Diocesano di Palermo che sarà aperto tutte le mattine, tranne il lunedì, come di consueto.
Sabato 31 dicembre 2016 apertura dalle 10 alle 13.30, mentre a Capodanno, domenica 1 gennaio e venerdì 6 gennaio 2017, festa dell'Epifania, apertura dalle 9.30 alle 13.30.
Un Museo che è anche una residenza storica del Quattrocento. Venti sale aperte per tutti, 10 dell'esposizione permanente e 10 del piano nobile del Palazzo Arcivescovile. In mostra, tra le altre circa 250 opere, la Natività e l'Adorazione dei Magi di Mario di Laurito, dipinte nel 1536 per il soffitto della Chiesa dell'Annunziata di Palermo, distrutta nel 1943, e gli straordinari affreschi del 1733 di Guglielmo Borremans con la Natività e l'Adorazione dei Magi.
Info Museo Diocesano di Palermo: via Matteo Bonello, 2 (Palazzo Arcivescovile di Palermo), accanto alla Cattedrale – 091/6077303 – 091/6077215 – museo@diocesipa.it – www.museodiocesanopa.it
2. Sul Tgweb la festa della famiglia
La festa dei ministranti in Cattedrale, l’incontro con le famiglie e i presepi viventi organizzati in città e in provincia. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sul sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.
Guarda il Tgweb: https://www.youtube.com/user/tgwebdiocesipa
L’OPINIONE DI… Giovanni Di Cara*
1. “Il cristiano e la sua condotta”
Ricordo, da giovane iscritto all’Azione Cattolica, che l’Assistente spirituale soleva dire che “l’esempio trascina”, e non aveva torto.
Nel discorso della Montagna, Gesù chiama i suoi Apostoli: “Sale della terra e luce del mondo”. Noi siamo sale della terra in quanto siamo stati battezzati. Il sale insipido a che cosa può servire, se non ad essere buttato per strada ed essere calpestato?
Il cristiano, ed a maggior ragione l’operatore di pastorale, in quanto sale della terra, sarà, invece, un grande agente di conservazione in mezzo alla Società e faro che brilla nella notte, perché lo splendore del suo esempio più che quello dalla parola, dissiperà ogni tenebra e farà risplendere l’ideale della vera felicità tracciato da Gesù nelle otto beatitudini. Per questo, il cristiano, più che le belle parole sulle labbra deve avere in mano la fiaccola del buono esempio.
Diceva San Pio X, “Se lo spirito non è regolato da una condotta veramente cristiana, sarà ben difficile muovere gli altri al bene”.
Il cristiano, così come l’operatore di Pastorale, deve essere talmente senza macchia, da essere per tutti di esempio efficace. Come il sole rende più splendente il cristallo che bacia, cosi lo Spirito santificatore rende più luminose le anime in cui abita e, per la sua presenza, esse diventano come tanti focolari che diffondono intorno a sé la grazia e la carità.
S. Giovanni Battista attirava le folle senza fare miracoli. Il Santo Curato d’Ars aveva una voce debole per essere sentito dalla stragrande folla che gli si assiepava intorno. Ma se non lo sentivano, lo vedevano; vedevano un uomo che portava Dio. E bastava questa vista per riscaldare i cuori e convertire i presenti. Ad un avvocato che tornava da Ars, fu domandato ciò che più l’aveva colpito. Rispose: “Ho visto Dio in un uomo”.
Ed il Poverello di Assisi, attraversando le vie della città, predicava con la sola sua presenza.
Vere regole di condotta ci sono state date da Gesù proprio nelle Beatitudini. A tal proposito, ritengo utile precisare, che il vero segreto del cristiano per entrare in rapporto con Dio sia la semplicità del cuore, la povertà di spirito, tutte cose che vengono frustate in noi dall’orgoglio, dalla sete di ricchezza, dalla furbizia.
Infatti, Dio è semplice, e noi lo facciamo complicato; è vicino, e noi lo pensiamo lontano, addirittura lo abbiamo collocato in cielo. E’ negli avvenimenti di tutti i giorni, e noi lo cerchiamo nei nostri sogni, nelle nostre stramberie.
Si tratta dunque di problemi di visibilità, che però non dipendono da Lui, ma dalle nostre infinite complicazioni : il vedere o il non vedere Cristo, dipende dal nostro occhio: se un occhio è semplice, lo vede; se è, invece un occhio maligno pieno di pregiudizi, non lo vede.
Quando pensiamo che la volontà di Dio è il Cristo stesso, ed il suo modo di vivere è morire di amore, è in tal caso che lo vediamo allontanarsi all’infinito.
Ed allora, caro cristiano, ricordati che il segreto sta nell’amare e noi non sappiamo o non vogliamo amare come Lui ci ha insegnato: amare sino alla follia della Croce.
*Responsabile del Servizio Pastorale Anziani dell’Arcidiocesi
IN PRIMO PIANO
1. Furto sacrilego nella chiesa dello Zen. La Chiesa di Palermo invita le comunità religiose a promuovere un momento di preghiera di riparazione
Raid vandalico nella parrocchia di San Filippo Neri allo Zen. Martedì scorso sono stati aggrediti e rapinati il parroco padre Miguel Angel Pertini e la sua famiglia da quattro uomini uno dei quali armato di pistola che hanno effettuato un furto sacrilego, asportando il tabernacolo con la pisside contenente l’Eucaristia.
I malviventi prima si sarebbero scagliati sui genitori e poi sullo stesso parroco che hanno colpito alla testa.
“Ho già perdonato, dal profondo del mio cuore, quei quattro ragazzi – dichiara p. Pertini -. Sono certo che non sapevano quello che stavano facendo. Se non perdoniamo, Dio non ci perdonerà. E li ho già affidati alla Divina Misericordia. Ma questi sono momenti, forse i più “forti”, per chi segue Gesù in un gruppo o comunità: occorre non lasciarsi scoraggiare nel continuare a fare del bene, malgrado ci abbiano toccato e colpito nel cuore della parrocchia, Gesù Eucaristia”.
A seguito del sacrilego furto dell'Eucaristia nella Parrocchia San Filippo Neri e dell'aggressione subita dal parroco P. Miguel Pertini e dai suoi familiari, la Chiesa di Palermo, nell'esprimere profonda indignazione per l'esecrabile gesto, invita le comunità parrocchiali, le rettorie e le comunità religiose a promuovere un momento di preghiera di riparazione, invitando anche a pregare per il ravvedimento e la conversione di quanti si sono resi responsabili di tale gesto.
Nella Cattedrale di Palermo, venerdì 30 dicembre 2016, alle ore 21 si svolgerà un'adorazione Eucaristica in riparazione dell'atto sacrilego.
“Sono molto preoccupato per il furto sacrilego – afferma mons. Corrado Lorefice – non so che consapevolezza potessero avere coloro che si sono impossessati delle ostie, ma si tratta di un sacrilegio perché hanno preso il Santissimo. La cosa che mi fa riflettere è che si sarebbe trattato di ragazzi giovanissimi, come quelli che ho incontrato il giorno di Natale al carcere Malaspina”.
NOTIZIE DIOCESIPA
1. Nel giorno di Natale l’Arcivescovo vicino a chi non ha lavoro
“Portiamo il grido di dolore a coloro che mancano del cibo essenziale, portiamo la consolazione nel loro cuore. Oggi non si mangia perché non c’è lavoro, perché non c’è serenità, e non c’è pace perché alcuni non pensano come la casa comune, in cui tutti sono felici”. Lo ha detto l’arcivescovo nel corso dell’omelia del giorno di Natale in Cattedrale il quale ha aggiunto: “Ci sono i grandi di questo mondo che pensano solo a contemplare e a censire beni, beni che possono dare esclusivamente una felicità introversa ed egoista, che alla fine significa infelicità. Non ci può essere uomo felice perché soffre, perché non ha cibo e perché non è accolto”.
Già nel messaggio natalizio alla diocesi, l’Arcivescovo aveva chiesto un impegno concreto di tutti, a partire dalla presenza di Dio che si fa carne e viene nel mondo. “E non solo ci aiuta ma lui ci salva, e nello stesso tempo ci coinvolge in questo suo movimento, assumere altri, fare strada come fa lui con altri. Il mondo che viene visitato da Dio è un mondo che Dio ama, ed è un mondo che i cristiani, dunque, devono amare. Penserei così, ed è questo l’augurio che io voglio fare alla mia Chiesa. Potremo aiutare a realizzare questo mondo così come lo vede Dio e il mondo che Dio vuole è un mondo che deve essere riscattato dal male”.
Un Natale intenso per l’arcivescovo, che la vigilia ha celebrato una messa alla missione Speranza e Carità di Biagio Conte, nella chiesetta di via Archirafi, in attesa che sia tutto pronto il 5 gennaio prossimo per la consacrazione della nuova chiesa, la Casa di preghiera di tutte le genti, nella sede di via Decollati. Il giorno di Natale, invece, una celebrazione speciale ha anticipato il Pontificale solenne in Cattedrale, una messa con i ragazzi detenuti e il personale del carcere minorile Malaspina.
2. Festa della famiglia in Cattedrale
“La festa diocesana della famiglia di venerdì 30 dicembre 2016 è una opportunità per concludere un anno di grandi eventi ecclesiali che ci hanno visto partecipi”. Lo affermano i direttori dell’Ufficio pastorale familiare Lia e Giuseppe Re con don Alerio Montalbano i quali aggiungono: “Abbiamo iniziato proprio dalle celebrazioni del Giubileo della Misericordia con la bellissima festa un anno fa, proprio del Giubileo delle famiglie, fino al rinnovamento pastorale odierno di una Chiesa generata dalla Parola, discepoli in ascolto lungo le nostre strade che cammina sotto la guida pastorale del nostro Vescovo don Corrado. Ora ancora una volta siamo chiamati insieme in Comunione con lui e con tutte le famiglie della nostra diocesi”.
Per felice combinazione quest'anno la Festa della Sacra Famiglia si celebra venerdì 30 dicembre che è pure l'anniversario di Ordinazione presbiterale (29 anni) di mons. Corrado Lorefice e questo permette ancora una volta alle famiglie di stringersi con un abbraccio forte per ringraziare colui che in quest'anno ha guidato con saggezza la Diocesi.
“Nonostante tante difficoltà per partecipare (ZTL e orario difficile in un giorno feriale) – aggiungono i direttori – vi invitiamo a partecipare con tutti i componenti familiari, dai nonni alle coppie di sposi, giovani e non, con i fidanzati in cammino verso le nozze con le famiglie delle coppie separate – divorziate, con le famiglie di separati fedeli al primo matrimonio, con le famiglie che hanno superato crisi, fragilità, con le famiglie mono genitoriali, con le famiglie con fratelli disabili, con i giovani e ragazzi, e soprattutto con tutti i bambini che sono la ricchezza delle famiglie e della Chiesa”.
La festa delle famiglie prevede questi momenti:
ore 16 – Testimonianza di una coppia di genitori che presenta “la Famiglia grembo di tutte la vocazioni” essendo genitori di un giovane seminarista e di altri figli, e la relazione tra Ordine e Matrimonio per l'edificazione della Chiesa.
ore 17 – Santa Messa animata dalle famiglie con canti e preghiere;
ore 18 – Momento di fraternità con scambio di auguri.
3. Affidata “in solidum” la Parrocchia di San Francesco di Paola
L’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ha affidato “in solidum” la Parrocchia di San Francesco di Paola di Palermo a P. Saverio Cento, in qualità di Parroco – Moderatore, P. Antonio Porretta come Parroco e P. Giorgio Terrasi come Parroco a decorrere dall’1 novembre 2016.
Inoltre ha provveduto alla nomina di nuovi parroci, vicari e amministratori parrocchiali. Qui di seguito le nuove nomine e la data del provvedimento:
Il Rev.do don Charles Chukwudi Onyenemerem è stato nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Margherita V. M. a decorrere dal 26 ottobre 2016; il Rev.do don Albert Badiata, nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia SS. Salvatore, Termini Imerese a decorrere dall’1 novembre 2016; il Rev.do Sac. Andrzej Olszewski SDB, nominato Parroco della Parrocchia SS. Crocifisso a Pietratagliata a decorrere dal 10 novembre 2016; il Rev.do don Salvatore Pistorio, nominato Amministratore Parrocchiale della Parrocchia S. Nicolò da Tolentino a decorrere dall’1 dicembre 2016 e il Rev.do diacono Francesco Salimeni inviato a svolgere il ministero diaconale all’interno della Casa di Reclusione “Ucciardone” in Palermo a decorrere dal 7 dicembre 2016.
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Ad Altavilla Milicia la settima edizione del Presepe vivente
Ad Altavila Milicia il Comitato devoti a San Giuseppe ha organizzato la VII° edizione del presepe vivente. Un appuntamento che ormai fa parte della tradizione delle festività natalizie altavillesi che ogni anno viene sempre più curato con l'aggiunta di nuovi personaggi.
Per il giorno dell'Epifania, a conclusione del presepe vivente, alle ore 19, ci saranno i Re Magi che partiranno in corteo per raggiungere la Grotta Santa dove prostrati renderanno omaggio, con i loro doni a Gesù Bambino.
Quest'anno il presepe vivente è stato spostato nel giardino dell'Istituto delle “Figlie della Croce” di Altavilla Milicia che si trova dietro la Cappella della Sacra Famiglie e si accede da via Dante. Durante le tre giornate si potrà gustare gratuitamente prodotti tipici locali.
Numerose le comparse che hanno fatto da cornice al presepe, senza contare il grande numero di tecnici e di staff che hanno lavorato duramente per preparare le meravigliose scenografie, per cucire le stoffe, sistemare gli attrezzi d'epoca e gli abiti. Una grande macchina di lavoro che viene spinta solo dalla gratuità e dalla passione dei tanti giovani e famiglie del nostro paese che attraverso questo evento aiutano il Comitato di San Giuseppe a vivere con più fede il periodo natalizio.
Anche in altre Parrocchia dell’Arcidiocesi di Palermo sono state organizzate rappresentazioni teatrali in occasione delle festività natalizie. Nella Parrocchia di San Gabriele, guidata da don Angelo Tomasello il presepe vivente sarà realizzato nei locali parrocchiali dal 27 al 30 dicembre 2016, alle ore 17. I visitatori potranno ammirare i tradizionali personaggi e antichi mestieri in un percorso di colori, sapori e musiche.
Nella Parrocchia di Sant’Alberto Magno guidata da don Rosario Di Lorenzo i giovani metteranno in scena il presepe itinerante “In Viaggio Verso … Betlemme” sul terreno parrocchiale di via Ing. N. Mineo, 39 (ex Via U.R.) a Palermo dal 26 dicembre al 6 gennaio 2017. Orario di ingresso: I turno ore 16.15 – II turno ore 19.
In provincia a Bagheria, un centinaio di attori della Parrocchia del Santo Sepolcro, guidata da don Filippo Custode, venerdì 30 dicembre 2016, alle ore 18.30, metterà in scena nel corso Umberto I la Sacra rappresentazione della Nascita del Signore. La visita continuerà tutta la serata con degustazione di prodotti tipici offerti dai commercianti del Corso.
A Godrano la Parrocchia di Maria Santissima Immacolata, guidata da don Domenico La Monica, mette in scena il Presepe vivente nei giorni 26 dicembre 2016 e 6 gennaio 2017 alle ore 17.
3. A Caccamo spettacoli di beneficenza a sostegno di una soluzione semplice per risolvere il problema della fame nel mondo
La Parrocchia San Giorgio martire di Caccamo, diretta da don Giuseppe Calderone, promuove una particolare iniziativa di carità insieme a “Mary's Meals” e “O sorriso do Brasile”. Due spettacoli di beneficenza a sostegno di una soluzione semplice per risolvere il problema della fame nel mondo. Gli spettacoli di beneficenza con Povia, si svolgeranno domenica 8 gennaio al Cine Teatro Eden di Termini Imerese alle ore 10 e martedì 10 gennaio al Teatro Don Orione di Palermo alle ore 20.
Per informazioni e prenotazioni: 333/7035884 – E-mail sangiorgiocaccamo@gmail.com
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Una nuova cappella all’aeroporto di Palermo
Inaugurata la vigilia di Natale la nuova Cappella dell’Aeroporto di Palermo “Falcone – Borsellino”. A presiedere il rito di benedizione è stato l’Arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi, alla presenza delle autorità aeroportuali e del personale dipendente dell’aeroporto.
La Cappella è il risultato dell’intensa collaborazione tra l’ente gestore dell’area aeroportuale, Gesap, che ha concesso lo spazio all’interno e l’Arcidiocesi di Monreale che attraverso la Curia e il cappellano dell’Aeroporto, don Antonio Ortoleva, ha curato e si è fatta carico di tutto l’arredo necessario.
Vista la peculiarità della posizione, un crocevia di persone che da tutto il mondo sono in partenza o in arrivo, la Cappella è stata intitolata a “Santa Maria Odigidria”, letteralmente, “Colei che indica la Via”: Icona dell’antica tradizione bizantina che si trova sul fronte interno del portale del Duomo di Monreale.
Sulle pareti alcuni quadri riproducono i mosaici della Cattedrale di Monreale, in particolare l’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus, con il Cristo che si fa pellegrino e compagno di viaggio, ma anche sosta che rinfranca per riprendere il cammino. È stato riprodotto anche un antico dipinto di Santa Fara, Patrona di Cinisi.
Una particolarità riguarda, la pietra di Montagna Longa, incastonata sulla base del tabernacolo. L’alto valore simbolico, di questo innesto, voluto dall’Arcivescovo, è il richiamo orante ai 108 passeggeri e i 7 membri dell’equipaggio morti nel disastro aereo del 5 maggio 1972, quando l’aereo si schiantò contro la montagna in fase di atterraggio.
2. Il Museo Diocesano di Palermo aperto per le Feste di Natale
Continuano le visite durante le feste natalizie 2016/17 al Museo Diocesano di Palermo che sarà aperto tutte le mattine, tranne il lunedì, come di consueto.
Sabato 31 dicembre 2016 apertura dalle 10 alle 13.30, mentre a Capodanno, domenica 1 gennaio e venerdì 6 gennaio 2017, festa dell'Epifania, apertura dalle 9.30 alle 13.30.
Un Museo che è anche una residenza storica del Quattrocento. Venti sale aperte per tutti, 10 dell'esposizione permanente e 10 del piano nobile del Palazzo Arcivescovile. In mostra, tra le altre circa 250 opere, la Natività e l'Adorazione dei Magi di Mario di Laurito, dipinte nel 1536 per il soffitto della Chiesa dell'Annunziata di Palermo, distrutta nel 1943, e gli straordinari affreschi del 1733 di Guglielmo Borremans con la Natività e l'Adorazione dei Magi.
Info Museo Diocesano di Palermo: via Matteo Bonello, 2 (Palazzo Arcivescovile di Palermo), accanto alla Cattedrale – 091/6077303 – 091/6077215 – museo@diocesipa.it – www.museodiocesanopa.it
2. Sul Tgweb la festa della famiglia
La festa dei ministranti in Cattedrale, l’incontro con le famiglie e i presepi viventi organizzati in città e in provincia. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sul sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.
Guarda il Tgweb: https://www.youtube.com/user/tgwebdiocesipa
L’OPINIONE DI… Giovanni Di Cara*
1. “Il cristiano e la sua condotta”
Ricordo, da giovane iscritto all’Azione Cattolica, che l’Assistente spirituale soleva dire che “l’esempio trascina”, e non aveva torto.
Nel discorso della Montagna, Gesù chiama i suoi Apostoli: “Sale della terra e luce del mondo”. Noi siamo sale della terra in quanto siamo stati battezzati. Il sale insipido a che cosa può servire, se non ad essere buttato per strada ed essere calpestato?
Il cristiano, ed a maggior ragione l’operatore di pastorale, in quanto sale della terra, sarà, invece, un grande agente di conservazione in mezzo alla Società e faro che brilla nella notte, perché lo splendore del suo esempio più che quello dalla parola, dissiperà ogni tenebra e farà risplendere l’ideale della vera felicità tracciato da Gesù nelle otto beatitudini. Per questo, il cristiano, più che le belle parole sulle labbra deve avere in mano la fiaccola del buono esempio.
Diceva San Pio X, “Se lo spirito non è regolato da una condotta veramente cristiana, sarà ben difficile muovere gli altri al bene”.
Il cristiano, così come l’operatore di Pastorale, deve essere talmente senza macchia, da essere per tutti di esempio efficace. Come il sole rende più splendente il cristallo che bacia, cosi lo Spirito santificatore rende più luminose le anime in cui abita e, per la sua presenza, esse diventano come tanti focolari che diffondono intorno a sé la grazia e la carità.
S. Giovanni Battista attirava le folle senza fare miracoli. Il Santo Curato d’Ars aveva una voce debole per essere sentito dalla stragrande folla che gli si assiepava intorno. Ma se non lo sentivano, lo vedevano; vedevano un uomo che portava Dio. E bastava questa vista per riscaldare i cuori e convertire i presenti. Ad un avvocato che tornava da Ars, fu domandato ciò che più l’aveva colpito. Rispose: “Ho visto Dio in un uomo”.
Ed il Poverello di Assisi, attraversando le vie della città, predicava con la sola sua presenza.
Vere regole di condotta ci sono state date da Gesù proprio nelle Beatitudini. A tal proposito, ritengo utile precisare, che il vero segreto del cristiano per entrare in rapporto con Dio sia la semplicità del cuore, la povertà di spirito, tutte cose che vengono frustate in noi dall’orgoglio, dalla sete di ricchezza, dalla furbizia.
Infatti, Dio è semplice, e noi lo facciamo complicato; è vicino, e noi lo pensiamo lontano, addirittura lo abbiamo collocato in cielo. E’ negli avvenimenti di tutti i giorni, e noi lo cerchiamo nei nostri sogni, nelle nostre stramberie.
Si tratta dunque di problemi di visibilità, che però non dipendono da Lui, ma dalle nostre infinite complicazioni : il vedere o il non vedere Cristo, dipende dal nostro occhio: se un occhio è semplice, lo vede; se è, invece un occhio maligno pieno di pregiudizi, non lo vede.
Quando pensiamo che la volontà di Dio è il Cristo stesso, ed il suo modo di vivere è morire di amore, è in tal caso che lo vediamo allontanarsi all’infinito.
Ed allora, caro cristiano, ricordati che il segreto sta nell’amare e noi non sappiamo o non vogliamo amare come Lui ci ha insegnato: amare sino alla follia della Croce.
*Responsabile del Servizio Pastorale Anziani dell’Arcidiocesi