Furto sacrilego nella chiesa della natività della Vergine Maria di Bagheria

Ignoti nella notte di mercoledì si sono introdotti all’interno del luogo sacro ed hanno asportato tre preziosi ostensori, diverse pissidi, quattro calici d’argento e un turibolo. Parte degli oggetti rubati risalgono al 1700. L’inventario completo non è stato ancora effettuato, ma si tratta certamente di un grosso oltraggio compiuto contro il maggiore simbolo della Fede dei bagheresi, ovvero la chiesa Madre. I malfattori nottetempo, si sono introdotti all’interno della chiesa dopo avere forzato il portone di via Milazzo, giunti all’interno della sacrestia hanno fatto man bassa di oggetti sacri, molti dei quali di grande valore artistico e sacro. Hanno pure portato via un televisore dal salone parrocchiale che serviva per gli incontri di catechesi per i bambini, hanno messo tutto a soqquadro e sono poi fuggiti dalla via Carà. L’edificio sacro si affaccia infatti sulla piazza che comprendo due arterie la via Milazzo e la via Carà. Ad accorgersi del furto l’arciprete don Giovanni La Mendola che stamani ha aperto la chiesa. “Siamo sconvolti e scandalizzati per quanto accaduto – afferma con grande amarezza don Giovanni La Mendola – siamo ormai diventati terra di conquista e non si ha più rispetto per nulla. Per fortuna il tabernacolo non è stato aperto”. Sul posto sono intervenuti gli uomini della scientifica e i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo. Successivamente don La Mendola, accompagnato dal superiore della Confraternita di San Giuseppe, Sergio Cannizzaro ed altri collaboratori parrocchiali si sono recati alla caserma dei carabinieri per formalizzare la denuncia. “Sicuramente chi si è introdotto in sacrestia e negli altri locali conosceva il posto – dichiara Sergio Cannizzaro – si sono pure introdotti nell’ufficio del parroco ed hanno aperto alcuni armadi. Purtroppo manca un sistema d’allarme e videocontrollo che renderà più difficile risalire ai malviventi che hanno compiuto tale gesto sacrilego”.