IN PRIMO PIANO
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Messaggio del Papa per la 50a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
NOVITÀ DIOCESIPA
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E’ tornato alla casa del Padre don Domenico Gallizzi
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Gli auguri al Cardinale per il Santo Natale
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Consegnato in Congregazione delle Cause dei Santi la Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis del Servo di Dio don Nunzio Russo
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
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Appuntamenti di riflessione e partecipazione sociale
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Equipes Notre Dame, incontro a San Francesco di Sales
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Incontro Natalizio degli Operatori Sanitari e Volontari
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“Palermitani si Nasce” … (solidarietà, multiculturalità, arte)
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
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Il Natale del Genio di Palermo: Concerto di Natale del Coro e Orchestra Infantile
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A Bonagia il Presepe vivente
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A Termini Imerese la Sacra rappresentazione del Presepe
NOVITA’ IN LIBRERIA
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“Nuovi salmi” presentato a Mondello il libro-antologia della reinterpretazione dei salmi
IN PRIMO PIANO
1. Messaggio del Papa per la 50a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
Cari fratelli e sorelle!
Nella 50ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà il 21 aprile 2013, quarta domenica di Pasqua, vorrei invitarvi a riflettere sul tema: «Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fede», che ben si inscrive nel contesto dell’Anno della fede e nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Il Servo di Dio Paolo VI, durante l’Assise conciliare, istituì questa Giornata di invocazione corale a Dio Padre affinché continui a mandare operai per la sua Chiesa (cfr Mt 9,38). «Il problema del numero sufficiente dei sacerdoti – sottolineò allora il Pontefice – tocca da vicino tutti i fedeli: non solo perché ne dipende l’avvenire religioso della società cristiana, ma anche perché questo problema è il preciso e inesorabile indice della vitalità di fede e di amore delle singole comunità parrocchiali e diocesane, e testimonianza della sanità morale delle famiglie cristiane. Ove numerose sbocciano le vocazioni allo stato ecclesiastico e religioso, là si vive generosamente secondo il Vangelo» (Paolo VI, Radiomessaggio, 11 aprile 1964).
In questi decenni, le diverse comunità ecclesiali sparse in tutto il mondo si sono ritrovate spiritualmente unite ogni anno, nella quarta domenica di Pasqua, per implorare da Dio il dono di sante vocazioni e per riproporre alla comune riflessione l’urgenza della risposta alla chiamata divina. Questo significativo appuntamento annuale ha favorito, infatti, un forte impegno a porre sempre più al centro della spiritualità, dell’azione pastorale e della preghiera dei fedeli l’importanza delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
La speranza è attesa di qualcosa di positivo per il futuro, ma che al tempo stesso deve sostenere il nostro presente, segnato non di rado da insoddisfazioni e insuccessi. Dove si fonda la nostra speranza? Guardando alla storia del popolo di Israele narrata nell’Antico Testamento, vediamo emergere, anche nei momenti di maggiore difficoltà come quelli dell’esilio, un elemento costante, richiamato in particolare dai profeti: la memoria delle promesse fatte da Dio ai Patriarchi; memoria che chiede di imitare l’atteggiamento esemplare di Abramo, il quale, ricorda l’Apostolo Paolo, «credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: così sarà la tua discendenza» (Rm 4,18). Una verità consolante e illuminante che emerge da tutta la storia della salvezza è allora la fedeltà di Dio all’alleanza, alla quale si è impegnato e che ha rinnovato ogniqualvolta l’uomo l’ha infranta con l’infedeltà, con il peccato, dal tempo del diluvio (cfr Gen 8,21-22), a quello dell’esodo e del cammino nel deserto (cfr Dt 9,7); fedeltà di Dio che è giunta a sigillare la nuova ed eterna alleanza con l’uomo, attraverso il sangue del suo Figlio, morto e risorto per la nostra salvezza.
In ogni momento, soprattutto in quelli più difficili, è sempre la fedeltà del Signore, autentica forza motrice della storia della salvezza, a far vibrare i cuori degli uomini e delle donne e a confermarli nella speranza di giungere un giorno alla «Terra promessa». Qui sta il fondamento sicuro di ogni speranza: Dio non ci lascia mai soli ed è fedele alla parola data. Per questo motivo, in ogni situazione felice o sfavorevole, possiamo nutrire una solida speranza e pregare con il salmista: «Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia speranza» (Sal 62,6). Avere speranza equivale, dunque, a confidare nel Dio fedele, che mantiene le promesse dell’alleanza. Fede e speranza sono pertanto strettamente unite. « “Speranza”, di fatto, è una parola centrale della fede biblica, al punto che in diversi passi le parole “fede” e “speranza” sembrano interscambiabili. Così la Lettera agli Ebrei lega strettamente alla “pienezza della fede” (10,22) la “immutabile professione della speranza” (10,23). Anche quando la Prima Lettera di Pietro esorta i cristiani ad essere sempre pronti a dare una risposta circa il logos – il senso e la ragione – della loro speranza (cfr 3,15), “speranza” è l'equivalente di “fede”» (Enc. Spe salvi, 2).
Cari fratelli e sorelle, in che cosa consiste la fedeltà di Dio alla quale affidarci con ferma speranza? Nel suo amore. Egli, che è Padre, riversa nel nostro io più profondo, mediante lo Spirito Santo, il suo amore (cfr Rm 5,5). E proprio questo amore, manifestatosi pienamente in Gesù Cristo, interpella la nostra esistenza, chiede una risposta su ciò che ciascuno vuole fare della propria vita, su quanto è disposto a mettere in gioco per realizzarla pienamente. L’amore di Dio segue a volte percorsi impensabili, ma raggiunge sempre coloro che si lasciano trovare. La speranza si nutre, dunque, di questa certezza: « Noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi» (1 Gv 4,16). E questo amore esigente, profondo, che va oltre la superficialità, ci dà coraggio, ci fa sperare nel cammino della vita e nel futuro, ci fa avere fiducia in noi stessi, nella storia e negli altri. Vorrei rivolgermi in modo particolare a voi giovani e ripetervi: «Che cosa sarebbe la vostra vita senza questo amore? Dio si prende cura dell’uomo dalla creazione fino alla fine dei tempi, quando porterà a compimento il suo progetto di salvezza. Nel Signore Risorto abbiamo la certezza della nostra speranza» (Discorso ai giovani della diocesi di San Marino-Montefeltro, 19 giugno 2011).
Come avvenne nel corso della sua esistenza terrena, anche oggi Gesù, il Risorto, passa lungo le strade della nostra vita, e ci vede immersi nelle nostre attività, con i nostri desideri e i nostri bisogni. Proprio nel quotidiano continua a rivolgerci la sua parola; ci chiama a realizzare la nostra vita con Lui, il solo capace di appagare la nostra sete di speranza. Egli, Vivente nella comunità di discepoli che è la Chiesa, anche oggi chiama a seguirlo. E questo appello può giungere in qualsiasi momento. Anche oggi Gesù ripete: «Vieni! Seguimi!» (Mc 10,21). Per accogliere questo invito, occorre non scegliere più da sé il proprio cammino. Seguirlo significa immergere la propria volontà nella volontà di Gesù, dargli davvero la precedenza, metterlo al primo posto rispetto a tutto ciò che fa parte della nostra vita: alla famiglia, al lavoro, agli interessi personali, a se stessi. Significa consegnare la propria vita a Lui, vivere con Lui in profonda intimità, entrare attraverso di Lui in comunione col Padre nello Spirito Santo e, di conseguenza, con i fratelli e le sorelle. E questa comunione di vita con Gesù il «luogo» privilegiato dove sperimentare la speranza e dove la vita sarà libera e piena!
Le vocazioni sacerdotali e religiose nascono dall’esperienza dell’incontro personale con Cristo, dal dialogo sincero e confidente con Lui, per entrare nella sua volontà. È necessario, quindi, crescere nell’esperienza di fede, intesa come relazione profonda con Gesù, come ascolto interiore della sua voce, che risuona dentro di noi. Questo itinerario, che rende capaci di accogliere la chiamata di Dio, può avvenire all’interno di comunità cristiane che vivono un intenso clima di fede, una generosa testimonianza di adesione al Vangelo, una passione missionaria che induca al dono totale di sé per il Regno di Dio, alimentato dall’accostamento ai Sacramenti, in particolare all’Eucaristia, e da una fervida vita di preghiera. Quest’ultima «deve, da una parte, essere molto personale, un confronto del mio io con Dio, con il Dio vivente. Dall’altra, tuttavia, essa deve essere sempre di nuovo guidata e illuminata dalle grandi preghiere della Chiesa e dei santi, dalla preghiera liturgica, nella quale il Signore ci insegna continuamente a pregare nel modo giusto» (Enc. Spe salvi, 34).
La preghiera costante e profonda fa crescere la fede della comunità cristiana, nella certezza sempre rinnovata che Dio mai abbandona il suo popolo e che lo sostiene suscitando vocazioni speciali, al sacerdozio e alla vita consacrata, perché siano segni di speranza per il mondo. I presbiteri e i religiosi, infatti, sono chiamati a donarsi in modo incondizionato al Popolo di Dio, in un servizio di amore al Vangelo e alla Chiesa, un servizio a quella salda speranza che solo l’apertura all’orizzonte di Dio può donare. Pertanto essi, con la testimonianza della loro fede e con il loro fervore apostolico, possono trasmettere, in particolare alle nuove generazioni, il vivo desiderio di rispondere generosamente e prontamente a Cristo che chiama a seguirlo più da vicino. Quando un discepolo di Gesù accoglie la divina chiamata per dedicarsi al ministero sacerdotale o alla vita consacrata, si manifesta uno dei frutti più maturi della comunità cristiana, che aiuta a guardare con particolare fiducia e speranza al futuro della Chiesa e al suo impegno di evangelizzazione. Esso infatti necessita sempre di nuovi operai per la predicazione del Vangelo, per la celebrazione dell’Eucaristia, per il Sacramento della Riconciliazione. Non manchino perciò sacerdoti zelanti, che sappiano accompagnare i giovani quali «compagni di viaggio» per aiutarli a riconoscere, nel cammino a volte tortuoso e oscuro della vita, il Cristo, Via, Verità e Vita (cfr Gv 14,6); per proporre loro, con coraggio evangelico, la bellezza del servizio a Dio, alla comunità cristiana, ai fratelli. Sacerdoti che mostrino la fecondità di un impegno entusiasmante, che conferisce un senso di pienezza alla propria esistenza, perché fondato sulla fede in Colui che ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,19). Ugualmente, auspico che i giovani, in mezzo a tante proposte superficiali ed effimere, sappiano coltivare l’attrazione verso i valori, le mete alte, le scelte radicali, per un servizio agli altri sulle orme di Gesù. Cari giovani, non abbiate paura di seguirlo e di percorrere le vie esigenti e coraggiose della carità e dell’impegno generoso! Così sarete felici di servire, sarete testimoni di quella gioia che il mondo non può dare, sarete fiamme vive di un amore infinito ed eterno, imparerete a «rendere ragione della speranza che è in voi» (1 Pt 3,15)!
NOVITÀ DIOCESIPA
1. E’ tornato alla casa del Padre padre Gallizzi
Ha scelto una domenica di dicembre per andare via il prete coraggio dello Zen, che tanto ha lottato per togliere a quel quartiere, da lui tanto amato quanto odiato, l'etichetta di quartiere a rischio dove tutto è solo mafia e criminalità. E’ morto sopo una vita spesa per i poveri e una lunga malattia. La salma è rimasta esposta nella Parrocchia “Madonna della Provvidenza” del don Orione in via Ammiraglio Rizzo dove oggi martedì 18 dicembre alle ore 19.30, saranno celebrate le esequie.
Padre Domenico Gallizzi, parroco a san Filippo Neri per 28 anni, denunciò l'assenza delle istituzioni: “Allo Zen, soprattutto allo Zen 2, c'è una Repubblica autonoma – diceva – il regno dell'abusivismo in tutti i sensi, dove anche il potere è abusivo. E' indecoroso che per avere servizi essenziali ci si rivolga alla mafia. Questi mafiosi rendono un servizio, e in cambio di questi favori si deve essere disposti a tutto, anche a diventare manovalanza per la mafia”.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha espresso “profondo cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia e alla comunità parrocchiale”.
Chi era Don Gallizzi ve lo raccontiamo attraverso le parole scritte da Francesco Vecchio dell'associazione Amici dell'Agape – Natale D'Amico che con il parroco andò in giro per lo Zen:
Appresa della morte di don Domenico Gallizzi, il sindaco Leoluca Orlando ha espresso il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia e alla comunità parrocchiale.
“Don Gallizzi – ha detto – resterà per sempre legato alla memoria del suo impegno in quello che era allora lo Zen, che i cittadini decisero di chiamare “San Filippo Neri” proprio a testimonianza di quanto fosse radicata e sentita la presenza della Chiesa nel quartiere”.
2. Gli auguri al Cardinale per il Santo Natale
Nell’imminenza del santo Natale, i vicari episcopali, i direttori e responsabili degli Uffici pastorali e i dipendenti dell’Arcidiocesi, si ritroveranno per porgere gli auguri al Cardinale Arcivescovo e ricevere da Lui la paterna parola che rivolge ai suoi più stretti collaboratori. Il Cardinale Paolo Romeo celebrerà l’Eucaristia venerdì 21 dicembre 2012, alle ore 9.30 nel salone Filangeri e al termine seguirà il fraterno scambio degli auguri natalizi.
3. Consegnato in Congregazione delle Cause dei Santi la Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis del Servo di Dio don Nunzio Russo
Lunedì scorso, 17 dicembre il postulatore, don Mario Torcivia, ha consegnato in Congregazione delle Cause dei Santi la Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis del Servo di Dio don Nunzio Russo, fondatore delle Figlie della Croce”.
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Appuntamenti di riflessione e partecipazione sociale
Due incontri di riflessione e partecipazione sociale scandiranno la giornata di martedì 18 dicembre, inserendosi nella convulsa settimana che precede il Natale, quasi a rompere volutamente il ritmo frenetico della corsa ai regali.
Si parte alle ore 17, presso la Sala Lanza dell’Orto Botanico (Via Lincoln, 2) con l’incontro-dibattito: “Partecipazione, movimenti, governo delle città. Sarà di nuovo primavera?”, organizzato dalla LUP, Libera Università della Politica, fondata da padre Ennio Pintacuda, in collaborazione con la Libreria Paoline. A vent'anni dalla “primavera di Palermo”, quali spazi si aprono oggi ai cittadini per forme originali ed efficaci di partecipazione? E' possibile immaginare “primavere” nuove che vedano la società civile del Mezzogiorno protagonista dello sviluppo e del riscatto dalle mafie? Su questi interrogativi si confrontano due protagonisti della nuova politica, Giancarlo Cancelleri e Giusto Catania, un intellettuale cattolico, Carmelo Torcivia, e uno laico, Marcello Benfante, insieme a Fabrizio Lentini, vice caporedattore de La Repubblica Palermo e autore del libro “La primavera breve”. Quando Palermo sognava una Città per l'Uomo che racconta la nascita, i successi ed il declino di una straordinaria stagione di impegno politico collettivo. “Per quanto breve – scrive p. Bartolomeo Sorge nella prefazione al libro – è stata pur sempre primavera. E la stagione dei fiori con i suoi germogli è sempre annunciatrice di frutti, al di là della sua durata meteorologica, breve o lunga che sia … gli sforzi e i sacrifici, compiuti nell’arco di dieci anni, per fare di Palermo una Città per l’Uomo non possono essere svaniti nel nulla”.
Introdurranno l’incontro Francesco Maria Raimondo, direttore dell'Orto Botanico e Michele Salamone, segretario generale della LUP. Coordinerà Giovanna Gioia, docente, fondatrice del movimento Città per l'Uomo.
Alle ore 21, invece, presso la Libreria Paoline di corso Vittorio Emanuele, 456, verrà presentato il libro “La danza delle Ombre”. Con Mohammed nel mondo degli ultimi, di Marina Scardavi.
Un registratore acceso e una macchina fotografica al collo: con questi strumenti l’autrice, accompagnata da Mohammed, un iraniano che vive per strada, percorre le vie tortuose di un mondo – quello dei vagabondi, dei poveri, degli emarginati – che i più cercano di evitare. Chi sono queste persone? Da dove vengono? Lo spirito con cui Marina Scardavi le avvicina non è quello di un’osservatrice distaccata, ma di chi cerca l’umanità nel profondo di ognuno di loro e da anni partecipa attivamente alle loro esistenze. “Si potrebbe pensare – scrive la Scardavi – che sia impossibile che questo accada: amarli. Amare la feccia della città che divora ciò che ha raccolto dai bidoni della spazzatura. Ma accade. Gli invisibili, gli ultimi, non solo hanno un nome e un cognome, ma hanno un cuore a volte talmente grande da avere compreso appieno il senso vero della vita”.
Interverranno all’incontro la giornalista suor Fernanda Di Monte e il sociologo Antonello La Spina. Sarà presente l’Autrice.
(Info Libreria Paoline di Palermo – tel. 091 6512158 – cell. 333 9483530)
2. Equipes Notre Dame, incontro a San Francesco di Sales
Le coppie del movimento Equipes Notre Dame oggi, 18 dicembre 2012, alle ore 19 si incontreranno nella cappella della Divina Misericordia della Chiesa di San Francesco di Sales dove sarà concelebrata una Santa Messa dal parroco Mons. Benedetto Genualdi e dai Consiglieri Spirituali delle varie Equipes. L’incontro sarà occasione per lo scambio degli auguri per il Santo Natale ormai alle porte e per la conclusione dell’anno 2012, nel quale le coppie, assieme ai sacerdoti consiglieri spirituali, hanno potuto approfondirne il Significato teologico e vivere la spiritualità del Sacramento del Matrimonio nella loro realtà quotidiana.
3. Incontro Natalizio degli Operatori Sanitari e Volontari
Tradizionale incontro natalizio degli Operatori Sanitari e Volontari A.C.O.S. e A.V.U.L.S.S. diretti da Vittorio Salerno, si svolgerà venerdì 21 dicembre 2012, alle ore 16, nella sala Lavitrano del palazzo Arcivescovile. La riflessione sul tema: “Beata colei perché a creduto” (Lc. 1,45), sarà guidata da padre Piergiovanni o.f.m.capp. Cappellano Ospedale Civico.
4. “Palermitani si Nasce” … (solidarietà, multiculturalità, arte)
Il titolo dell'iniziativa che si svolgerà dal 21 al 23 dicembre 2012 a piazza Santa Chiara n. 10 a Palermo, richiama l’attenzione sull’insensatezza di etichettare come non italiani i bambini nati in Italia da genitori extracomunitari.
Terradamare soc. coop. con le associazioni della rete “Attraverso lo specchio” (Ass. Santa Chiara, Ass. di Volontariato Handala, Ass. Kala Onlus, Ass. di Volontariato La casa di tutte le Genti, Ass. Per Esempio) e l’Ass. A Strumula, Ass. ITIMED e il Progetto Policoro, accoglierà, all’interno del Complesso Monumentale di Santa Chiara, nelle giornate del 21, 22 e del 23 dicembre la manifestazione “Palermitani si nasce” nata dalla sinergia di diverse realtà che a Palermo operano nel settore dell’infanzia, della solidarietà, della cultura e dell’immigrazione.
Un evento, dunque, che intende far conoscere al cittadino palermitano realtà culturali, artistiche e di volontariato che operano per la nascita della nuova identità cittadina, per una promozione del dialogo interculturale e dell’immagine di Palermo a livello Turistico culturale, per far sì che emergano nuovi interventi volti al miglioramento della vita.
Il programma prevede dei laboratori ludici per la raccolta fondi degli asili della rete“centri per l’infanzia di Palermo”, la fruizione di alcuni siti artistici all’interno del quartiere Albergheria, di estremo valore culturale, quali la Chiesa di Santa Chiara, la Torre Medievale di San Nicolò e la Chiesa del Carmine Maggiore, una mostra mercato di artigiani, performance di artisti di strada, esibizioni multiculturali, animazioni, aperitivi e degustazioni.
Per info: www.terradamare.org – info@terradamare.org – cell 347/8948459.
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Il Natale del Genio di Palermo: Concerto di Natale del Coro e Orchestra Infantile
Sabato 22 dicembre alle ore 21, l’Oratorio di Santa Cita, ospiterà per la prima volta l’Orchestra ed il Coro infantile del “Genio di Palermo”. L’Orchestra e il Coro Infantile “Il Genio di Palermo” vede impegnati cento bambini d’età media compresa tra i cinque e i quattordici anni, distribuiti tra le due unità. 40 giovani piccoli musicisti, tutti in età compresa tra i 5 ed i 13 anni delle diverse etnie presenti nei centro storico si cimenteranno, guidati dal direttore Pietro Marchese, nei brani classici legati al Natale. Lo stesso per gli oltre 60 bambini, sempre tra i 5 e i 13 anni che sotto le sapienti cure della direttrice Valentina Casesa, intoneranno le più canzoni del repertorio classico natalizio.
“La musica come strumento formativo e di recupero per l’infanzia a rischio di marginalità sociale – spiega padre Giuseppe Bucaro, responsabile dell'ente capofila – in linea con il modello di riferimento impiantato oltre trent’anni fa José Antonio Abreu in Venezuela. L’Associazione Talità Kum, partner del progetto che si occupa del Coro e dell’orchestra infantile, dal 2010 è socia del Comitato Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili d'Italia, voluto dal maestro Claudio Abbado, e organizzato da Federcultura e dall’Orchestra di Fiesole per declinare l’esperienza maturata dal sistema venezuelano in Italia”.
La “Notte della Stella 2012”, domenica 23 dicembre 2012, chiuderà le iniziative legate al Natale de “ Il Genio di Palermo. La bellezza salverà il mondo” con l’apertura notturna di chiese ed oratori del centro storico con Concerti di musica sacra e visite guidate. Per l’occasione e dopo il suo restauro, la chiesa della Martorana sarà aperta. Inoltre saranno organizzate visite guidate agli oratori di S. Cita e S. Domenico.
2. A Bonagia il Presepe vivente
L'Associazione “Madonna del buon Consiglio” onlus, sotto la direzione artistica di Rocco Chinnici, organizza la X rappresentazione de “Il Presepe Vivente 2012/2013”. L’evento si svolgerà dal 26 al 30 dicembre 2012 e dal 4 al 6 gennaio 2013, dalle ore 18 alle ore 21.30.
La struttura in cui viene realizzato il presepe è stata costruita dal Presidente dell'Associazione Vincenzo Accurso che da sempre con amore dedica corpo e anima a questo evento insieme ai suoi collaboratori. Durante questi anni il presepe vivente ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui il I° premio quale miglior presepe vivente al concorso regionale “Presepium Siciliae”, il III° premio al concorso nazionale “Presepium Italiae”: premio alta professionalità presepiale, il V° premio al concorso presepistico internazionale “Praesepium populi” come miglior caratterizzazione presepiale.
Info: http://www.madonnadelbuonconsiglio.eu/
3. A Termini Imerese la Sacra rappresentazione del Presepe
Nei giorni 23 – 26 – 30 dicembre 2012 e 6 Gennaio 2013 a Termini Imerese si svolgerà la Sacra rappresentazione del Presepe. L’evento realizzato dalla comunione e dall’impegno di tutti i gruppi della comunità ecclesiale di Termini Imerese, si svolgerà nella zona storica nei pressi della Maggior Chiesa e del Palazzo Comunale.
NOVITA’ IN LIBRERIA
1. “Nuovi salmi” presentato a Mondello il libro-antologia della reinterpretazione dei salmi
Il 14 dicembre, presso l’hotel “La Torre” a Mondello è stata presentata l’Antologia “Nuovi Salmi” un progetto editoriale di CNTN a cura di Giacomo Ribaudo e Giovanni Dino e sostenuta da TeleRegina canale 664 del digitale terrestre. Si tratta di una raccolta di poesie ispirate ai salmi, le più grandi preghiere di tutti i tempi.
150 poeti italiani contemporanei, secondo la propria esperienza di uomini e di credenti, il proprio percorso poetico e culturale e secondo la propria sensibilità, hanno reinterpretato i salmi. Un’iniziativa spirituale e culturale. Hanno aderito alla realizzazione dell’opera poeti e scrittori che nella vita sono insegnanti, dirigenti scolastici, medici, ricercatori, musicisti pittori, registi, attori, giornalisti, avvocati, studenti, casalinghe, artigiani, disoccupati, sacerdoti, diaconi, simpatizzanti buddisti e di altre fedi, perfino agnostici. Tra i 150 poeti e scrittori anche bagheresi: Lucio Zinna, Francesco Federico, Cristina Casamento.
Tra le pagine delle poesie odi, invocazioni, richieste di aiuto, lamenti di fronte ai problemi sociali, manifestazioni del dolore umano. Alla presentazione è intervenuta Valeria Trapani, docente di liturgia alla Facoltà teologica di Sicilia e Alfio Inserra, scrittore e critico letterario. Moderatrice del dibattito è stata la giornalista Anna Cane.
Il libro non è in vendita nelle librerie ma si potrà richiedere copia direttamente alla redazione di CNTN o contattando i curatori. “NUOVI SALMI” Un libro profondo e innovativo, un dono per l'anima e per la mente. Chi volesse visionare le foto dell'evento le può trovare sul profilo facebook di CNTN.
CNTN Direzione Redazione Amministrazione – Via Decollati 2/c – 90124 Palermo. Tel 091 6177936 – 3349647256 – Fax. 091 6175215 regina.coelorum@virgilio.it – www.cntn.it
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