IN QUESTO NUMERO
IN PRIMO PIANO
- Don Mimmo Arnone morto per non lasciare da sola la mamma gravemente ammalata
NOTIZIE DIOCESIPA
- Gli auguri dell’Arcivescovo ai fratelli Musulmani per l’inizio del Ramadan
- La mensa Padre Giacomo Cusmano al servizio dei poveri di Palermo
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
- Le Confraternite donano 16.000 euro alla Caritas diocesana
- Confraternite: Nella Casa del Padre del Consigliere Onorario Giovanni La Mantia
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
- “Rosario Livatino Sotto lo sguardo di Dio”, il nuovo libro di Michelangelo Nasca
- Sul Tgweb si parla della morte di don Mimmo Arnone
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IN PRIMO PIANO
1. Don Mimmo Arnone morto per non lasciare da sola la mamma gravemente ammalata
E’ quanto emerge dalle testimonianze di chi ha conosciuto ed era vicino a don Mimmo Arnone, il giovane parroco di San Nicola L’Arena, morto improvvisamente sabato scorso, a causa di un malore. “Don Mimmo, mi ha chiamata perché non si sentiva bene – racconta la dottoressa Anna Milone – l’ho visitato ed aveva una saturazione bassa al 70 per cento, abbiamo quindi chiamato il 118 che ha inviato un’ambulanza, priva di medico e di infermiere. Ho suggerito pertanto il ricovero in ospedale anche se non aveva febbre, ma lui ha preferito rimanere a casa perché voleva accudire la mamma, che qualche anno fa aveva subito un ictus”. Andata via l’ambulanza, don Mimmo è salito al piano superiore per riposare e perché la mamma lo chiamava. Ad un certo momento però, si è sentito nuovamente mancare. “Gli ho fatto fare ginnastica respiratoria – aggiunge la dottoressa Milone – ed ho tentare anche un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca che sono risultate vane, morendo tra le mie braccia. Gli dicevo da tempo di fare controlli perché soffriva di apnea notturna, ma lui rimandava sempre perché metteva sempre davanti la salute della mamma per la quale stravedeva. Non ho mai visto un amore tanto grande”. L’indomani della morte a don Mimmo è stato praticato il tampone al Covid-19 che ha dato esito negativo.
Tanti gli attestati di stima nei confronti di don Mimmone, come era chiamato affettuosamente dai suoi amici, uno di questi da parte del centravanti della nazionale italiana di calcio, Andrea Belotti, che ha scelto di postare uno degli scatti più significativi delle nozze con Giorgia Duro benedette a Palermo proprio da don Mimmo il 15 giugno 2017.
NOTIZIE DIOCESIPA
1. Gli auguri dell’Arcivescovo ai fratelli Musulmani per l’inizio del Ramadan
“Cari Fratelli e Sorelle Musulmani, colgo l’occasione dell’inizio del Ramadan per augurare a tutti voi un tempo di serenità e di benedizione. Questi giorni dedicati al digiuno, alla preghiera e all’elemosina, siano anche una ulteriore occasione per rafforzare legami di amicizia tra Cristiani e Musulmani, soprattutto in questo periodo di sofferenza, che esige da tutti noi gesti di autentica solidarietà, di umana fraternità e di maggiore attenzione ai poveri e agli emarginati”.
Lo scrive in un messaggio l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice il quale aggiunge: “Nell’assicurare la mia personale vicinanza spirituale e quella della Chiesa Cattolica palermitana, auspico un mese fruttuoso di Ramadan e un gioioso ‘Id al-Fitr e che si possa realizzare tutto quello che il vostro cuore desidera per voi e per il bene di tutti gli uomini”.
L’Arcivescovo di Palermo in occasione della Pasqua Ebraica, aveva inviato un messaggio anche ad Evelyne Aouate presidente dell’Istituto siciliano di studi ebraici.
“Carissima Evelyne, al tramonto di questo giorno la Comunità Ebraica celebra la grande, bella ed importante festa della Pasqua, con la quale si fa memoria della liberazione dalla schiavitù d’Egitto, avvenuta “con mano potente e braccio teso” dalla eterna misericordia di Dio. Avrei voluto essere con voi, alla cena pasquale, per lodare e ringraziare il Signore per le meraviglie che ha operato e continua a realizzare nell’unica grande e variegata famiglia umana, anche in questo grave tempo di tristezza e di prova, ma le giuste norme sanitarie che lottano il Coronavirus me lo impediscono. La Luna piena, che stasera si affaccerà dal cielo per essere più vicina a noi nel suo perigeo, segna sia la Pasqua Ebraica come anche la Pasqua Cristiana, connotate entrambe da due parole: Salvezza e Liberazione; Misericordia e Condivisione. Le nostre celebrazioni religiose hanno in comune la sacra mensa e l’unica, straordinaria e multiforme esperienza dell’Amore di Dio, che viene a salvarci e liberarci da ogni male, perché noi crediamo fermamente che “Il Signore è il nostro [mio] Pastore”. Carissima Evelyne, desidero manifestarti, ancora una volta, la mia stima ed il mio affetto insieme al mio augurio di serenità, di salute, di pace e di gioia che ti prego trasmettere anche alla Comunità Ebraica di Palermo e a tutti i nostri comuni amici”.
2. La mensa Padre Giacomo Cusmano al servizio dei poveri di Palermo
Il cuore del Beato Giacomo Cusmano è ancora presente nella sua città attraverso il servizio dei suoi figli spirituali, degli associati e dei volontari che anche in questa particolare situazione causata dall’emergenza Covid-19 continuano il servizio presso la mensa di via Pindemonte.
Ogni pomeriggio viene preparata la cena per circa 150 fratelli bisognosi, che non potendo cenare presso la stessa struttura, ritirano il sacchetto da portare via.
“La situazione attuale è davvero complessa – dice p. Salvatore Fiumanò – a causa dell’elevato numero di persone che quotidianamente si aggiungano, nonostante ciò, con tanto impegno e dedizione, si cerca di essere prossimi a tutti cercando di ridurre quanto più possibile le necessità materiali, grazie anche alla collaborazione di tanti, amici e benefattori che con molta generosità stanno contribuendo donando il proprio “Boccone”.
Un particolare contributo arriva anche dal banco alimentare e dalla Caritas diocesana con i quali collaboriamo da sempre, ed ora in particolare per aiutare tutti realizzando quella “carità senza limiti” che accese il cuore del Cusmano portandolo ad essere il Padre dei Poveri. Sul suo esempio cerchiamo anche noi di testimoniare l’amore per il Signore vivo e presente “in ogni più piccolo dei fratelli”.
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Le Confraternite donano 16.000 euro alla Caritas diocesana
Una donazione in denaro, frutto di una raccolta straordinaria effettuata dalle Confraternite dell’Arcidiocesi di Palermo e dai singoli Confrati e Consorelle è stata disposta a favore della Caritas Diocesana per l’emergenza Coronavirus.
La lettera del bonifico di 16.000 euro, è stata consegnata al vice Direttore della Caritas, don Sergio Ciresi, da mons. Giovanni Cassata, Delegato Arcivescovile e Maurizio Puleo, Presidente Diocesano delle Confraternite.
2. Confraternite: Nella Casa del Padre del Consigliere Onorario Giovanni La Mantia
Con grande commozione il Delegato Arcivescovile, mons. Giovanni Cassata, il Presidente Maurizio Puleo e i Consiglieri Diocesani, comunicano il ritorno alla Casa del Padre del Consigliere Onorario Giovanni La Mantia, confrate della Confraternita di Maria SS. del Buon Rimedio, già fondatore e Presidente del Centro Diocesano Confraternite e riferimento importante del mondo confraternale palermitano.
Il Centro Confraternite e l’Arcidiocesi assicurando preghiere di suffragio porgono affettuose e sentite condoglianze alle figlie Anna Maria e Francesca, Consigliera Diocesana, e ai familiari tutti.
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. “Rosario Livatino Sotto lo sguardo di Dio”, il nuovo libro di Michelangelo Nasca
Nuova fatica letteraria di Michelangelo Nasca che ha pubblicato il volume dal titolo “Rosario Livatino Sotto lo sguardo di Dio”, edito da Messaggero di Sant’Antonio Editrice. Il testo, dopo un breve racconto della vita del giudice Rosario Livatino, presenta gli scritti del giovane Magistrato accompagnati da piccoli commenti, con una scelta di titoli volti a porre in risalto la sua preziosa testimonianza cristiana. L’Autore, infine, propone alcune delle annotazioni principali che furono trovate nelle sette agendine utilizzate da Livatino, annotazioni che descrivono – seppur sinteticamente – gli stati d’animo, le gioie e le preoccupazioni vissuti dal Giudice.
Rosario Livatino, giovanissimo magistrato siciliano, morì il 21 settembre del 1990, ucciso dalla criminalità organizzata mentre percorreva con la propria automobile, privo di scorta, la principale via di comunicazione tra Agrigento e Caltanissetta. Solo da questo momento, caduto in terra, l’evangelica immagine del chicco di grano, raccontata nel Vangelo di Giovanni, inizia a portare frutto: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (12,24). L’esperienza di fede cristiana e la vita di Rosario Livatino – come lui stesso riportava nelle sue agendine, con una abbreviazione (S.T.D.) – furono vissute con l’evidente consapevolezza di ritrovarsi – a casa come nell’aula di un tribunale – Sub Tutela Dei, sotto lo sguardo di Dio.
2. Sul Tgweb si parla della morte di don Mimmo Arnone
Nella luce di Cristo, il parroco della Parrocchia di San Nicola l’arena don Domenico Arnone morto all’età di 48 anni, l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice invia un Messaggio agli Insegnanti Religione Cattolica e immortalate in un video le immagini più significative dei ragazzi della Casa dei Giovani. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.
Guarda il Tgweb: https://youtu.be/bih-FShU_TI