Don Corrado su Tv2000 parla della sua Chiesa

IN QUESTO NUMERO
 
IN PRIMO PIANO
  • Don Corrado su Tv2000 parla della sua Chiesa
 
NOTIZIE DIOCESIPA
  • Iniziato il nuovo anno formativo per il Seminario tra speranze e programmi
  • Formazione permanente per i Ministri istituitiAnno pastorale 2016/2017
 
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
  • Festival della Dottrina sociale: “Costruire il futuro: rispondere ai bisogni della gente”
  • Corso di animatori Apostolato della Preghiera
  • S. Maria di Cana, accoglienza e sostegno per le persone separate o divorziate non risposate né conviventi
 
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
  • Inaugurazione Anno Accademico 2016/2017 Facoltà teologica di Sicilia
  • Convegno “La Chiesa della gioia al tempo di Papa Francesco”: analisi ed idee per una società migliore
  • Sul Tgweb la Dedicazione dell’altare della Chiesa del Santissimo Crocifisso di Belmonte
 
L’OPINIONE DI… Sergio Natoli
  • Appartenenza etnica ed appartenenza cristiana
 
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IN PRIMO PIANO
1. Don Corrado su Tv2000 parla della sua Chiesa
Monsignor Corrado Lorefice è abituato a sentirsi chiamare don Corrado. E’ arcivescovo di Palermo, dopo la nomina diretta del Santo Padre, nomina che davvero non aspettava. Era parroco a Noto, seguiva i seminaristi, alternava studio teologico al compito di educatore e pastore. Ora è a guida di una città, e che città, troppe volte ferita, strumentalizzata, abbandonata, descritta sempre e solo al negativo. Ma don Corrado sa dove trovare le risorse per smuovere il torpore e l’indifferenza, spesso l’omertà.
Ha un maestro e amico che non è più su questa terra, ma vigila, e col suo esempio continua a dare testimonianza. Padre Pino Puglisi è il nome e il volto cui si riferisce, nella carità e nella fermezza, per non essere collaterali, per non essere tiepidi o troppo prudenti, ma anche per continuare testardamente ad essere positivi, colmi di speranza per il bene che Dio ha donato agli uomini. Nei giorni scorsi una festa un tempo religiosa, oggi diventata pagana, ma come troppe altre feste. Halloween come il Santo Natale, trasformato in occasione di sperpero e soggezione culturale, in colonizzazione economica. Eppure proprio a Palermo, come in gran parte della Sicilia, i doni ai bambini li portano i Morti, da sempre, e non si aveva paura di questi cari in comunione con noi, nell’eterna comunione dei santi. Altro che nostri zombie e streghe. Altro che horror dilagante con cui tentiamo malamente di esorcizzare la paura della morte, che relegata lontano dalla nostra vista rispunta snaturata e grottesca, senza che il nostro cuore sappia più farle fronte, attingendo alla forza della fede e della tradizione.
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NOTIZIE DIOCESIPA
1. Iniziato il nuovo anno formativo per il Seminario tra speranze e programmi
Il nuovo anno formativo del Seminario è iniziato con una intensa esperienza con l’Arcivescovo che la predicato gli esercizi spirituali ai seminaristi presso i padri Passionisti a Mascalucia. “E’ stata una grande occasione per accogliere le indicazioni per il nostro cammino di formazione – spiega il rettore del seminario don Silvio Sgrò – e per i ragazzi che si sono fatti conoscere parlando con lui”.
Quest’anno iniziano il cammino di formazione secondo il programma prestabilito 37 seminaristi, 11 dei quali provenienti dalle diocesi di Cefalù, Mazara, Trapani e per la prima volta di Ragusa. Inoltre ci sono altri 4 che studiano fuori a Roma, uno si trova a Friburgo dove sta lavorando alla tesi di dottorato e due faranno esperienza di stage pastorale di formazione residenziale in Parrocchia. Al propedeutico ci sono 12 giovani di cui 5 di Palermo 3 di Mazara, 3 Trapani e uno di Ragusa.
L’Equipe formativa del seminario da quest’anno non avrà don Francesco Galioto che ricoprirà l’incarico di direttore dell’Ufficio amministrativo e sarà pure parroco a San Giovanni Bosco a Bagheria. Al suo posto ci sarà don Antonio Mancuso, mentre al propedeutico don Fulvio Iervolino dopo 13 non sarà più l’animatore e si dedicherà al servizio di Parroco nella parrocchia di Santa Chiara. Al suo posto ci sarà don Marco Vaglica che già collaborava con il suo predecessore. Come direttore spirituale don Cesare Rattoballi lascia l’incarico e rimarranno gli altri due don Giosuè Lo Bue e don Vincenzo Basiricò che seguiranno sia i giovani del seminario, sia quelli del propedeutico garantendo la continuità fino al la fine del cammino di formazione.
Tra le attività che saranno ancora promosse dal seminario, in collaborazione con il CDV diretto da don Giuseppe Tavolacci, il cammino “Conosci Samuele”, un percorso di discernimento che prevede incontri mensili per giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni e il percorso “Karol” rivolto ai ragazzi delle scuola superiore dai 14 ai 18 anni.
“Per quanto concerne la Giornata pro Seminario – aggiunge il rettore – anche quest’anno è stata scelta la domenica di Cristo Re dell’Universo che sarà celebrata  per tutta la diocesi come giornata di preghiera e di riflessione sulla vocazione al ministero ordinato. Nel corso dell’anno sarà presente in ogni parrocchia un seminarista al quale si potrà consegnare l'offerta”.
 
2. Formazione permanente per i Ministri istituitiAnno pastorale 2016/2017
Mercoledì 8 novembre 2016, avrà inizio il corso di corso formazione ministri già istituiti formazione permanente. Il corso mensile si concluderà il 9 Maggio 2017.
Equipe di formazione: “Scuola Ministeri”: Padre Alessandro Spera, Don Vincenzo Sansone, Sig.ra Cottone Mariella 336/6892875
 
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Festival della Dottrina sociale: “Costruire il futuro: rispondere ai bisogni della gente”
Sabato 5 novembre 2016 dalle ore 9.30 alle 13.30 nella Chiesa “Casa di preghiera per tutti i popoli” presso la Missione di Speranza e Carità in via Decollati, 29 a Palermo si svolgerà un incontro sul tema: “Costruire il futuro: rispondere ai bisogni della gente” nell’ambito del Festival della Dottrina sociale.
Dopo i saluti e l’introduzione del dr. Salvatore Urso, di Fratello Biagio Conte, Fondatore Missione Speranza e Carità Palermo e del prof. Giuseppe Notarstefano – Università di Palermo, seguiranno le seguenti relazioni: “Servire la gente, rende bella la Chiesa” – mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo; “Non basta avere i soldi per fare le cose” dott. Carlo Borgomeo – Presidente della Fondazione con il Sud; “Rispondere ai bisogni: progettualità, sussidiarietà e solidarietà”; prof. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo “Impresa e territorio: binomio virtuoso”; Cav. Claudio Papa, Dolceamaro S.r.l. “Rispondere ai bisogni per cominciare a cambiare la politica”; on. Gianpiero D’Alia, Presidente della Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali. Conclusioni “Questo è un tempo favorevole?” mons. Adriano Vincenzi, Coordinatore Festival DSC. Modera dott. Giovanni Villino, del Giornale di Sicilia.
A seguire il pranzo condiviso con gli ospiti della mensa dei poveri della Missione Speranza e Carità di Fratel Biagio Conte
Info: Dott.ssa Fabiana Armato, Dott.ssa Stella Pucci, Dott.ssa Katia Conigliaro, Dott. Fabrizio Corona. e-mail: dscgruppopalermo@gmail.com Festival DSC www.festival.dottrinasociale.it segreteria@dottrinasociale.it
 
2. Corso di animatori Apostolato della Preghiera
“Rete mondiale di preghiera del Papa” è il titolo del Corso di animatori dell’Apostolato della Preghiera per l'anno 2016 che si svolgerà nella sala Lavitrano della Curia Arcivescovile dalle ore 9.30 alle 12.30.
Programma:
Martedì 8 novembre 2016 – “Origini e sviluppo del culto al Sacro Cuore di Gesù”
Martedì 15 novembre 2016 – “Il sacerdozio comune dei fedeli e i membri dell'AdP”
Martedì 22 novembre “La Chiesa corpo mistico di Cristo e l'AdP cuore della Chiesa”.
 
3. S. Maria di Cana, accoglienza e sostegno per le persone separate o divorziate non risposate né conviventi
Domenica 6 novembre incontro nei locali della Parrocchia S. Francesco di Sales, via Notarbartolo 52, dalle ore 17.30 alle 19.15. L’accesso ai locali nel seminterrato è sul retro della Chiesa. All’incontro possono partecipare anche i familiari delle persone separate e chiunque vuole essere di sostegno alle famiglie ferite dalla separazione dei coniugi.
Per informazioni tel. 328/5330997 – 091/345744.
 
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. Inaugurazione Anno Accademico 2016/2017 Facoltà teologica di Sicilia
Mercoledì 9 Novembre 2016 si svolgerà la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2016/2017 della Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”.
Programma:
Ore 15.45 – Chiesa di S. Maria in Monte Oliveto – Seminario Arcivescovile Celebrazione Eucaristica, presieduta da mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo e Gran Cancelliere della Facoltà Teologica di Sicilia;
Ore 17 – Aula Magna – Facoltà Teologica di Sicilia – Saluto del Preside Prof. Don Francesco Lomanto. Prolusione Mons. Pier Angelo Sequeri, Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia su “Il grembo famigliare dell’amore Famiglia e Chiesa in “Amoris Laetitia”.
Al termine della prolusione verranno consegnati i Diplomi di Grado accademico del 2016.
 
2. Convegno “La Chiesa della gioia al tempo di Papa Francesco”: analisi ed idee per una società migliore
Venerdì 4 novembre 2016, dalle ore 16.30 alle 20, presso l’Educandato Statale “Maria Adelaide di Palermo, in corso Calatafimi 86, si svolgerà il convegno: “La Chiesa della gioia al tempo di Papa Francesco”, promosso dalla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali. Nel corso dell’incontro si rifletterà sui temi della fragilità, dell’inclusione sociale dei più poveri e della cittadinanza attiva, obiettivi in parte raggiunti ma che bisogna ancora  sviluppare e migliorare, al fine di creare una società dinamica e basata sulla collaborazione reciproca fra cittadini.
Questa giornata, organizzata dalla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo, il Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo, L’Istituto Maria Adelaide e molti altri Enti, ha come obiettivo principale l’attuazione pratica dei principi dell’Esortazione Apostolica indicati da Papa Francesco, quali la corresponsabilità, il dialogo con gli uomini e le donne, la comunione e la collaborazione.
Sarà presentato inoltre, il Musical “Nasci, cresci e vivi”, una rappresentazione unica che sarà presentata a Palermo al teatro Savio dal 12 al 16 novembre. Lo spettacolo è  ideato dai ragazzi dell’Associazione di Brancaccio “Quelli della Rosa Gialla”, fondata sui principi di umiltà e cristianità di don Pino Puglisi.
Il convegno sarà introdotto dalla prof. Angela Randazzo, Dirigente scolastico dell’Educandato Statale Maria Adelaide e dal dr. De Luca, segretario della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, che presenterà l’Evento. Mons. Raffaele Mangano tratterà il tema “La dimensione sociale dell’Evangelizzazione”, seguito dalla prof.ssa Piccione che parlerà della “Comunicazione di diagnosi di patologie con deficit senso-motorio e la presa in carico”. Seguiranno: il prof. Pagano che tratterà “L’inserimento a scuola dei bambini con disagio. Limiti e opportunità del sistema scolastico italiano”, il dr. Capitano con “Le origini e le ricadute sociali dei disagio”, don Maurizio Francoforte con “Parrocchia ed inclusione sociale”, don Volpe che tratterà “Il lungo viaggio dei “diversi” verso l’ignoto. Sicilia: porta di speranza” e infine il dr. Sicari che parlerà del Musical e delle sue  finalità educative.
Dopo il coffee break, sarà proiettato il trailer del Musical “Nasci, cresci e vivi”, che è sostenuto dalla Fondazione con il SUD e che si inserisce nell’ambito del programma Colors. Questo Musical si propone di indirizzare il pubblico verso la ricerca della felicità in modo del tutto nuovo, attraverso nuove prospettive e con una nuova sensibilità, al fine di promuovere l’inclusione sociale dei soggetti con deficit sensoriale della vista.
 
3. Sul Tgweb la Dedicazione dell’altare della Chiesa del Santissimo Crocifisso di Belmonte
A Belmonte la Dedicazione dell’altare della Chiesa del Santissimo Crocifisso, inaugurata la nuova cucina per i poveri nel quartiere Capo, Papa Francesco e i migranti nel racconto di mons. Dario Viganò. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sul sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.
Guarda il Tgweb
 
L’OPINIONE DI… Sergio Natoli*
Appartenenza etnica ed appartenenza cristiana
Ho avuto l'opportunità di vivere in mezzo agli italiani emigrati all'estero in Germania, Stati Uniti d'America ed Australia ed ho toccato con mano la forza dell'appartenenza etnica. Essa è capace di mantenere la lingua madre, anche se la terminologia è ferma al periodo in cui è stata vissuta la migrazione; di mantenere le tradizioni culturali del proprio Paese a ed in particolare della propria regione o città; e di mantenere anche la religiosità che si esprime primariamente nella “religiosità popolare”.
Così a dispetto della distanza geografica e temporale, riti religiosi feste popolari, tradizioni culturali, si ripetono regolarmente nella nuova patria mantenendo riti e forme religiose che si celebrano di anno in anno e si tramandano da una generazione all'altra.
L'identità religiosa costruitasi nel corso dei secoli nella patria di partenza ed espressa attraverso delle forme culturali, la si trova immutabile nella nuova patria. L'avvenimento religioso, allora, è anche espressione dell'identità culturale.
Così a Fremantle, in Australia, l'8 settembre si celebra una grande festa in onore della Madonna del Tindari e di quella venerata a Capo D'Orlando (ME) in Sicilia. Anche in Germania, in Canada, in Brasile ed in altri Paesi, gli italiani hanno esportato diverse feste religiose che sono espressione della fede e della cultura delle loro differenti regioni d’origine.
La mobilità delle persone non è una realtà asettica. Le persone, nei loro bagagli portano le proprie culture, le usanze, i cibi ed anche le forme religiose così come le hanno apprese e vissute nei loro Paesi.
I Mauriziani, che nella loro isola venerano il Beato padre Laval, hanno portato con loro anche in Italia questo loro amore per questo missionario che, portando il Vangelo in quel l'isola, ha contribuito alla eliminazione della schiavitù.
Gli indù fanno le processioni alle loro divinità con riti ed usanze del loro paese. Così nel centro di Palermo è possibile imbattersi in una loro processione.
I peruviani hanno portato con loro la devozione al Señor de Los Milagros, quelli dell’Equador la devozione alla Madonna del Cisne, i Tamil l'amore alla Madonna di Madu, i Filippini alla madonna delle filippine.
Nella città in cui vivo c'è un pullulare di forme religiose espressione di altre culture: dal tempio cinese a quello buddista ed hindu, dalle aggregazioni che si identificano con il cristianesimo fino alle sale del regno dei testimoni di Geova dove si parla e predica in lingua twi del Ghana o nella lingua tamil dello Sri Lanka.
Il cammino cristiano è fortemente impegnativo, specialmente nella condizione migratoria. Lavorare il 20% in più per compensare i bassi salari a cui sono costretti i migranti e quelli delle fasce più deboli, non facilita la pratica religiosa. Così il bisogno di lavorare viene sempre prima della partecipazione alla vita della comunità cristiana.
Il ritrovarsi delle comunità etniche nelle diverse circostanze dell'anno liturgico, si rivela un momento importante per rinforzare i legami etnici e per collocarsi nel nuovo orizzonte sociale, offrendo anche una loro visibilità alla città. In queste circostanze, anche per i cristiani prevale la partecipazione ai riti religiosi organizzati per e dalle comunità etniche, anziché la partecipazione alla S. Messa o ad altre attività religiose unitarie proposte dalla chiesa particolare.
È molto bello partecipare alle liturgie delle differenti comunità etniche che si svolgono nelle loro lingue. Per un italiano che non conosce la loro lingua, è vivere un'immersione in un altro mondo. La liturgia è espressione di una cultura, i canti, i segni usati, i bellissimi vestiti della festa, i profumi…ti fanno dire: che bello. L'italiano che si trovi in una simile celebrazione, va via con un senso di pace e di mistero per la qualità della preghiera ma anche per essersi sentito immerso in clima di “mistero” anche per l’impossibilità e l’incapacità di capire quanto avviene. Ciò risulta molto più marcato per le culture che sono totalmente diverse da quella italiana, come quella Tamil, Ghanese, Cingalese. È relativamente più facile quando ci si trova con i filippini o i polacchi.
Ritengo molto importante che le radici culturali e religiose di ogni gruppo etnico debbano essere custodite e conservate. Ma ritengo importante superare l'inevitabile isolamento etnico che esso può produrre se non si costruisce un “dinamismo dell'incontro” che permette di costruire l'unico popolo di Dio, l'unica Chiesa di Gesù Cristo, l’unica comunità degli uomini che superi e colmi le distanze tra le diverse “isole” dell’arcipelago umano formato dalle differenti comunità etniche.
Tutti i migranti che vivono nel medesimo territorio, e noi insieme a loro, siamo interpellati, in questo mondo interconnesso, a camminare con due gambe: una è quella dell'appartenenza etnica e l'altra quella della nuova cultura nella quale il migrante ha scelto di vivere.
L'accoglienza vicendevole delle diversità, specialmente tra i cristiani, è una ricchezza che fa vivere a tutti ed a ciascuno la “cattolicità” e permette a tutti di essere un segno profetico di unità nella comunità degli uomini. Non ha forse detto Gesù che saremo riconosciuti come suoi discepoli se avremo amore gli uni per gli altri?
* Ufficio diocesano Migrantes