Conferenza sulle tematiche del “Gender”

La Scuola Teologica di Base, insieme all’Associazione socioculturale “KK onlus” ha organizzato un incontro conferenza sulle tematiche del “Gender” che si svolgerà martedì 8 marzo 2016 nell’Aula Magna della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” (Via Vittorio Emanuele, 463), dalle ore 15.30 alle 18.30.
Interverranno il prof. Pietro Cognato, Docente di Teologia Morale e Bioetica “Denuncia, rinuncia o annuncio? Per un metodo etico-teologico a partire dal caso gender” e prof. Nello Dell’Agli, Docente di Psicologia “Uomo e donna ai tempi del gender. Analisi psicologica”. Moderatore prof. Salvatore Priola, Direttore della Scuola Teologica di Base. All’incontro è stato invitato l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice.
L’iniziativa – aperta a tutti – nasce dall’esigenza di chiarire – dal punto di vista cristiano, umano e antropologico – gli aspetti relativi all’identità maschile e femminile. A tal proposito risultano chiare le parole di Papa Francesco: “La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo. Per esempio, io mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Sì, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione, l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, lo è per tutti, non solo per i credenti. Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta” (Udienza generale, 15 aprile 2015).