Celebrazioni online per garantire ai fedeli la preghiera in questo periodo di emergenza in cui le chiese sono chiuse. In quasi tutte le parrocchie i presbiteri, accogliendo l’invito dell’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice utilizzano i mezzi della comunicazione sociale per diffondere la preghiera del Santo Rosario, la Via Crucis e le celebrazioni Eucaristiche. Lo stesso Arcivescovo, venerdì alle ore 19 presiederà il Pio esercizio della Via Crucis e domenica alle ore 10.30 celebrerà l’Eucaristia. Entrambe le celebrazioni saranno diffuse sul canale Facebook dell’Arcidiocesi di Palermo.
“Anche io come voi, carissimi fratelli e sorelle, figlie e figli amati, ho scelto di rimanere a casa – afferma l’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice – lì dove ogni giorno vivo con una piccola fraternità, in un clima ordinario e familiare condividendo in semplicità e letizia la mensa del pane quotidiano, della Parola di Dio e dell’Eucaristia.
Ho pensato fosse opportuno unirmi a voi in preghiera ‒ da questa cappella che ordinariamente ci fa ritrovare personalmente e comunitariamente alla Presenza del Signore ‒ considerato che oggi abbiamo questi provvidenziali strumenti – se utilizzati con sapienza e prudenza – che ci permettono di poter comunicare vincendo le distanze geografiche e territoriali, e gli isolamenti e le limitazioni governative imposte a tutela della salute di tutti a causa dell’ormai tristemente noto “coronavirus”, del Covid-19.
Ci potremo così ritrovare ancora in questo tempo di Quaresima il venerdì per la Via Crucis, alle ore 19.00, e la Domenica per l’Eucaristia, alle 10.30.
Avrete perciò l’opportunità di sentire ancor più vicina la presenza e la preghiera del vostro Vescovo, la sua cura e il suo sostegno, come primo propagatore di speranza in quanto araldo del Vangelo, testimone della Pasqua di Cristo nella chiesa e nel mondo.
Oggi, in questo duro e arduo momento di dubbio, di incertezza e di dolore ho scelto per commentare la Via crucis di usare il componimento in versi di Mario Luzi scritto su invito di Papa Giovanni Paolo II per il Venerdì Santo del 1999.
È un Gesù che confida al Padre tutta la sua angoscia di uomo dei dolori che ben conosce il patire, e le domande che assillano la sua coscienza umana e divina.
È un Gesù che ci sa comprendere e che fa sue le nostre inquietudini, le presenta al Padre con noi e per noi, le apre alla certa speranza, alla vittoria pasquale sul male, sul peccato e sulla morte”.