In un saggio, Andrea Camilleri individua una delle cause della corruzione in Sicilia nella Bolla di componenda, «un incredibile tariffario, emesso ufficialmente dal clero con le percentuali da pagare alla Chiesa per i reati commessi». Ma è questa la verità? Perché l’accusa nasce all’indomani dell’unificazione italiana da parte di una borghesia, che vuole celebrare la sua conquistata egemonia? Don Francesco Michele Stabile, sulla base di documenti e di argomentazioni logiche, ritiene che questa volta la fantasia del romanziere abbia fuorviato la penna dello storico e lo abbia indotto, suo malgrado, a una prestazione da “cattivo maestro”.
Venerdì 3 luglio 2020, alle ore 17.30 a palazzo Butera di Bagheria sarà presentato il libro di don Francesco Stabile. Parteciperanno Domenico Aiello, Augusto Cavadi, Antonino Morreale e Maurizio Padovano.