In occasione della Solennità dell’Ascensione del Signore, l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice, ha partecipato al culto presso il Tempio valdese di via dello Spezio a Palermo. Lo storico incontro segue l’altro con la Chiesa Anglicana dello scorso 10 aprile. “Oggi la gioia è duplice – ha detto mons. Lorefice – perché nel giorno dell’Ascensione ascoltiamo insieme ai fratelli della Chiesa valdese e Metodista la Parola del Signore da cui tutti dobbiamo pendere e poi la gioia che ci incontriamo insieme per fare esperienza del Signore. Non dimentichiamo che oggi si parla di undici, ma il collegio è fatto da dodici e quindi è chiaro che il dono dello Spirito è di compiere e dare unità, pertanto non possiamo disattendere nulla e non possiamo perdere tempo anche perché i cristiani debbono tronare ad essere sempre di più nel mondo un segno di unità. Il valore di questo incontro è condividere il dono dell’amicizia. E’ chiaro che la realtà è più grande dell’idea e quindi la realtà è questa che noi dobbiamo incontrarci e volerci bene”. Per l’occasione mons. Lorefice ha predicato la Parola insieme al pastore Peter Ciaccio.
Hanno partecipato al culto anche il presidente del segretariato attività ecumeniche Bruno Di Maio e il direttore dell’Ufficio Pastorale per l’Ecumenismo e per il Dialogo Interreligioso don Pietro Magro il quale ha affermato: “Per la prima volta nella storia della testimonianza protestante nella città di Palermo un Arcivescovo Cattolico ha partecipato e predicato durante il culto delle Chiese Valdesi e Metodiste” e i rappresentanti delle Chiese Valdese e Metodista della Noce con la presidente Luana Maiorana, il presidente Francesco Scuderi e per la Chiesa Metodista di Palermo, il presidente Bruno Toscano e il pastore TimTen Clay che ha presieduto la liturgia. Presente tra i fedeli anche il sindaco Leoluca Orlando.
“E’ stato un momento di fraternità che mostra i frutti di un lavoro ecumenico che dura da decenni – ha affermato Peter Ciaccio – a cui noi diamo un significato molto speciale, ma in realtà si tratta di un avvenimento assolutamente normale. Quello che è incredibile di un fatto normale dei cristiani che si vengono a trovare reciprocamente è che diventi un fatto straordinario. Questa è una città che ha bisogno dei cristiani che parlano insieme, che non sono divisi e portano un messaggio di speranza alle persone sofferenti è questo il ruolo delle chiese cristiane”.
Al termine della liturgia Luana Maiorana ha fatto omaggio all’Arcivescovo di una croce ugonotta proveniente dalle valle piemontesi.