“Occorre accompagnare le coscienze e accettare di fare tutto il possibile nei confronti di coloro che non vivono da perfetti evitando di cercare facili eccezioni”. Lo ha detto il moralista padre Sebastiano Majorano della Congregazione del Santissimo Redentore il quale ha relazionato in occasione del consueto incontro di formazione svoltosi martedì scorso nella casa diocesana di Baida per la presentazione dell’esortazione apostolica “Amoris laetitiae”.
Alla riunione hanno partecipato numerosi presbiteri, diaconi e religiosi i quali hanno dimostrato grande interesse pastorale per l’argomento trattato. Ad illustrare i contenuti del documento del Santo Padre Francesco anche il pastoralista don Carmelo Torcivia il quale ha fatto emergere una serie di suggestioni soprattutto per quanto concerne i contenuti legati ai separati divorziati.
Durante la presentazione sono emerse diverse problematiche pastorali e l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ha manifestato l’intenzione di volere costituire una commissione paritetica diocesana formata da presbiteri e laici per un discernimento comune, allo scopo di studiare le modalità e stabilire i criteri di applicazione in una prospettiva pastorale.
“I presbiteri non sono monadi, ma franchi annunciatori del Vangelo e solerti accompagnatori – ha affermato l’arcivescovo – il loro compito è quello di camminare insieme in una prospettiva di sinodalitá con parresia e solerzia evangelica”.
Alla riunione hanno partecipato numerosi presbiteri, diaconi e religiosi i quali hanno dimostrato grande interesse pastorale per l’argomento trattato. Ad illustrare i contenuti del documento del Santo Padre Francesco anche il pastoralista don Carmelo Torcivia il quale ha fatto emergere una serie di suggestioni soprattutto per quanto concerne i contenuti legati ai separati divorziati.
Durante la presentazione sono emerse diverse problematiche pastorali e l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ha manifestato l’intenzione di volere costituire una commissione paritetica diocesana formata da presbiteri e laici per un discernimento comune, allo scopo di studiare le modalità e stabilire i criteri di applicazione in una prospettiva pastorale.
“I presbiteri non sono monadi, ma franchi annunciatori del Vangelo e solerti accompagnatori – ha affermato l’arcivescovo – il loro compito è quello di camminare insieme in una prospettiva di sinodalitá con parresia e solerzia evangelica”.