12 luglio 2024 CS --56/24

400° Festino in onore di Santa Rosalia Patrona di Palermo Eucaristia per la Casa Comunale nel Festino del Giubileo Rosaliano

Oratorio dei Crociferi, 12 luglio 2024 Omelia Mons. Corrado Lorefice Arcivescovo di Palermo

Signor Sindaco, Gentili Servitori delle Istituzioni cittadine e di tutte le Istituzioni civili e militari qui rappresentate, Cittadini tutti, Sorelle e Fratelli in Cristo,

il profeta Osea dinanzi all’infedeltà idolatrica e alla perversione di Israele pronuncia questo oracolo: “«Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro. Sarò come rugiada per Israele; fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell’olivo e la fragranza del Libano. Ritorneranno a sedersi alla mia ombra» (Os 14,5-8). Rosalia è fiorita e fiorisce, qui a Palermo, come un giglio profumato e come una rosa fulgida, perché è stata pervasa dall’amore di Dio. Dio trasfigura la vita di noi umani, di noi creature! Rosalia siamo noi! A maggior ragione se siamo stati rigenerati dalle acque battesimali, se portiamo nel nostro DNA umano il DNA divino di Cristo Gesù.

Nel Suo messaggio alla Chiesa di Palermo in occasione dell’Anno Giubilare Rosaliano, Papa Francesco ha voluto mettere al centro del suo discorso proprio il ‘motto’ della Santuzza trovato nella spelonca della Quisquina: «Ego Rosalia Sinibaldi quisquinae et rosarum domini filia amore Domini mei Iesu Christi in hoc antro habitari decrevi». “Amore Domini mei Iesu Christi”, ovvero ‘per amore del mio Dio’. «È il motivo che Santa Rosalia adduce consegnando la propria esistenza e abbandonando la ricchezza del mondo», dice il Papa. Amare significa consegnarsi. Uscire da sé stessi in un esodo imprevisto e incredibile, che ci proietta al di là di noi e ci fa credere nella vita, nel suo durare, nella sua forza, al di là dei confini della nostra personale esistenza e del nostro immediato essere alla vita. Rosalia si è consegnata, decidendo «nel suo cuore di fare spazio all’amore per donarlo agli altri, per sacrificarlo a favore del fratello, per condividerlo con quanti non lo hanno sperimentato a causa delle “pesti” che affliggono l’umanità».

Vorrei che raccogliessimo stamattina l’invito di Papa Francesco e che lo sentissimo rivolto a tutti noi. Siamo di fronte a una scelta epocale. Il Giubileo di Rosalia ce la mette davanti. I giorni che verranno potranno essere giorni di grazia, in cui fasciare le piaghe dei cuori spezzati, proclamare la libertà degli schiavi, consolare tutti gli afflitti (cfr Is 61,1) annunziare la gioia dell’alba di un mondo nuovo. Per farlo però dobbiamo avere il coraggio di abitare nella notte e di stare accanto alla sentinella di Isaia, chiedendole incessantemente, tutti insieme: «Sentinella, quanto resta della notte?» (cfr Is 21,11). Rosalia è la sentinella della nostra Palermo. Dobbiamo ripetere all’infinito la nostra domanda e quella che sale dalla Città, affiancando i disperati, i senza luce, tutti coloro che in carcere o sulle nostre strade sempre più insicure e accidentate gridano senza voce il loro desiderio di vita, di riscatto e di liberazione; gli scoraggiati e gli abbandonati nelle nostre case, negli ospedali e nelle case di riposo per anziani; ascoltando il lamento che sale dai vicoli e dalle piazze del centro storico segnati da violenza, furti e aggressioni, dallo spaccio a viso aperto delle nuove devastanti droghe che travolgono i nostri giovani. Dobbiamo levare noi la nostra voce, per tutti i dimenticati, per quelli che restano all’ombra del dolore: nella nostra Palermo bella, tormentata e tormentosa. Nella nostra Palermo che si appresta a fare memoria di un suo illustre cittadino, il giudice Paolo Borsellino e degli uomini e donne della sua scorta barbaramente uccisi  dalla mafia, strage che attende ancora, non senza connivenze, silenzi e depistaggi, verità e giustizia. Rosalia ci annuncia oggi che la parola in cui è racchiusa la speranza non è l’odio ma l’amore, l’unica vera forza trasformante la convivenza umana.  I tanti martiri della giustizia e della fede della nostra città ce lo confermano. Il 20 giugno 1992 Paolo Borsellino facendo memoria del suo fraterno amico Giovanni trucidato insieme alla scorta a Capaci disse: «Perché non si è turbato; perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? PER AMORE!». Chi ama Dio ama la città. Spera per e con la Città. Questi hanno contribuito alla liberazione e alla trasfigurazione di Palermo amandola perdutamente: amore urbis meae. Amministratori di questa nostra Città il Giubileo Rosaliano vi chiede, vi ordina di amare questa città! Chiede e ordina a tutti noi di amarla, con tutto il nostro essere, il nostro cuore, le nostre forze. Dimentichi di noi stessi, senza la ben minima  ombra di un interesse personale o di parte. Disinteressatamente. Solo per amore.

La lettera autografa che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mi ha voluto amabilmente indirizzare proprio ieri, suggerisce a chiare lettere questa prospettiva: “Non mi è possibile essere presente perché, come le ho detto, in quei giorni sarò in Brasile per una visita di Stato ma, come appartenente alla Diocesi che le è affidata, desidero esprimere la mia vicinanza a un evento così importante, nel corso del quale è la Città di Palermo ricorda la Santa che, insieme a San Benedetto il Moro, ne è patrona. Come Sua Santità Francesco ha ricordato, Santa Rosalia è donna di speranza, che ha operato una scelta controcorrente. Una scelta – vorrei aggiungere –  quasi di scandalo per i criteri della società in cui Santa Rosalia viveva e ancor più per quelli della società di oggi. Speranza e scelte coraggiose, fuori dalle convenienze: sono gli elementi di cui avvertiamo, con sempre maggiore urgenza,  grande bisogno, nella speranza che le celebrazioni del Festino inducano a praticarle”.

Rosalia ha vegliato e veglia su questa Città, ma veglierà anche su come saremo autenticamente capaci di praticare “scelte coraggiose, fuori dalle convenienze” per dare gambe alla speranza di quanti la abitano come Casa Comune.

Perseveriamo nell’amore, perché Palermo ha bisogno di chi la ami con i fatti e non solo a parole. S. Rosalia, prega e veglia su questa tua Città.

 

Programma sabato 12 luglio

 

Il programma religioso (10-15 luglio 2024) del 400° Festino in onore di Santa Rosalia è costantemente aggiornato attraverso il sito dell’Arcidiocesi chiesadipalermo.it e il sito quartocentenariorosalia.chiesadipalermo.it. Video e photogallery sono presenti anche sui profili Facebook Arcidiocesi di Palermo, Radio Spazio Noi e Cattedrale di Palermo.

 

  • Ore 7.30 Messa.
  • Ore 17.30 Rosario e Litanie di Santa Rosalia.
  • Ore 18.00 Messa presieduta da S. E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, con la presenza della reliquia del velo di Sant’Agata. Alla celebrazione è invitata a partecipare la Vita Consacrata presente in Diocesi. Anima la celebrazione il coro S. Sebastiano della Polizia Municipale, diretto dal M° Serafina Sandovalli.
  • Ore 21.00 Adorazione Eucaristica in Cattedrale animata dal Seminario Arcivescovile con la partecipazione dei Gruppi, Movimenti e Associazioni Laicali della Città. Presiede il Rettore del Seminario Don Antonio Mancuso.

 

La Cattedrale rimane aperta per la venerazione personale delle reliquie di S.  Rosalia sino alle ore 23.00.

 

L’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali-Ufficio Stampa, Radio Spazio Noi e l’Ufficio diocesano per i Servizi informatici garantiranno la realizzazione delle dirette in streaming (canale YouTube Arcidiocesi di Palermo, sito www.chiesadipalermo.it e pagine FB Arcidiocesi di Palermo, Radio Spazio Noi, Cattedrale di Palermo e Santa Rosalia di Palermo) dei seguenti appuntamenti:

 

  • Venerdì 12 luglio, ore 18.00: Messa presieduta da S.E. Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa.
  • Sabato 13 luglio, ore 18.00: Messa presieduta da S.E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania.
  • Domenica 14 luglio, ore 19.00: Solenni Vespri Pontificali presieduti da S.E. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo.
  • Lunedì 15 luglio, ore 11.00: Solenne S. Messa Pontificale presieduta da Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità*.
  • Lunedì 15 luglio, ore 17.30: Messa presieduta dal Ciantro del Capitolo della Cattedrale, Mons. Gino Lo Galbo.
  • Lunedì 15 luglio ore 19.00: Solenne Processione cittadina dell’Urna contenente le sacre reliquie di Santa Rosalia.

 

Sarà possibile utilizzare le immagini delle dirette in streaming dal canale YouTube dell’Arcidiocesi previa richiesta all’indirizzo ufficiostampa@chiesadipalermo.it specificando quale evento si desidera coprire.

*La solenne S. Messa Pontificale del 15 luglio presieduta dal Card. Pietro Parolin sarà trasmessa in diretta da Tv2000 (ch. 28 DGT): per l’utilizzo delle immagini (realizzate da service esterno all’Arcidiocesi) sarà opportuno contattare la Direzione di Tv2000.

 

RADIO SPAZIO NOI

 

La redazione e i tecnici di Radio Spazio Noi-In Blu, emittente radiofonica dell’Arcidiocesi che nell’arco degli ultimi mesi ha proposto numerosi itinerari in preparazione di questa edizione del Festino in onore di S. Rosalia Patrona di Palermo, offriranno un ulteriore servizio trasmettendo sulle frequenze in FM 88.0 – 106.3 i seguenti appuntamenti:

 

  • Da lunedì 1 luglio a lunedì 15 luglio, ore 10.00-12.00 e 18.00-20.00: “Radio Festino”, interviste, itinerari, dietro le quinte, voci, ospiti, racconti, tradizioni popolari per approfondire culto e devozione di Santa Rosalia. Da lunedì 8 luglio “Radio Festino” 18.00 – 20.00 andrà in diretta dal Sagrato della Cattedrale.

 

  • Domenica 14 luglio, ore 19.00: Solenni Vespri Pontificali presieduti da S.E. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo.

 

  • Lunedì 15 luglio, ore 11.00: Solenne S. Messa Pontificale presieduta da Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità.

 

 

L’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali-Ufficio Stampa sarà a disposizione dei colleghi ai seguenti recapiti: 091.6093893, ufficiostampa@chiesadipalermo.it.