“La Chiesa deve avere la gioia di annunciare il Vangelo con audacia”

IN QUESTO NUMERO

IN PRIMO PIANO

  • Lorefice: “La Chiesa deve avere la gioia di annunciare il Vangelo con audacia”

NOTIZIE DIOCESIPA

  • In Cattedrale incontro dell’Arcivescovo con i fidanzati

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

  • Corso animatori Apostolato della Preghiera
  • Inaugurazione anno sportivo Centro sportivo italiano
  • Corso di formazione per operatori sanitari
  • Giornata del dialogo cristiano islamico 2019
  • Triduo a Sant’Elisabetta d’Ungheria

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

  • Parrocchie allo stadio “Renzo Barbera” gratis per sostenere la squadra rosanero
  • Cammino di Discernimento vocazionale
  • Sul Tgweb La settimana della Parola

I CHIAROSCURI di Giuseppe Savagnone

  • Un’intervista esplosiva

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IN PRIMO PIANO

1. Lorefice: “La Chiesa deve avere la gioia di annunciare il Vangelo con audacia”

“Il primo annuncio è il centro della vita della Chiesa e il secondo annuncio deve entrare dentro le traversate della vita dei fratelli, di chi non lo ha accolto bene o lo ha relegato nello scaffale della memoria perduta. Compito del cristiano è pertanto, presentare un Dio desiderabile e farlo sentire buono a tutti. La Chiesa oggi deve avere la gioia di annunciare il Vangelo e per questo occorre rivitalizzare il primo annuncio che necessita di vivificare le nostre vite personali e comunitarie. Se ci esponiamo al Vangelo, sempre più assomiglieremo al Signore Gesù”.

Lo ha detto l’arcivescovo, mons. Corrado Lorefice nella sua relazione in occasione della Settimana della Parola, dall’ascolto all’annuncio, svoltasi nella Parrocchia di Santa Caterina e che ha visto coinvolti presbiteri, diaconi, religiosi e laici.

L’evento è stato organizzato dall’Ufficio Missionario, dal Servizio annuncio, dall’Ufficio Vocazionale e dall’Ufficio pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Palermo.

La settimana della Parola si è aperta con la Lectio biblica sui brani del Sussidio “Venite e vedrete” dettata don Saverio Civilleri della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, quindi è stata la volta del Vescovo di Novara mons. Franco Giulio Brambilla che ha svolto una relazione su “Il primo annuncio nella vita della Chiesa: spunti di riflessione per le scelte pastorali”, don Domenico Messina della Pontificia Facoltà teologica di Sicilia ha parlato di primo annuncio nella celebrazione Eucaristica. La settimana si è conclusa con due momenti importati di formazione per i Ministri e la Liturgia della Parola nei vicariati.

 

NOTIZIE DIOCESIPA

1. In Cattedrale incontro dell’Arcivescovo con i fidanzati

L’Ufficio di pastorale familiare organizza, come di consueto, l’appuntamento mensile dell’Arcivescovo con i fidanzati che in questo periodo si preparano al Matrimonio. L’incontro si terrà il 15 novembre 2019, alle ore 21, nella Chiesa Cattedrale.

“Don Corrado Lorefice, ci invita come Chiesa di Palermo ad accompagnare e a prenderci cura delle nuove famiglie che si formano – dicono i direttori dell’ufficio, Antonella Lopapa e Giovanni Pillitteri, perché la loro unione sia fortificata dalla Grazia del Sacramento e accompagnata dalla comunità ecclesiale. L’incontro si concluderà con la benedizione delle coppie e la consegna di un segno in ricordo della serata vissuta insieme e infine con un momento di fraternità conviviale. Si invitano i parroci e gli operatori pastorali ad intervenire coi fidanzati per vivere tale comunione ecclesiale e, se è possibile, a partecipare portando dei dolcetti da condividere insieme”.

Gli accompagnatori dei percorsi sono pregati di comunicare la partecipazione all’incontro, indicando la parrocchia e il numero delle coppie previste, scegliendo uno dei seguenti contatti dei responsabili dell’ufficio (preferibilmente con l’invio di un messaggio whatsapp o una E-mail): Don Alerio Montalbano 338/3988321 – Antonella Lopapa 333/4511325 e Giovanni Pillitteri 333/4241685- E-mail: pastoralefamiliare@diocesipa.it

 

NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI

1. Corso animatori Apostolato della Preghiera

Il Direttore diocesano, P. Salvatore Fiumanò sdP, la Presidente diocesana Melina Lo Verde e il Consiglio diocesano della Rete Mondiale di Preghiera per il Papa – Apostolato della Preghiera, hanno organizzato come negli anni scorsi, un Corso di Formazione per Animatori che si svolgerà martedì 12 – 19 – 26 del mese di novembre 2019, dalle ore 9,30 alle ore 12. Gli incontri si terranno presso la chiesa parrocchiale Cuore Eucaristico di Gesù in corso Calatafimi, 327 a Palermo.

Il corso è aperto a tutti e intende coinvolgere anzitutto gli animatori dei Centri parrocchiali dell’Arcidiocesi e presenterà sulla scorta del tema annuale “La vocazione: il tuo essere per gli altri”, tre tematiche riguardanti rispettivamente: la vocazione e la missione del laico; la vocazione e la missione della persona consacrata, la vocazione e la missione del ministro ordinato.

 2. Inaugurazione anno sportivo Centro sportivo italiano

“Gioca e non solo con noi” è lo slogan dell’anno sportivo 2019/2020 del Centro sportivo italiano che verrà inaugurato domenica 10 novembre 2019, nei locali delle Parrocchia “Mater Ecclesiae”. Nel corso dell’incontro che avrà inizio alle ore 11.30 il presidente diocesano, del CSI Maurizio Polizzi che annovera oltre 12.000 iscritti, conferirà il mandato agli operatori sportivi che prenderanno parte ai campionati organizzati nel corso dell’anno pastorale, il Vangelo e il pallone. Al termine il consulente ecclesiastico, don Francesco Di Pasquale, presiederà una celebrazione Eucaristica.

 3. Corso di formazione per operatori sanitari

“La persona sofferente nel corpo, nella psiche, nello spirito: percorsi di diagnosi e cura” è il tema del corso di formazione, organizzato dall’Ufficio di Pastorale della salute dell’Arcidiocesi di Palermo, diretto dal dr. Angelo Vecchio. Il corso si svolgerà presso la Parrocchia “Mater ecclesiae”, di piazza San Marino, 2 nei pressi di viale Francia a Palermo, guidata da mons. Raffaele Mangano. Ai partecipanti sarà consegnato un attestato di partecipazione. In corso accreditamento ECM per gli Operatori  Sanitari. Contributo spese organizzative Euro 10.

Programma:

Sabato 16 novembre 2019

ore 8.30 – Registrazione partecipanti;

ore 9.00 – Presentazione della giornata: dr.ssa Paola Geraci;

ore 9.15 – Relazione del prof. Salvatore Corrao, medico internista su ”Medicina personalizzata o della persona”;

ore 10 – Relazione del dr. Antonio Francomano, medico psichiatra su “L’approccio alla persona con disagio nei setting di aiuto: riflessioni da alcune prospettive della psichiatria di comunità”;

ore 10.45 – Relazione di P. Giuseppe Ferro Garel, presbitero dei Ricostruttori nella Preghiera su “La sofferenza  spirituale e la preghiera”;

ore 11.30 – Relazione Fra Benigno Palilla, ofm. Presbitero Esorcista su “Le sofferenze delle vittime dell’azione straordinaria del diavolo”;

ore13  Pausa pranzo (possibilità in zona);

ore 15.30 – Interventi sulle relazioni ed esperienze a confronto;

ore 17.45 – Conclusioni;

ore 18 – Celebrazione Eucaristica.

Per informazioni ed iscrizioni: tel. 329/2094798 – 333/597329 – 336/548935 (ore serali).

 4. Giornata del dialogo cristiano islamico 2019

In occasione della Giornata del dialogo Cristiano – Islamico, che si terrà martedì 12 novembre 2019, alle ore 17.30 presso la Moschea di Tunisia a Palermo in piazza Gran Cancelliere, la Comunità Islamica e la Comunità Cristiana organizzano un incontro sul tema: “Fratellanza umana per la Pace mondiale e la convivenza comune”.

La ricorrenza dell’8° centenario dello storico incontro di Francesco d’Assisi con il sultano d’Egitto Al-Malik Al-Kamil offrirà a tutti un motivo in più per rivolgere un appello a diffondere e sostenere il valore della Pace, della tolleranza e dell’accoglienza.

L’evento è organizzato dall’Ufficio Pastorale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, diretto da don Piero Magro.

5. Triduo a Sant’Elisabetta d’Ungheria

Dal 14 al 16, al Convento di Santa Maria di Gesù di piazza Gancia Termini Imerese, si svolgerà il Triduo a Sant’Elisabetta d’Ungheria patrona dell’OFS. Alle ore 17.30 è prevista la celebrazione dei Vespri, ore 18 la celebrazione Eucaristica e domenica 17 novembre XXXIII del Tempo ordinario la festa alle ore 18 con la solenne celebrazione Eucaristica durante la quale ci sarà il rinnovo dei Consigli Evangelici dei fratelli e sorelle nell’OFS.

 

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

1. Parrocchie allo stadio “Renzo Barbera” gratis per sostenere la squadra rosanero

Domenica prossima 10 novembre 2019, 50 fedeli delle Parrocchie di Maria Santissima della Grazie, guidata da don Carlo Cianciabella e da don Francesco Di Maio e di San Luca, guidata da don Antonio Filippello, saranno sugli spalti dello stadio “Renzo Barbera” gratis, per assistere alla gara valevole per il campionato di calcio di serie D che la squadra rosanero disputerà contro il Savoia.

L’opportunità è possibile grazie ad un accordo tra il Palermo calcio e la Curia Arcivescovile. L’accordo prevede che ad ogni partita casalinga della squadra rosanero, 25 fedeli ciascuno di due Parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo, segnalati preventivamente dai parroci, possano essere ospiti del Palermo calcio. I parroci una settimana prima della gara casalinga del Palermo, dovranno inviare all’Ufficio stampa dell’Arcidiocesi, al diacono Pino Grasso, una lista di 25 persone che avranno accesso dello stadio “Renzo Barbera”.

2. Cammino di Discernimento vocazionale

L’Ordine Francescano Secolare della Fraternità Santa Maria Di Gesù di Termini Imerese, propone un Cammino di Discernimento vocazionale aperto a tutti sul tema: “Battezzati e inviati” è la per comprendere meglio il nostro tempo, le fragilità e l’esigenza di una fede più consapevole, e per conoscere San Francesco e la Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare. La celebrazione di apertura avrà luogo giovedì 14 novembre alle ore 18 al Convento Santa Maria di Gesù di piazza Gancia a Termini Imerese.

3. Sul Tgweb La settimana della Parola

Nella Parrocchia di Santa Caterina la Settimana della Parola momento di formazione, in seminario una ventina di seminaristi e quattro giovani al propedeutico iniziano il nuovo anno formativo, a Bagheria una mostra sulla vita di Santa Gianna Beretta Molla. Sono alcuni dei servizi che questa settimana, propone il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo, il magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, con la collaborazione dei Servizi informatici che viene postato il sabato sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e sul sito dell’Arcidiocesi.

Info: https://www.youtube.com/user/tgwebdiocesipa

 

I CHIAROSCURI di Giuseppe Savagnone

1. Un’intervista esplosiva

La recente intervista rilasciata dal card. Camillo Ruini al «Corriere della Sera» ha suscitato un vespaio di polemiche, soprattutto in quello che si soleva denominare “mondo cattolico”. Ed era del resto prevedibile.

Anche se adesso ha ottantotto anni ed è oramai da tempo “emerito”, Ruini ha ricoperto per ben sedici anni la carica di presidente della CEI (Conferenza dei Vescovi Italiani), conferendo la sua impronta decisiva alla vita ecclesiale del nostro Paese e al rapporto dei cattolici con i governi della Seconda Repubblica.

La sua presa di posizione nei confronti degli attuali scenari sia religiosi che politici non poteva non attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e dividerla in favorevoli e contrari.

La Chiesa divisa

Tanto più che il momento in cui questa presa di posizione è stata espressa si presenta particolarmente delicato. Per quanto riguarda l’ambito ecclesiale, la preparazione e poi la celebrazione del Sinodo per l’Amazzonia hanno visto raggiungere i punti massimi la tensione che da tempo, all’interno della Chiesa, contrappone i sostenitori di papa Francesco e i suoi oppositori.

Una contrapposizione che si riverbera anche nella sfera politica, perché i primi sono in generale contrarissimi alla linea della Lega e del suo leader Salvini sul tema dei migranti, mentre i secondi spesso la condividono e la appoggiano anche in termini elettorali.

 

Un nuovo partito dei cattolici?

Proprio nella logica di una alternativa alla Lega e agli altri partiti della destra, si è sempre più di frequente ipotizzata la nascita di una nuova forza politica, non confessionale, ma più conforme alle prospettive valoriali della tradizione cattolica.

Recentemente questa ipotesi ha cominciato a prendere corpo in una formazione, il cui manifesto, firmato dal noto economista cattolico Stefano Zamagni, è stato pubblicato in questi giorni.

Difesa di Salvini

È in questo contesto che il card. Ruini ha voluto fa sentire la sua voce. E l’ha fatto, come sempre, senza perifrasi, anche se con la fine diplomazia che lo distingue.

Di fronte alle forti riserve di molti cattolici nei confronti di Salvini, ha assunto invece una posizione di apertura verso il leader leghista: «Non condivido l’immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti».

Addirittura, a proposito del suo disinvolto sbandieramento di rosari e altri simboli religiosi durante i comizi – da alcuni vescovi e da molti fedeli considerato una strumentalizzazione sacrilega –, l’ex presidente della CEI si è spinto fino a ipotizzare che esso possa essere «una reazione al politicamente corretto, e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico».

Un richiamo generico

Quanto al tema dei migranti, Ruini si è limitato genericamente a osservare che «vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull’amore del prossimo; senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano».

Nessun cenno alle parole di disprezzo con cui abitualmente Salvini, contrapponendosi esplicitamente a papa Francesco, parla degli stranieri che bussano alla nostra porta e alla sua tesi, secondo cui il vangelo giustifica pienamente lo slogan «Prima gli italiani».

Non a caso l’intervista ha entusiasmato la Lega e i suoi alleati. Su «Libero», quotidiano vicino a queste forse politiche, campeggiava il titolo: «Salvini e il rosario: Ruini polverizza Bergoglio e sinistra». E lo stesso Salvini ha detto che le parole del cardinale lo hanno «colpito e commosso».

La liquidazione dell’ipotesi di un partito di cattolici

Per quel che riguarda la possibile nascita di un partito ispirato cristianamente, il cardinale ha tagliato corto: «Non è questo il tempo per dar vita a un partito dei cattolici. Mancano i presupposti: per il pluralismo molto accentuato all’interno della Chiesa stessa, e per la sua giusta ritrosia a coinvolgersi nella politica».

Critica al Sinodo

Quanto alle questioni ecclesiali, Ruini non ha nascosto il suo netto dissenso dalle richieste dei padri partecipanti al Sinodo per l’Amazzonia riguardo all’ordinazione di “viri probati” – uomini di provata saggezza ed esperienza cristiana – sposati: «A mio parere», ha detto, «si tratta di una scelta sbagliata. E spero e prego che il Papa, nella prossima Esortazione apostolica post-sinodale, non la confermi».

Inopportuna la presa di posizione a favore di un leader politico

Che dire di questa intervista? In un suo post l’ex presidente dell’Azione cattolica italiana Luigi Alici l’ha definita «inopportuna». Personalmente condivido il suo giudizio. Per diversi motivi.

Intanto, a prescindere dal merito, perché un pastore della Chiesa prende posizione nei confronti del leader di un partito. E per di più alla vigilia delle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna. Evidentemente il cardinale non condivide la «ritrosia della Chiesa a coinvolgersi nella politica»…

Qualcuno ha risposto a questa critica invocando il diritto del card. Ruini, come di chiunque altro, di esprimere pubblicamente la propria idea. Ma un vescovo, e a maggior ragione un cardinale, ha nel suo stesso ruolo di prestigio dei limiti che non deve superare. Che egli si pronunzi su questioni etiche o religiose è normale, anzi doveroso. Hanno torto coloro che accusano papa Francesco o qualche vescovo di intromettersi in politica quando rivendicano il diritto dei migranti di essere trattati da esseri umani.

Ma questo è molto diverso dal dare giudizi, positivi o negativi, su un uomo politico. Qui il discorso si sposta dal piano etico a quello partitico, su cui un pastore non può e non deve entrare, se non vuole indebitamente far pesare la sua autorità spirituale nelle questioni temporali, sulle quali non ha alcuna competenza specifica.

E se il card. Zuppi facesse lo stesso?

Immaginiamo che il card. Di Bologna, Zuppi, rilasci, in questo stesso periodo elettorale, un’intervista a «Repubblica» nella quale esprime fiducia e speranza nei confronti di Zingaretti, difendendo il Pd da alcune accuse che i suoi avversari gli rivolgono. Si può star certi che gli stessi che oggi difendono il diritto di Ruini di parlare protesterebbero a gran voce – e giustamente – per l’indebita intromissione in un dibattito che influisce immediatamente sul voto popolare.

Non tocca a un cardinale decidere del partito dei cattolici

La stessa riserva – sempre a prescindere dal merito – vale a mio avviso per liquidazione dell’ipotesi di un partito ispirato cristianamente. Non tocca alla gerarchia ecclesiastica, ma ai laici, stabilirne l’opportunità o meno.

Forse era giusto fare un cenno alle posizioni di Salvini…

Se poi si entra nella sostanza delle questioni, l’inopportunità della scelta di Ruini di “sdoganare” Salvini risalta ancora più chiaramente. Intanto perché il leader della Lega da tempo pretende di interpretare il Vangelo e di rappresentare i cattolici meglio dei loro vescovi. Su questo forse il cardinale avrebbe fato meglio a fare un cenno, per dire cosa ne pensa lui. Perché, se Salvini ha ragione, allora anche l’autorità di Ruini non vale nulla…

Così come un cenno avrebbe dovuto essere fatto, nell’intervista, alla convinzione del leader leghista che il messaggio cristiano dell’amore riguardi in modo assolutamente prioritario (di fatto, esclusivo) i membri della propria stirpe etnica. Qui non è questione di «maturità», ma di radicale falsificazione del contenuto del vangelo.

Per non riprodurre ciò che è accaduto al tempo di Ruini

Quanto al giudizio sull’eventualità di nuovo partito dei cattolici, va notato che Ruini nell’intervista rivendica con orgoglio il suo ruolo politico durante la Seconda Repubblica, quando i laici cattolici demandarono le loro scelte politiche alla gerarchia ecclesiastica (in pratica allo stesso Ruini), che, in nome della difesa dei “valori non negoziabili”, tacque sulla desertificazione etica e politica prodotta dall’ingresso della Lega nello scenario politico e dallo stile di Berlusconi. Che lo si condivida o no, il progetto di un nuovo partito che dia voce ai laici cattolici nasce in fondo dal tentativo di evitare che la stessa delega e la stessa tacita complicità si possano riprodurre nei confronti di Salvini.

Ruini non è il papa!

Infine, il cardinale nell’intervista esprime il suo dissenso rispetto alle conclusioni di un Sinodo a cui egli non ha partecipato, che ha radunato vescovi di tutto il mondo e che ha richiesto da parte loro un lungo sforzo di discernimento su problemi estremamente complessi.

Fermo restando il suo diritto di avere un’opinione personale sulle questioni ivi discusse, forse un pizzico di umiltà – o anche semplicemente di senso delle proporzioni – avrebbe potuto indurlo a non scendere in campo pubblicamente per contrapporsi a questa solenne assise e per interpellare Francesco chiedendogli di smentirla. Perfino il papa, pur non essendo vincolato in modo assoluto, deve avere un atteggiamento di ascolto verso i vescovi del mondo. E lui, Ruini, non è il papa. Sento il bisogno di aggiungere: per grazia di Dio.