I recenti episodi che hanno registrato l’impegno di alcuni commercianti palermitani che, senza esitazione, hanno denunciato richieste di pizzo ed episodi di estorsione, vengono salutati con favore dalla Chiesa di Palermo.
Quella di denunciare e di testimoniare l’impegno a lavorare nel rispetto della legge e delle norme condivise è una scelta che richiama le parole pronunciate dall’Arcivescovo di Palermo nel suo “discorso alla città” dello scorso 14 luglio, Festino di Santa Rosalia: “La crisi della pandemia crea i presupposti per un nuovo fiorire dell’economia mafiosa e dell’imprenditoria criminale che sguazza nel degrado e nel bisogno”.
Come inoltre sottolineato dagli Uffici dell’Arcidiocesi di Palermo (Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas Diocesana, Pastorale Giovanile, Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, Ufficio Beni culturali, Ufficio per gli Insegnanti di religione cattolica, Pastorale della Scuola, Pastorale del Tempo libero, turismo e sport, Pastorale della Famiglia, Centro diocesano Vocazioni, Ufficio Missionario), la scelta di testimoniare un costante impegno per la legalità si colloca senza dubbio nel solco dell’insegnamento e dell’esempio del Beato Pino Puglisi.