Ogni mattina alla “Cittadella del Povero e della Speranza” in via Decollati, nella chiesa “Casa di Preghiera per tutti i Popoli”, i missionari scandiscono la giornata con vari momenti di preghiera. Ogni giorno la “Casa di Preghiera” rimane aperta dalle 10 alle 11, affinché tutti i fratelli cristiani accolti possano pregare insieme e vi è anche un’area dedicata per la preghiera dei fratelli islamici.
Alla “Cittadella del Povero e della Speranza” in questi 13 giorni di quarantena dovuti al Coronavirus, circa 130 persone di diversi popoli (Africa, Asia, Europa) vivono insieme questa chiusura; ci sono stati alcuni momenti difficili superati grazie alla mitezza, al dialogo, alla riconciliazione, tutti doni della preghiera.
“La disperazione è grande da parte di chi, bloccato in missione in quarantena, non potendo lavorare – dicono i volontari – non può aiutare economicamente la famiglia in Africa e in Asia. Alcuni accolti sono persone con fragilità comportamentali e non comprendono queste restrizioni. L’altro giorno un accolto molto nervoso è stato accompagnato dall’ambulanza in ospedale nel reparto psichiatrico per essere ricoverato. Vi chiediamo tanta preghiera per sconfiggere il Coronavirus, vi chiediamo di inondare di preghiere il cielo, coadiuvati dai nostri Angeli Custodi”.