IN QUESTO NUMERO
IN PRIMO PIANO
- Le celebrazioni del 26° anniversario del martirio del Beato Pino Puglisi
NOTIZIE DIOCESIPA
- Inaugurazione Museo “Beato Martire Pino Puglisi”
- Pellegrinaggio al Santuario diocesano di Santa Rosalia
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
- Ad Altavilla i festeggiamenti in onore della Madonna della Milicia
- Nella Parrocchia Cuore Immacolato di Maria” a Misilmeri i 10 Comandamenti
- Nella Parrocchia del SS Salvatore di Termini Imerese i 10 Comandamenti
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
- A Cerda si festeggia la Madonna della Catena
- Il Tgweb torna a settembre
I CHIAROSCURI di Giuseppe Savagnone
- Il peggio della politica
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IN PRIMO PIANO
1. Le celebrazioni del 26° anniversario del martirio del Beato Pino Puglisi
Una serie di celebrazioni e momenti significativi sono stati organizzati dalla Parrocchia di San Gaetano – Maria Santissima del Divino Amore e dal Centro di accoglienza Padre Nostro, in occasione del 26° anniversario dell’uccisione del parroco palermitano, che culmineranno con la celebrazione in Cattedrale presieduta dall’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice, il 15 settembre, alle 18.
Si comincia il 3 settembre, alle 17.30, nell’aula consiliare del Comune di Godrano, dove Puglisi fu parroco, per la presentazione di un percorso spirituale naturalistico sulle orme del beato. Nei giorni 8, 15 e 22 settembre, alle 21, invece, nel Centro polivalente sportivo di via San Ciro 23, il Teatro Biondo e il Centro Padre Nostro organizzano le Domeniche del Biondaccio, con spettacoli con Salvo Piparo, Joshua Wahlen e Alessandro Seidita e Aida Satta Flores. Mercoledì 11 settembre, a piazzetta Puglisi (ex Anita Garibaldi), proprio accanto all’abitazione del sacerdote, alle 17, sarà svelata la lapide in memoria della venuta di papa Francesco e sarà inaugurata la mostra fotografica permanente “Sui suoi passi”. Alle 18, nella casa-museo del beato Puglisi, sarà proiettata la prima della fiction “The Smile of 3P”, a cura del Centro Padre Nostro e della Seven Comunication Production. Mentre di mattina si terrà il “Memorial 3P” con i ragazzi del carcere minorile di Caltanissetta.
Sabato 14 settembre, alle 9, un momento a Boccadifalco per i bambini del centro di accoglienza, un’esperienza di volo panoramico offerto dall’Aero Club e dall’Ordine Sacro Militare Costantiniano. Alle 21, la fiaccolata per le vie di Brancaccio, dalla parrocchia San Gaetano in via Brancaccio, fino alla piazzetta in cui il sacerdote venne assassinato dai killer di Cosa Nostra. Sia il 14 che il 15 settembre, per tutta la giornata, alla libreria Feltrinelli, sarà allestito il banco dei desideri, per raccogliere prodotti dedicati ai servizi alla prima infanzia. Lunedì 16 settembre, alle 10, nell’aula consiliare di via San Ciro 15, la convocazione straordinaria del consiglio della Seconda circoscrizione. Attesa anche la deposizione dei fiori sulla tomba di Puglisi, in Cattedrale, martedì 17 settembre alle 10. Il 18 settembre alle 16, alla Casa-museo, la presentazione del racconto a fumetti realizzato dai detenuti di Torre del Gallo di Pavia e alle 17 l’inaugurazione della fontana monumentale nella piazzetta.
Spazio anche per l’ambiente e il divertimento, il 20 settembre, con “La pizza del sorriso di 3P”, che prevede la pulizia di un tratto della costa sud, della piazzetta Puglisi e il laboratorio di preparazione della piazza al centro polivalente sportivo. Il 24 settembre, alle 10, una performance teatrale al carcere di Pagliarelli; il 21 ottobre, alle 16, all’oratorio Santissimo Salvatore di corso Vittorio Emanuele, la presentazione del libro “Padre Puglisi e Movimento Presenza del Vangelo” di Mario Agostino e il 26 ottobre, una giornata ricordo al Comune di Piraino nel Messinese.
NOTIZIE DIOCESIPA
1. Inaugurazione Museo “Beato Martire Pino Puglisi”
Al fine di dare lustro al servizio svolto dal Beato don Pino Puglisi, martire della mafia, che, da giovane parroco, ha guidato la comunità parrocchiale di Maria SS. Immacolata a Godrano dal 1970 al 1978, è stato istituito dall’Amministratore Parrocchiale, don Massimiliano Purpura, di concerto con i fedeli della parrocchia, un Museo a lui dedicato.
L’esposizione permanente è stata realizzata nei locali di proprietà del Comune di Godrano, attigui alla chiesa, e sarà inaugurato il prossimo 3 settembre alle ore 16.30, alla presenza dell’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice.
Il Museo oltre ad esporre i paramenti sacri indossati dal Beato e gli oggetti sacri e non, allo stesso appartenuti, presenta le fotografie attestanti la sua esperienza pastorale a Godrano. I locali sono arricchiti anche da una sala destinata a finalità didattiche, dove si potranno realizzare iniziative culturali, spirituali e formative di vario genere.
2. Pellegrinaggio al Santuario diocesano di Santa Rosalia
“Sul monte Pellegrino ascendi verso la città celeste” è lo slogan dell’Azione Cattolica in occasione del Pellegrinaggio al Santuario diocesano di Santa Rosalia del prossimo 3 settembre 2019. Il raduno è fissato per le ore 20, l’inizio del pellegrinaggio alle 20.30 e la celebrazione Eucaristica che sarà presieduta dall’Arcivescovo, mons. Corrado Lorefice alle 23.30.
NOTIZIE DALLE PARROCCHIE E DALLE ASSOCIAZIONI
1. Ad Altavilla i festeggiamenti in onore della Madonna della Milicia
A qualche giorno dall’inizio dei festeggiamenti in onore della Madonna della Milicia, sono già tanti i devoti che si recano a piedi scalzi, provenienti dai vari paesi del circondario per raggiungere il santuario diocesano e sciogliere un voto. Da Sciara un gruppo di persone ogni anno parte di buon mattino per andare a pregare la Madonna miracolosa. “Siamo un gruppo di amiche che facciamo il viaggio alla Madonna – dichiara Pina Sinagra – è una tradizione dei nostri antenati che portiamo avanti con grade fede e devozione”. Al Santuario i fedeli portano una candela, un ex voto, o più semplicemente vanno a pregare la Madonna per ottenere una grazia, oppure a confessarsi. Sono diversi infatti, i sacerdoti che offrono questo servizio ai fedeli, capeggiati dall’ex parroco della parrocchia dell’Immacolata di Bagheria, don Mariano Lo Coco che svolge questo servizio fin da quando è stato collocato in pensione. Ricco e variegato il programma delle celebrazioni religiose in onore della Madonna della Milicia, allestito dal parroco – rettore, don Salvatore Priola. “Ormai da quasi quattro secoli (il prossimo 2023) il Santuario della Madonna della Milicia è riconosciuto come luogo speciale – afferma don Salvatore Priola – nel quale Maria richiama, accoglie e si prende cura di coloro che suo Figlio Gesù gli ha affidato come figli, ai piedi della Croce. Chiunque sale al Santuario, con spirito di fede in Dio e filiale devozione a Maria, sperimenta la sua maternità, la sua tenerezza e il suo consiglio, in modo intimo e familiare. Al Santuario, casa di Maria, Ella aspetta tutti, soprattutto i più affaticati e oppressi, per sollevarli dalle solo miserie, per aiutarli a tornare a Dio con tutto il cuore e perché ci si riconosca fratelli e sorelle amate e redente dal sangue prezioso di Cristo, unico Salvatore del mondo”. Le celebrazioni inizieranno il 29 agosto, alle ore 17 con la benedizione del legname e il posizionamento del Carro trionfale nel luogo della costruzione. L’ottavario di preghiera prevede ogni giorno, fino al 5 settembre la celebrazione della santa Messa con omelia tenuta dal parroco – rettore del Santuario, segue il Santo Rosario per le vie del paese e il canto davanti all’icona della Madonna. Mercoledì 4 settembre alle ore 21.30 presso l’aula liturgica del Santuario si svolgerà il concerto dell’Orchestra Giovanile Mediterranea “Ensemble”. Venerdì 6 settembre, alle ore 5 è previsto il pellegrinaggio mattutino dalla Strada Statale 113 che si conclude con la santa Messa in Santuario, presieduta dall’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice. Alle ore 16 sarà celebrata una messa per gli ammalati con l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi. Alle ore 18.15 sul carro trionfale il santo Rosario animato dalla Confraternita Maria Santissima Lauretana e alle ore 19 la messa durante la quale gli sposi rinnoveranno le promesse matrimoniali e i fidanzati riceveranno la benedizione. Sabato 7 alle ore 11 la santa messa e l’omaggio floreale a Maria santissima da parte dei fanciulli. Alle ore 18 i primi vespri della Natività della Beata Vergine Maria presieduti dal Ciantro, mons. Salvatore Lo Monte, alla presenza dei Canonici del Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Palermo e alle 19 la messa animata dai giovani della Comunità. Domenica 8 settembre alle ore 11 la messa solenne con la partecipazione delle autorità, segue la condotta dei doni con la quale i fedeli sciolgono pubblicamente la promessa fatta alla Madonna e alle ore 18 la solenne processione, durante la quale l’Arcivescovo parlerà ai fedeli dal balcone del Municipio. Alle 22 al rientro della processione il canto dell’Akáthistos.
2. Nella Parrocchia Cuore Immacolato di Maria” a Misilmeri i 10 Comandamenti
Al via dal prossimo 13 settembre 2019, presso la parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” a Misilmeri, il secondo ciclo dell’esperienza di vita de “I 10 Comandamenti” che si concluderà a giugno 2020. Le lezioni vengono tenute dal parroco, don Fabio Zaffuto alle ore 21.
3. Nella Parrocchia del SS Salvatore a Termini Imerese i 10 Comandamenti
Dal prossimo 30 settembre 2019, nella Parrocchia del Santissimo Salvatore a Termini Imerese, guidata da don Leonardo Caputo, inizierà il corso annuale sui 10 Comandamenti, istruzioni per l’uso. Il corso si terrà tutti lunedì alle ore 21 e sarà tenuto dal parroco.
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
1. A Cerda si festeggia la Madonna della Catena
Grandi preparativi a Cerda per i festeggiamenti in onore della Madonna della Catena organizzati dal Comitato cittadino e dalla parrocchia dell’Immacolata, guidata dal parroco don Antonino Cannizzaro che dopo 15 anni di servizio andrà a guidare la parrocchia di Maria Santissima del Carmelo a Bolognetta. Le manifestazioni avranno il loro culmine con la solenne processione in programma domani, domenica 25 agosto. Ogni giorno alle ore 19.30 si pregherà la coroncina cantata nella chiesa di Maria Santissima della Catena in contrada Baiata e alle ore 20 la celebrazione della santa Messa. Dopo il successo di ieri con la serata folkloristica con i gruppo “I carrittieri” città di Cerda, questa sera alle ore 22 spettacolo con gli “Acustic live trio band” con Giorgio Saso, Giacomo Gattuccio ed Ezio La Rosa. Domani domenica 25 agosto, alle ore 7.45 avrà luogo il pellegrinaggio mariano dalla chiesa della Madonna della Catena fin verso la chiesa Madrice dove alle ore 8.30 sarà celebrata la santa messa. Alle re 915, il giro bandistico per le vie del paese della banda “Vincenzo Bellini” diretta dal maestro Santo Rizzo e alle 9.30 il pellegrinaggio mariano di ritorno dalla chiesa Madrice alla chiesa della Madonna della Balata. Alle ore 10.30 e alle ore 20 una messa verrà celebrata presso la chiesa campestre in contrada Balata. Alle ore 21 la solenne processione della Madonna della Catena nei dintorni della chiesa e la benedizione e apparizione “Du quadru”. Alle 22.30 appuntamento per i buongustai con la buona tavola. Dopo la benedizione dei pani con la salsiccia si darà il via alla degustazione del rinomato piatto cerdese. Quindi notte in musica con il gruppo Antonio Bellina e Cruciano Cicero, cantano Gianluca e Graziella. Al termine i tradizionali giochi pirotecnici e le premiazioni concluderanno le manifestazioni. Intanto da lunedì 26 agosto cambiano gli orari delle sante messe feriali e festive che a causa dell’inizio del restauro della chiesa Madrice che verrà chiusa al culto e i cui lavori si prevede che dureranno da sei a sette mesi, saranno celebrate nella chiesa Nuova. Da lunedì a sabato alle ore 18.30 il santo Rosario e alle ore 19 la santa messa. Domenica e festivi sante messe alle ore 8.30, 11, e 18.30 il santo Rosario
e alle ore 19 la santa messa. La Festa della Madonna dei Miracoli si svolgerà domenica 1 a sabato 7 settembre con il Rosario cantato alle 18.15 e la messa alle ore 19. Sabato 7 settembre nella santa messa delle ore 19, il parroco, don Antonino Cannizzaro darà il saluto alla comunità di Cerda dopo 13 anni di servizio e adesso andrà a guidare la parrocchia Maria SS. del Carmelo a Bolognetta. A Cerda verrà don Giorgio Scimeca. Il programma di domenica 8 settembre prevede la celebrazione di sante messe alle ore 8.30 – 11 – 18 durante le quali saranno benedette le mamme in attesa e le mamme che hanno già partorito quest’anno. Alle ore 19 seguirà la processione della Madonna dei Miracoli. Infine da domenica 8 settembre le messe serali feriali e festive saranno celebrate alle ore 18.
2. Il Tgweb torna a settembre
Dopo la pausa di agosto, il Tgweb dell’Arcidiocesi di Palermo ritornerà a settembre con nuovi servizi filmati e inchieste. Coloro che avessero perduto qualche trasmissione del magazine, ideato e realizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, potranno visionare le puntate precedenti collegandosi al seguente sito: https://www.youtube.com/user/tgwebdiocesipa
I CHIAROSCURI di Giuseppe Savagnone
1. Il peggio della politica
La pausa di riflessione accordata dal presidente Mattarella ai partiti riflette la condizione di confusione e di incertezza in cui la cosiddetta “Terza Repubblica”, annunciata con tanta speranza, ha precipitato il nostro Paese.
Che la politica sia il campo delle promesse non mantenute, delle alleanze tradite, delle rotture disinvoltamente superate, non è certo una novità. Ma francamente non ricordo una stagione in cui siano state così solenni le promesse poi rivelatesi vane, così ferme le dichiarazioni di fedeltà poi clamorosamente smentite, così aspre le contrapposizioni e le accuse reciproche, poi trasformate in alleanze.
Gioca molto, in questa estremizzazione, il passaggio dallo stile “politicamente corretto” della Prima Repubblica, che rivestiva anche le prese di posizione più dure di un linguaggio comunque sempre moderato, a quello molto più aggressivo e violento inaugurato dalla Seconda e reso ormai normale nella Terza.
Un passaggio favorito, peraltro, dal mezzo di comunicazione utilizzato, che prima erano le dichiarazioni fatte in sedi ufficiali e oggi è costituito da Twitter o da interviste rilasciate in spiaggia.
La nascita di un mostro
Da qui la difficoltà di creare alleanze tra i partiti nell’attuale crisi politica. In verità, già alla nascita del “governo del cambiamento” i critici avevano avuto buon gioco nel citare le feroci accuse scambiate in un recentissimo passato tra i due partiti che entravano a costituirlo.
Nasceva un mostro e ne era conferma l’impossibilità di fissare dei punti programmatici condivisi, con la conseguente necessità di ricorrere alla formula del “contratto”, in cui gli obiettivi rimanevano diversi e potenzialmente divergenti.
Di questa mostruosità il “governo del cambiamento” è stata l’espressione evidente, al punto da dare l’impressione che di governi ce ne fossero due – in disaccordo tra loro su quasi tutto, tranne che sulla volontà di continuare a restare al potere.
Anche qui, insulti, accuse durissime, attacchi rivolti da ministro a ministro, da ministro a premier e, quando però tutto era già finito, da premier a ministro. Mai accaduto nulla di simile, in Italia o altrove.
Anche la crisi è nata da un voltafaccia clamoroso – «Il governo durerà cinque anni, ho detto, e la mia parola è sacra», aveva ripetuto Salvini fino a pochi giorni prima di “staccare la spina”, giustificando la rabbia dei 5stelle che l’hanno definito «inaffidabile»…
Da un mostro all’altro?
Ma ad essere nel caos non sono, in questo momento, solo le forze di governo.
Lo dimostra la triste storia del Pd, che ha dedicato l’anno e mezzo successivo alle elezioni alle liti interne, preoccupato, più che dai gravissimi problemi del Paese, dalla lotta per decidere chi dovesse comandare.
E anche ora che si dice disponibile a un’alleanza coi 5stelle, la sola cosa che accomuna le diverse anime del partito è una storia di radicale avversione e di profonda diffidenza nei confronti del possibile futuro partner di governo. Cosa ne può nascere, se non un altro mostro?
Nessuna meraviglia che Mattarella, di fronte a un simile guazzabuglio, abbia solo potuto allargare le braccia e lasciare ai poco raccomandabili protagonisti di fornire una possibile via d’uscita istituzionale.
La politica non è solo “fare”
Difficile negare, però, che, qualunque essa sia, questa soluzione sarà marchiata dai contrassegni della peggiore politica e, più che rappresentare l’alba di una nuova stagione, confermerà che il tipo di “cambiamento” realizzato in questa Terza Repubblica è stato e continua ad essere in realtà verso il peggio.
Senza voler minimizzare i problemi di ordine pratico che con urgenza vanno risolti – scongiurare l’aumento dell’Iva, etc. –, senza voler misconoscere neppure l’importanza per il Paese di riforme come il taglio dei parlamentari caldeggiato dai 5stelle –, non mi sembra plausibile che il livello qualitativo dello scenario politico italiano possa essere innalzato con misure di questo tipo.
Perché la politica non è solo “fare” questo o quello, ma un atteggiamento e uno stile che rendono questo “fare” un contributo alla crescita complessiva di un popolo.
Personalmente penso che quello svolto dal governo uscente non sia state affatto, come hanno ripetuto il premier e i due vicepremier anche dopo la sua fine, un «buon lavoro», oscillando tra pochissimi provvedimenti veramente condivisibili (il taglio dei vitalizi), alcuni sbagliati, ma comprensibili (il reddito di cittadinanza), e molti – i più seguiti e apprezzati dall’opinione pubblica! – disastrosi sia dal punto di vista strettamente politico che da quello semplicemente umano.
Ma, al di là del merito delle singole scelte, mi appello all’evidenza dei fatti per constatare che, dalle elezioni del 4 marzo 2018 ad oggi il clima politico – e non solo per colpa del governo – è nettamente peggiorato.
L’ignoranza al potere
E non alludo solo allo scadimento dei rapporti tra i partiti, di cui parlavo all’inizio, ma anche e soprattutto a ciò che si è verificato nell’opinione pubblica.
Così come, al di là di singoli casi, è sotto gli occhi di tutti l’ignoranza, la violenza, la volgarità con cui sui social si discutono, dalle varie parti in causa, questioni che richiederebbero un minimo di competenza e di equilibrio.
Mi colpisce innanzi tutto l’ignoranza
Un mio articolo sulla politica migratoria, recentemente, ha avuto decine di commenti furibondi che negavano ogni nostro obbligo verso l’Africa, visto che, secondo queste persone, non avevamo mai svolto alcuna politica coloniale!
Ho dovuto rivelare ai miei critici che già alla fine dell’Ottocento, con l’Eritrea (al tempo della Sinistra storica), e poi nel Novecento con la Libia (Giolitti), e infine, sempre nel Novecento, con l’Abissina (Mussolini), l’Italia è stata una potenza colonialista.
Sono queste le persone che rispondono ai sondaggi
È solo un esempio. Il “popolo” che si è riappropriato del suo diritto di partecipare alla gestione politica, scalzando la “casta”, spesso è costituito da soggetti che non hanno gli elementi base per valutare i problemi.
Questo è un dramma per la nostra democrazia. Anche perché alla mancanza di conoscenze e di argomenti si supplisce abitualmente con gli insulti o almeno con attacchi personali assolutamente gratuiti e infondati (l’“altro”, il “nemico”, è uno che sicuramente, coni governi passati, godeva di privilegi inauditi, uno che non vuole mollare la poltrona, etc.).
Lo squadrismo telematico
Questo riduce gli spazi del confronto. Non si era mai verificato che un personaggio dello spettacolo o dello sport che si pronunziava su questioni pubbliche – specialmente in chiave umanitaria – fosse oggetto di un linciaggio sistematico e organizzato da parte dei sostenitori di un ministro, al punto da rendere plausibile l’espressione “squadrismo telematico”.
Nella futile diatriba se a minacciare l’Italia sia il ritorno del fascismo oppure no, bisognerebbe tener conto che, ovviamente, oggi la repressione del dissenso non potrà avvenire con i sistemi del primo Novecento, e che, se si intende per “squadrismo” solo quello della violenza fisica, nella nostra situazione non ce n’è traccia. Si tratta dunque di un’analogia. Ma non per questo il fenomeno è meno inquietante…
Partire dalle persone
A questo clima disastroso il futuro governo, quale che sia la sua composizione, non può rimediare.
Si deve temere, anzi, che ne sarà, come il precedente, lo specchio ingigantito. Per ricominciare davvero bisogna partire dalla gente, riaprire gli spazi del dialogo faccia a faccia tra le persone, ristabilire un confronto pacato e argomentato tra i punti di vista diversi, valorizzare ciò che di buono sicuramente c’è in ogni cittadino e che purtroppo su Internet rischia di rimanere oscurato.
Fermi restando i compiti e le responsabilità dei partiti per ciò che compete loro, la rinascita della politica nel nostro Paese oggi dipende, più che da essi, da tutti quegli altri soggetti che hanno la possibilità di dar vita a uno stile nuovo, diverso, nel dibattito pubblico.
Penso alla scuola. Penso all’Università. Penso alle famiglie. Penso alle parrocchie, ai gruppi e ai movimenti ecclesiali. A tutte le realtà associative in grado di costituire un’alternativa al dilagare di «non-luoghi» – ambienti in cui si passa di corsa, senza poter parlare – denunciata già diversi anni fa da Marc Augè.
Restituire a Internet uno stile più umano
Non si tratta di abolire – sarebbe impossibile, ma neppure auspicabile – il ruolo di Internet.
I nuovi mezzi di comunicazione – lo si capì già al tempo dell’avvento della scrittura – comportano inevitabilmente, accanto ai vantaggi, dei pericoli che non devono farli demonizzare, ma che richiedono un’opportuna correzione.
Per rendere il nostro popolo capace di esercitare la democrazia educhiamoci a vicenda a uno stile comunicativo più umano.
Isoliamo – ignorandoli – i violenti. Ricostituiamo un tessuto civile dove chi mente, chi alza la voce, chi sostituisce la derisone o l’insulto agli argomenti razionali, sia oggetto della giusta sanzione della pubblica riprovazione.
Lo so, i tempi per una simile prospettiva sono lunghi
E, soprattutto, richiedono che gli intellettuali, le persone di cultura (dal maestro elementare, al docente universitario, al parroco…), riscoprano le loro responsabilità e si sveglino.
È davvero possibile questo? Non lo so. Ma l’alternativa è restare in questa palude, dove, quale che sarà il governo, continueremo a lasciaci governare da gente che non sa che anche l’Italia ha sfruttato l’Africa.