Sono scesi ad uno ad uno dalla nave norvegese “Siem Pilot”, i 941 migranti che nei giorni scorsi erano stati salvati della Marina militare al largo della Libia. Ad attenderli i volontari che come tanti samaritani si sono chinati per fare indossare le scarpe ad ognuno di loro: 841 uomini di cui 136 marocchini, un tunisino, un egiziano e altri africani: 64 sono donne, 2 incinte e 26 minori accompagnati. Tra i tanti volontari che hanno risposto all’appello dall’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice e interpellati in questo anno della misericordia, voluto dal Santo Padre Francesco, alcuni diaconi, gli operatori della Caritas diocesana e anche semplici operatori pastorali che in questi giorni di vacanze natalizie, sono accorsi al molo del porto di Palermo per dare conforto sia materiale, sia spirituale a quanti fuggono della guerra e dalla fame.
Tra i volontari, lo stesso Arcivescovo mons. Corrado Lorefice, il vicario episcopale mons. Raffaele Mangano e gli operatori della Caritas diocesana con il direttore don Sergio Mattaliano, il vice Mario Sedia e la coordinatrice del servizio Anna Cullotta. Dopo avere espletato le pratiche di riconoscimento, i migranti sono stati rifocillati con the, caffè caldo, biscotti acqua, frutta, panini imbottiti e riforniti di vestiario che è stato donato dai fedeli.
“Oggi qui al porto c’è un clima di coralità – afferma l’Arcivescovo – perché oltre alla comunità cristiana ci sono anche tutti gli altri volontari che fanno la loro parte in un clima meraviglioso di accoglienza. E’ bello che si sappia che Palermo ha tutte queste potenzialità e questa grandezza d’animo che deve venire sempre fuori. Penso che non solo Palermo, ma tutta la nostra Sicilia debba essere un ponte per tutta l’Europa perché diventi accogliente”.
Nel corso della mattinata è giunto anche il sindaco Leoluca Orlando con l’assessore alla Solidarietà sociale Agnese Ciulla, i medici dell’Asp di Palermo con il direttore generale Antonio Candela, i volontari della Croce Rossa coordinati dalla Prefettura nella persona del vice prefetto Michela Iacona.
La Caritas diocesana, dopo avere offerto un servizio di prima accoglienza ha messo a disposizione due strutture di accoglienza di Falsomiele e Giacalone per ospitare 150 migranti, e la mensa San Carlo di piazza Rivoluzione. Di loro si sono occupati i diaconi che hanno garantito a turno il soggiorno nelle strutture di accoglienza e servito ai tavoli della mensa diocesana. “E’ stata una esperienza davvero esaltante – affermano – ringraziamo il nostro Arcivescovo e siamo disponibili per ulteriori interventi futuri”.
Inoltre per i bisogni dei migranti andranno devoluti anche i 2.500 euro raccolti domenica sera in Cattedrale durante la messa della Santa Famiglia alla quale hanno partecipato tantissime famiglie che si sono strette per la prima volta attorno a mons. Lorefice.
“Sono piccole cose che testimoniano l’accoglienza della Chiesa di Palermo verso questi nostri fratelli – aggiunge l’Arcivescovo –. E’ questa la strada che bisogna percorrere perché il mondo ha bisogno di cura e di accoglienza”.
Tra i volontari, lo stesso Arcivescovo mons. Corrado Lorefice, il vicario episcopale mons. Raffaele Mangano e gli operatori della Caritas diocesana con il direttore don Sergio Mattaliano, il vice Mario Sedia e la coordinatrice del servizio Anna Cullotta. Dopo avere espletato le pratiche di riconoscimento, i migranti sono stati rifocillati con the, caffè caldo, biscotti acqua, frutta, panini imbottiti e riforniti di vestiario che è stato donato dai fedeli.
“Oggi qui al porto c’è un clima di coralità – afferma l’Arcivescovo – perché oltre alla comunità cristiana ci sono anche tutti gli altri volontari che fanno la loro parte in un clima meraviglioso di accoglienza. E’ bello che si sappia che Palermo ha tutte queste potenzialità e questa grandezza d’animo che deve venire sempre fuori. Penso che non solo Palermo, ma tutta la nostra Sicilia debba essere un ponte per tutta l’Europa perché diventi accogliente”.
Nel corso della mattinata è giunto anche il sindaco Leoluca Orlando con l’assessore alla Solidarietà sociale Agnese Ciulla, i medici dell’Asp di Palermo con il direttore generale Antonio Candela, i volontari della Croce Rossa coordinati dalla Prefettura nella persona del vice prefetto Michela Iacona.
La Caritas diocesana, dopo avere offerto un servizio di prima accoglienza ha messo a disposizione due strutture di accoglienza di Falsomiele e Giacalone per ospitare 150 migranti, e la mensa San Carlo di piazza Rivoluzione. Di loro si sono occupati i diaconi che hanno garantito a turno il soggiorno nelle strutture di accoglienza e servito ai tavoli della mensa diocesana. “E’ stata una esperienza davvero esaltante – affermano – ringraziamo il nostro Arcivescovo e siamo disponibili per ulteriori interventi futuri”.
Inoltre per i bisogni dei migranti andranno devoluti anche i 2.500 euro raccolti domenica sera in Cattedrale durante la messa della Santa Famiglia alla quale hanno partecipato tantissime famiglie che si sono strette per la prima volta attorno a mons. Lorefice.
“Sono piccole cose che testimoniano l’accoglienza della Chiesa di Palermo verso questi nostri fratelli – aggiunge l’Arcivescovo –. E’ questa la strada che bisogna percorrere perché il mondo ha bisogno di cura e di accoglienza”.