I giovani saranno al centro della pastorale diocesana nel prossimo anno 2017/2018. Se ne è parlato nel corso di una riunione congiunta dei Consigli pastorale e presbiterale convocata dall’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice nella Casa diocesana di Baida.
Dopo la lectio dettata da don Antonio Mancuso sulla pericope “Il giovane Ricco” (Mc. 10,17-32) è seguita la presentazione del documento preparatorio alla XV assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi su: ”I Giovani, fede ed il discernimento vocazionale”, affidata al giovane docente di Religione Ivan Pitarresi il quale ha rilevato la richiesta dei giovani i quali chiedono attenzione da parte della Chiesa che si deve porre in ascolto e incontrarli dove essi si trovano per decifrare la realtà che vivono.
Quindi i partecipanti hanno riflettuto sui temi illustrati ed hanno dato vita a 4 laboratori su: “I giovani e famiglia”, “I giovani e il discernimento vocazionale”, “I giovani e la formazione” e “I giovani e la Chiesa”.
Il secondo giorno il diacono don Saro Calò ha parlato della necessità di realizzare una pastorale missionaria. Occorre avere un progetto diocesano comune alla missione il cui fulcro è l’annuncio come auspicato dall’Arcivescovo già in occasione della realizzazione del sussidio “Chiesa generata dalla Parola” che è stato illustrato nei centri di ascolto organizzati nelle famiglie in Avvento, Quaresima e Pasqua.
Al termine è stato proposto di realizzare tre Festival con forte imprinting sui giovani: dal 13 al 18 novembre 2017 il Festival dei giovani, dal 5 al 10 febbraio 2018 il Festival della Fede e dal 14 al 20 maggio 2018 il Festival dei migranti. Come preludio ai festival, il 15 settembre, in occasione del 24° anniversario dell’uccisione per mano mafiosa di don Pino Puglisi si svolgerà una manifestazione su “don Puglisi e i giovani” e un’assemblea diocesana per interrogarsi su cosa pensano i giovani della Chiesa.
“Abbiamo vissuto momenti importanti di riflessione – ha detto mons. Corrado Lorefice – perché abbiamo pregato e fatto strada insieme. In questi due giorni c’è stata una grande ricchezza di spunti di riflessione che ci permette di migliorarci. Quello che è emerso è che i giovani debbono essere protagonisti della Chiesa e noi dobbiamo ascoltarli e ripensare anche la nostra pastorale. In questa azione non dobbiamo perdere di vista l’opportunità di una sinergia a partire dalla famiglia e creare ponti di comunicazione per raggiungere tutti gli ambiti della diocesi”.
Dopo la lectio dettata da don Antonio Mancuso sulla pericope “Il giovane Ricco” (Mc. 10,17-32) è seguita la presentazione del documento preparatorio alla XV assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi su: ”I Giovani, fede ed il discernimento vocazionale”, affidata al giovane docente di Religione Ivan Pitarresi il quale ha rilevato la richiesta dei giovani i quali chiedono attenzione da parte della Chiesa che si deve porre in ascolto e incontrarli dove essi si trovano per decifrare la realtà che vivono.
Quindi i partecipanti hanno riflettuto sui temi illustrati ed hanno dato vita a 4 laboratori su: “I giovani e famiglia”, “I giovani e il discernimento vocazionale”, “I giovani e la formazione” e “I giovani e la Chiesa”.
Il secondo giorno il diacono don Saro Calò ha parlato della necessità di realizzare una pastorale missionaria. Occorre avere un progetto diocesano comune alla missione il cui fulcro è l’annuncio come auspicato dall’Arcivescovo già in occasione della realizzazione del sussidio “Chiesa generata dalla Parola” che è stato illustrato nei centri di ascolto organizzati nelle famiglie in Avvento, Quaresima e Pasqua.
Al termine è stato proposto di realizzare tre Festival con forte imprinting sui giovani: dal 13 al 18 novembre 2017 il Festival dei giovani, dal 5 al 10 febbraio 2018 il Festival della Fede e dal 14 al 20 maggio 2018 il Festival dei migranti. Come preludio ai festival, il 15 settembre, in occasione del 24° anniversario dell’uccisione per mano mafiosa di don Pino Puglisi si svolgerà una manifestazione su “don Puglisi e i giovani” e un’assemblea diocesana per interrogarsi su cosa pensano i giovani della Chiesa.
“Abbiamo vissuto momenti importanti di riflessione – ha detto mons. Corrado Lorefice – perché abbiamo pregato e fatto strada insieme. In questi due giorni c’è stata una grande ricchezza di spunti di riflessione che ci permette di migliorarci. Quello che è emerso è che i giovani debbono essere protagonisti della Chiesa e noi dobbiamo ascoltarli e ripensare anche la nostra pastorale. In questa azione non dobbiamo perdere di vista l’opportunità di una sinergia a partire dalla famiglia e creare ponti di comunicazione per raggiungere tutti gli ambiti della diocesi”.