Circa 150 diaconi delle Chiese di Sicilia con le loro spose si sono ritrovati a Palermo per la XIX edizione del Fir sul tema: “Diaconia della Chiesa nella Città dell’uomo”.
L’iniziativa è stata organizzata dal Centro regionale per la formazione del Clero, della Cesi, diretto da don Calogero Cerami. Nella sua riflessione iniziale il vescovo delegato Cesi per il Clero, mons. Guglielmo Giombanco ha detto che la testimonianza della Carità verso i poveri e sofferenti da parte dei diaconi, deve destare la Fede nei fratelli. “La diaconia del Vangelo – ha aggiunto – insegna a guardare come Gesù ricco di umanità”.
Per l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice il diaconato non è una questione di necessità pastorale, ma inerisce alla stessa identità della Chiesa che segue il Signore, rivelando il suo volto compassionevole nella Koinonia. “Il diacono è colui che porta la carne umana dentro la comunità cristiana e aiutare la comunione ecclesiale”. Interessante e ricca di spunti di riflessione la relazione della teologa della facoltà teologica dell’Italia centrale, prof. Serena Noceti. “Il diacono deve essere portatore delle esigenze dei poveri, annunciare il Vangelo ai fratelli, accogliere i segni dei tempi e rinviare alla comunità una carità vissuta”.
È seguita una toccante testimonianza del missionario laico Biagio Conte, fondatore della missione “Speranza e carità” che ha portato il saluto dei poveri ed ha definito prezioso il servizio dei diaconi nella comunità.