“Oggi viviamo un cambiamento d’epoca all’interno della quale i diacono debbono entrare per comprendere l’Esortazione pastorale del Santo Padre Amoris laetitia. I diaconi in questo contesto sono costruttori di senso soprattutto nelle varie situazioni di vita”. Ad affermarlo Tonino Cantelmi, diacono della Chiesa di Roma, psichiatra e psicoterapeuta, docente presso la Pontificia Università Gregoriana che ha tenuto una riflessione sul tema: “Accompagnare, discernere e integrare le fragilità”, in occasione della 16° edizione della Festa regionale dei diaconi insieme alle famiglie che si è tenuta domenica scorsa presso il seminario arcivescovile di Catania. Citando il Papa, Cantelmi ha detto che il diacono deve curvarsi sulla realtà che oggi li chiama ad una missione speciale soprattutto a favore della famiglia nessuna delle quali è perfetta”.
All’edizione 2017 di Catania hanno partecipato 270 diaconi in rappresentanza delle 18 diocesi della Sicilia. Ad accogliere i diaconi e le loro famiglie mons. Salvatore Gristina che ha invitato ad essere testimoni dell’amore di Dio come il diacono Euplio che serviva la chiesa con una particolare competenza nella Parola nella quale si distinse in maniera particolare.
“I diaconi, come collaboratori dei vescovi – ha aggiunto mons. Gristina – sono chiamati ad accompagnare gli sposi nel loro percorso vocazionale, incoraggiandoli nella comunicazione della vita e aiutandoli a riscoprire la bellezza dell’amore quando esso dovesse cominciare a vacillare”.
All’incontro ha pure preso parte il direttore del Centro Madre del buon pastore, don Calogero Cerami. “I diaconi debbono essere discepoli missionari del Vangelo della famiglia – ha spiegato – e lasciarsi interrogare dalle suggestioni e dalle riflessioni che sono emerse approfondendo in particolar modo l’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia”.
Il direttore della rivista il diaconato in Italia don Giuseppe Bellia ha invitato a riflettere sul termine amare che si deve accompagnare sempre a quello del donare. “Lo stesso Gesù – ha riferito – ha tanto amato il mondo da dare da sua vita”. Questo nudi ha invitato ad abbonarsi alla rivista che serve come studio per conoscere la parola di Dio e per fare conoscere i tanti aspetti positivi del ministero diaconale.
La giornata di formazione e condivisione si è conclusa con la celebrazione Eucaristica che è stata presieduta da mons. Gristina nel corso della quale i presenti hanno pregato per lo stesso Arcivescovo che il prossimo 3 ottobre taglia il traguardo dei 25 anni di ministero Episcopale.
All’edizione 2017 di Catania hanno partecipato 270 diaconi in rappresentanza delle 18 diocesi della Sicilia. Ad accogliere i diaconi e le loro famiglie mons. Salvatore Gristina che ha invitato ad essere testimoni dell’amore di Dio come il diacono Euplio che serviva la chiesa con una particolare competenza nella Parola nella quale si distinse in maniera particolare.
“I diaconi, come collaboratori dei vescovi – ha aggiunto mons. Gristina – sono chiamati ad accompagnare gli sposi nel loro percorso vocazionale, incoraggiandoli nella comunicazione della vita e aiutandoli a riscoprire la bellezza dell’amore quando esso dovesse cominciare a vacillare”.
All’incontro ha pure preso parte il direttore del Centro Madre del buon pastore, don Calogero Cerami. “I diaconi debbono essere discepoli missionari del Vangelo della famiglia – ha spiegato – e lasciarsi interrogare dalle suggestioni e dalle riflessioni che sono emerse approfondendo in particolar modo l’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia”.
Il direttore della rivista il diaconato in Italia don Giuseppe Bellia ha invitato a riflettere sul termine amare che si deve accompagnare sempre a quello del donare. “Lo stesso Gesù – ha riferito – ha tanto amato il mondo da dare da sua vita”. Questo nudi ha invitato ad abbonarsi alla rivista che serve come studio per conoscere la parola di Dio e per fare conoscere i tanti aspetti positivi del ministero diaconale.
La giornata di formazione e condivisione si è conclusa con la celebrazione Eucaristica che è stata presieduta da mons. Gristina nel corso della quale i presenti hanno pregato per lo stesso Arcivescovo che il prossimo 3 ottobre taglia il traguardo dei 25 anni di ministero Episcopale.