In occasione del Festino di Santa Rosalia, il missionario laico, Biagio Conte, invia un messaggio agli insegnati e gli studenti che ha sentito di scrivere durante i quaranta giorni di digiuno e preghiera, dove ha vissuto in una grotta nelle montagne siciliane.
“Carissimi e preziosi insegnanti: bisogna urgentemente rivedere con più attenzione l’insegnamento nelle scuole e come gli studenti si devono presentare e comportarsi nelle ore di studio, è molto importante come relazionarsi tra gli studenti con gli insegnanti e gli insegnati con gli studenti. Attenzione non basta fare le ore di lezione e poi ognuno a casa sua, ma la scuola è come la famiglia, è una seconda famiglia più allargata, ha una continuità educativa e formativa anche se i ceti, le culture, le nazioni, le religioni degli studenti sono molteplici. Occorre cercare un’armonia, una comunione. Bisogna soprattutto evitare tra di loro le diseguaglianze, le superiorità, la supremazia, “la rivalità”: io vesto meglio di te e ti provoco con il mio vestire; ho il telefonino di marca meglio di te, e lo guardo anche quando ci sono lezioni; io faccio uso di droghe, fallo anche tu; io bevo alcool, perché non andiamo più tardi o stasera a bere; io fumo, tutti fumano, perché non fumiamo anche noi; io gioco alle slot machine, perché dopo la scuola non andiamo a giocare?
Chiaro che dopo le ore scolastiche voi carissimi insegnanti non siete più responsabili ma subentrano le loro famiglie, ma quando frequentano la scuola è prezioso per loro ricevere e osservare un giusto e corretto insegnamento per il loro bene e sapersi comportare guardandosi dai tanti pericoli. Attenzione è importante la collaborazione tra lo stato, le istituzioni affinché vengano in aiuto e a tutela della scuola, soprattutto degli insegnanti con leggi e regole da fare rispettare come obbligo fino alle superiori che gli studenti debbano presentarsi a scuola in aula con il grembiule, unico colore uguale per tutti gli alunni e alunne, come in uso in altre nazioni, in modo da non rivalersi gli uni e gli altri nelle ore di studio, così sono tutti in ordine e non rivali e si concentrano impegnandosi solo alle lezioni; lo stesso vale per il telefonino: spegnerlo nelle ore di lezione! E’ controproducente per gli studenti, non si deve utilizzare! Mettere il divieto di fumare in tutto il complesso della scuola. Vietare anche l’uso di bevande con contenuto alcolico o sostanze stupefacenti. Se metteremo in vigore queste leggi e regole di ordine e prevenzione si potranno così scongiurare e debellare i tanti pericoli, soprattutto il triste e pericoloso fenomeno del bullismo. Attenzione a non realizzare una scuola e una società senza regole! Carissimi insegnanti, responsabili e i vari addetti al servizio della scuola: coraggio e non perdete la speranza, siate prudenti anche voi nel vestire sobri; occorre valutare anche per gli insegnati un unico grembiule e colore. Prudenti per essere liberi da questa negative dipendenze: siate anche voi di buon esempio per il bene degli studenti, per il bene della vostra vita, della vostra famiglia e per il bene di tutta l’umanità. Carissime istituzioni, carissimi alunni e alunne e carissimi genitori degli studenti, è doveroso rispettare il ruolo dell’insegnante collaborando tutti insieme al fine di una preziosa e giusta formazione ed educazione, realizzando così una generazione più salda e più vera di giovani pronti ad affrontare nel bene la vita e lo studio in beneficio di questa società presente e futura. Il buon Dio vi protegga e custodisca l’importante ruolo della scuola e così con le giuste regole allontaniamo il male con il bene”.
Pace e Speranza Fratel Biagio, piccolo servo inutile