Grande festa a Belmonte Mezzagno, nella comunità Parrocchiale del Santissimo Crocifisso, guidata da don Lillo D’Ugo. Dopo 260 anni dalla fondazione della chiesa, avvenuta il 26 febbraio 1756, sabato scorso si è svolto il solenne rito della Dedicazione dell’altare alla presenza di una folla strabocchevole di fedeli.
La celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice. Tra i momenti più significativi il rito dell’aspersione del popolo in segno di penitenza e in ricordo del Battesimo, e l’aspersione dell’altare. Il momento più importante della celebrazione è stato quello dell’unzione con il Sacro Crisma dell’altare sul quale è stato posto successivamente un braciere con l’incenso ad ardere e la deposizione delle reliquie nel sepolcro ai piedi dell’altare dei Santi Francesco di Sales, Agnese, Teresa d’Avila, Pietro da Verona e i Beati Francesco Spoto, Giacomo Cusmano e Maria di Gesù Santocanale. Quindi sono state unte le quattro croci poste all’interno della chiesa, sono state accese le candele dell’altare ed è stata illuminata a festa la chiesa.
Alla solenne celebrazione animata dalla corale parrocchiale diretta dal maestro Mario Arcidiacono hanno partecipato diversi presbiteri e diaconi tra i quali il vicario episcopale del VI vicariato don Antonio Todaro e il padre provinciale dei bocconisti p. Salvatore Fiumanò.
Il Parroco don Lillo D’Ugo, al termine della celebrazione ha ringraziato l’Arcivescovo, che ha invitato a tornare presso la comunità belmontese e gli ha regalato un anello realizzato con la fusione di quattro cucchiaini d’argento che gli sono stati regalati in punto di morte al tempo in cui era parroco della parrocchia di Maria Santissima delle Grazie da una pia vecchietta di Brancaccio.
Al termine della celebrazione vissuta intensamente dalla comunità parrocchiale belmontese, è stata scoperta una lapide commemorativa a memoria del significativo momento ecclesiale.
La celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice. Tra i momenti più significativi il rito dell’aspersione del popolo in segno di penitenza e in ricordo del Battesimo, e l’aspersione dell’altare. Il momento più importante della celebrazione è stato quello dell’unzione con il Sacro Crisma dell’altare sul quale è stato posto successivamente un braciere con l’incenso ad ardere e la deposizione delle reliquie nel sepolcro ai piedi dell’altare dei Santi Francesco di Sales, Agnese, Teresa d’Avila, Pietro da Verona e i Beati Francesco Spoto, Giacomo Cusmano e Maria di Gesù Santocanale. Quindi sono state unte le quattro croci poste all’interno della chiesa, sono state accese le candele dell’altare ed è stata illuminata a festa la chiesa.
Alla solenne celebrazione animata dalla corale parrocchiale diretta dal maestro Mario Arcidiacono hanno partecipato diversi presbiteri e diaconi tra i quali il vicario episcopale del VI vicariato don Antonio Todaro e il padre provinciale dei bocconisti p. Salvatore Fiumanò.
Il Parroco don Lillo D’Ugo, al termine della celebrazione ha ringraziato l’Arcivescovo, che ha invitato a tornare presso la comunità belmontese e gli ha regalato un anello realizzato con la fusione di quattro cucchiaini d’argento che gli sono stati regalati in punto di morte al tempo in cui era parroco della parrocchia di Maria Santissima delle Grazie da una pia vecchietta di Brancaccio.
Al termine della celebrazione vissuta intensamente dalla comunità parrocchiale belmontese, è stata scoperta una lapide commemorativa a memoria del significativo momento ecclesiale.