“Dobbiamo avere un sussulto di responsabilità, un sussulto di gioia perché vediamo lo Spirito in azione e comprendiamo che è il Signore che ce lo chiede”. Lo ha affermato l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice nel corso dei lavori congiunti dei Consigli pastorale, del Consiglio Presbiterale e dei direttori degli uffici diocesani, svoltosi nella Casa diocesana di Baida.
L’incontro si era aperto con una riflessione di don Mario Torcivia sul testo di Luca 10,38-42 Marta e Maria. Ecco il vero discepolo di Gesù: in Ascolto della Parola, ai piedi di Gesù, nella Chiesa, in ogni casa, in ogni comunità, quale icona biblica ed emblema del discepolo che è stata tenuta presente durante la riflessione dei tre gruppi di studio sui tre settori della pastorale: Catechesi, Carità, Liturgia al fine di giungere ad un Piano pastorale triennale per l’Arcidiocesi e con la celebrazione di un Convegno pastorale. Nel corso dei lavori si è fatto riferimento all’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” e al discorso di Papa Francesco a Firenze e l’azione pastorale di don Pino Puglisi.
“Ho apprezzato molto l’impegno di tutti i partecipanti – ha continuato don Corrado – adesso occorre chiedersi cosa vuole Cristo da noi e mettersi in gioco con un atto di responsabilità e collaborazione. Prendere a cuore la edificazione della nostra Chiesa al di là dei preconcetti, delle correnti di pensiero, degli scoraggiamenti. Tutti così sono chiamati a mettersi in gioco gratuitamente, seriamente, costruttivamente per abbattere i preconcetti le correnti. Ognuno deve essere se stesso dando l’apporto della sua maturazione ecclesiale. Io sono felicissimo di spostare l’asse della programmazione su questi sentimenti, mettendo da parte se stessi con l’unico interesse di lavorare per Dio e la sua Chiesa, per il Vangelo, per la comunità e per offrire la testimonianza della nostra Fede”.
Tra le proposte emerse un maggiore ascolto della Parola di Dio, ascolto della storia, dei segni dei tempi e restituzione della Parola. per questo saranno istituiti Centri di ascolto e di lectio divina a tutti i livelli soprattutto nelle parrocchie, ma anche in diversi luoghi della città, come nelle Zone pastorali. L’Ascolto deve estendersi anche ai documenti del Magistero a cui aggiungere altri documenti e in particolare i discorsi iniziali del Vescovo e lo studio della memoria pastorale di don Pino Puglisi. Tutto ciò deve condurre ad un’altra categoria pastorale: l’accoglienza, il servizio, l’attenzione a tutti i livelli per i poveri.
Un’apposita Commissione sarà incaricata di predisporre in tutta la diocesi i Centri di ascolto della Parola e i Centri di studio e riflessione sui documenti proposti, nonché i sussidi di itinerari biblici di lectio.
L’incontro si era aperto con una riflessione di don Mario Torcivia sul testo di Luca 10,38-42 Marta e Maria. Ecco il vero discepolo di Gesù: in Ascolto della Parola, ai piedi di Gesù, nella Chiesa, in ogni casa, in ogni comunità, quale icona biblica ed emblema del discepolo che è stata tenuta presente durante la riflessione dei tre gruppi di studio sui tre settori della pastorale: Catechesi, Carità, Liturgia al fine di giungere ad un Piano pastorale triennale per l’Arcidiocesi e con la celebrazione di un Convegno pastorale. Nel corso dei lavori si è fatto riferimento all’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” e al discorso di Papa Francesco a Firenze e l’azione pastorale di don Pino Puglisi.
“Ho apprezzato molto l’impegno di tutti i partecipanti – ha continuato don Corrado – adesso occorre chiedersi cosa vuole Cristo da noi e mettersi in gioco con un atto di responsabilità e collaborazione. Prendere a cuore la edificazione della nostra Chiesa al di là dei preconcetti, delle correnti di pensiero, degli scoraggiamenti. Tutti così sono chiamati a mettersi in gioco gratuitamente, seriamente, costruttivamente per abbattere i preconcetti le correnti. Ognuno deve essere se stesso dando l’apporto della sua maturazione ecclesiale. Io sono felicissimo di spostare l’asse della programmazione su questi sentimenti, mettendo da parte se stessi con l’unico interesse di lavorare per Dio e la sua Chiesa, per il Vangelo, per la comunità e per offrire la testimonianza della nostra Fede”.
Tra le proposte emerse un maggiore ascolto della Parola di Dio, ascolto della storia, dei segni dei tempi e restituzione della Parola. per questo saranno istituiti Centri di ascolto e di lectio divina a tutti i livelli soprattutto nelle parrocchie, ma anche in diversi luoghi della città, come nelle Zone pastorali. L’Ascolto deve estendersi anche ai documenti del Magistero a cui aggiungere altri documenti e in particolare i discorsi iniziali del Vescovo e lo studio della memoria pastorale di don Pino Puglisi. Tutto ciò deve condurre ad un’altra categoria pastorale: l’accoglienza, il servizio, l’attenzione a tutti i livelli per i poveri.
Un’apposita Commissione sarà incaricata di predisporre in tutta la diocesi i Centri di ascolto della Parola e i Centri di studio e riflessione sui documenti proposti, nonché i sussidi di itinerari biblici di lectio.