“A tutti voi va la mia profonda gratitudine per lo sforzo che producete nei confronti del laicato perché possa essere formato spiritualmente e teologicamente”. Lo ha detto l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice che mercoledì scorso ha ricevuto il direttore don Salvo Priola, il direttivo e i docenti della Scuola teologica di base “San Luca Evangelista” nel salone Lavitrano della Curia.
Il direttore don Salvo Priola, dopo il saluto, ha ripercorso le tappe storiche della Scuola nata nella metà degli anni Settanta per iniziativa di alcuni giovani presbiteri e laici, già alunni dell’allora Istituto filosofico-teologico “San Giovanni Evangelista” che pensarono di tradurre le indicazioni conciliari e magisteriali promuovendo una Scuola che permettesse ai fedeli laici un accesso agevole allo studio della Teologia. “Tale iniziativa – ha detto – fu lodata e approvata dal Card. Salvatore Pappalardo”. Il direttore ha anche spiegato il funzionamento e le molteplici attività che organizza la Scuola che ha 80 centri dislocati capillarmente in tutta l’Arcidiocesi.
“Saluto favorevolmente questa esperienza che denota una ricchezza per la nostra Chiesa di Palermo – ha proseguito l’Arcivescovo -. Si tratta di una realtà molto apprezzata in Diocesi che sosterrò con convinzione. Oggi sono consapevole di essere di fronte a cristiani che si mettono in gioco per una Chiesa che cresce e che deve essere capace di decodificare i segni dei tempi. La Chiesa oggi, infatti, non può non guardare alla qualità dell’annuncio e della formazione per rendere il Vangelo capace di raggiungere efficacemente gli uomini del nostro tempo”.
La vice direttrice Mariuccia Lo Presti, nel suo intervento, ha ricordato come il Beato Padre Pino Puglisi appena arrivato a Brancaccio volle che nella parrocchia fosse ospitato un centro della Scuola teologica di base e poi con un pizzico di orgoglio, ha ricordato come tanti allievi, terminato il corso triennale alla Stb, hanno deciso di approfondire la Teologia alla Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” e poi conseguito il titolo accademico sono tornati alla Scuola come docenti.
Il direttore don Salvo Priola, dopo il saluto, ha ripercorso le tappe storiche della Scuola nata nella metà degli anni Settanta per iniziativa di alcuni giovani presbiteri e laici, già alunni dell’allora Istituto filosofico-teologico “San Giovanni Evangelista” che pensarono di tradurre le indicazioni conciliari e magisteriali promuovendo una Scuola che permettesse ai fedeli laici un accesso agevole allo studio della Teologia. “Tale iniziativa – ha detto – fu lodata e approvata dal Card. Salvatore Pappalardo”. Il direttore ha anche spiegato il funzionamento e le molteplici attività che organizza la Scuola che ha 80 centri dislocati capillarmente in tutta l’Arcidiocesi.
“Saluto favorevolmente questa esperienza che denota una ricchezza per la nostra Chiesa di Palermo – ha proseguito l’Arcivescovo -. Si tratta di una realtà molto apprezzata in Diocesi che sosterrò con convinzione. Oggi sono consapevole di essere di fronte a cristiani che si mettono in gioco per una Chiesa che cresce e che deve essere capace di decodificare i segni dei tempi. La Chiesa oggi, infatti, non può non guardare alla qualità dell’annuncio e della formazione per rendere il Vangelo capace di raggiungere efficacemente gli uomini del nostro tempo”.
La vice direttrice Mariuccia Lo Presti, nel suo intervento, ha ricordato come il Beato Padre Pino Puglisi appena arrivato a Brancaccio volle che nella parrocchia fosse ospitato un centro della Scuola teologica di base e poi con un pizzico di orgoglio, ha ricordato come tanti allievi, terminato il corso triennale alla Stb, hanno deciso di approfondire la Teologia alla Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” e poi conseguito il titolo accademico sono tornati alla Scuola come docenti.