ll Blog su Pino Puglisi lancia una campagna perché il Beato venga inserito tra i patroni di Palermo
“Dopo la beatificazione come martire (la prima vittima della mafia ad avere avuto questo riconoscimento), da parte della Chiesa sarebbe un ulteriore passo avanti, un gesto simbolico per consegnare alle generazioni future un esempio concreto di santità”. È questo l’appello lanciato su internet dal primo blog dedicato al sacerdote curato dal giornalista Francesco Deliziosi, amico e allievo di padre Puglisi. Secondo le norme della Chiesa Cattolica, la richiesta va presentata dal vescovo locale, avendo consultato il popolo dei fedeli e il clero. La richiesta viene poi ratificata dalla Congregazione per il Culto divino.
Sul blog l’appello alla Chiesa è lanciato attraverso un articolo del prof. Nicola Filippone, preside dell’Istituto “Don Bosco” di Palermo e autore di numerosi studi e ricerche sul Beato palermitano. “L’inserimento di 3P tra i patroni di Palermo – scrive Filippone – suggellerebbe in maniera definitiva l’estraneità dei mafiosi dalla fede cristiana. Anche perché risulta dalle dichiarazioni dei collaboranti che la “punciuta” ossia il rito con cui si entra in Cosa nostra, avviene tenendo in mano l’immagine del santo protettore della città. E mi chiedo come potrebbe un aspirante uomo d’onore, invocare l’aiuto di chi è diventato santo per avere combattuto la mafia”.
E intanto la campagna di adesioni alla proposta di inserire padre Pino Puglisi tra i patroni di Palermo, al fianco di Santa Rosalia e di San Benedetto il Moro, ha raggiunto circa mille adesioni in pochi giorni.
Sul blog l’appello alla Chiesa è lanciato attraverso un articolo del prof. Nicola Filippone, preside dell’Istituto “Don Bosco” di Palermo e autore di numerosi studi e ricerche sul Beato palermitano. “L’inserimento di 3P tra i patroni di Palermo – scrive Filippone – suggellerebbe in maniera definitiva l’estraneità dei mafiosi dalla fede cristiana. Anche perché risulta dalle dichiarazioni dei collaboranti che la “punciuta” ossia il rito con cui si entra in Cosa nostra, avviene tenendo in mano l’immagine del santo protettore della città. E mi chiedo come potrebbe un aspirante uomo d’onore, invocare l’aiuto di chi è diventato santo per avere combattuto la mafia”.
E intanto la campagna di adesioni alla proposta di inserire padre Pino Puglisi tra i patroni di Palermo, al fianco di Santa Rosalia e di San Benedetto il Moro, ha raggiunto circa mille adesioni in pochi giorni.
Info: www.beatopadrepuglisi.it