“Costruire la Pace: in dialogo oltre la paura”

Lorefice: “L’uomo in crisi perché sollecitato da un forte individualismo”

Promuovere una riflessione sul tema della pace, in un momento storico segnato da conflitti e tensioni a livello globale. È stato lo scopo dell’incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro, dalla Consulta diocesana per le aggregazioni laicali e dal Comune di Bagheria che si è svolto al teatro di villa Butera. “Dobbiamo avere la capacità di accettare il diverso che sta nella nostra città – ha detto il sindaco Filippo Tripoli – e di vivere accanto a chi la pensa in maniera diversa da noi purché rispetti le regole e la libertà degli altri”. L’assessore alle Politiche Sociali, Emanuele Tornatore ha ribadito l’importanza di fare di Bagheria una “scuola di pace”, una città non solo accogliente e inclusiva, ma anche universale, aperta alle diverse culture e religioni”. Nel corso della manifestazione c’è stata una testimonianza degli studenti del CPA e del corso serale dell’istituto superiore “Salvo D’Acquisto” sul tema “Costruire la Pace” nelle diverse lingue tra cui la frase: “La Pace è un ambiente in cui tutti possiamo prosperare”. Nel suo intervento Emiliano Abramo, della Comunità di Sant’Egidio si è detto convinto che “Abbiamo tutti bisogno di dialogo nell’ascolto reciproco e rispettoso delle diversità”. Vincenzo Ceruso, segretario della Consulta diocesana per le aggregazioni laicali ha affermato: “In questo momento così difficile di conflitti che spirano nel mondo non vogliamo cedere alla disumanizzazione”. Hanno concluso l’arcivescovo Corrado Lorefice e il presidente della Comunità Islamica di Sicilia Keith Abdelhafid. “L’uomo è in crisi perché sollecitato da un forte individualismo che non costruisce la Pace – ha detto l’arcivescovo di Palermo – questa si recupera attraverso la relazione con l’altro. Noi siamo figli di questa grande zattera che galleggia nel cuore del Mediterraneo che è la Sicilia e che ci chiede un atto di responsabilità tra le sponde che si incontrano non solo geografiche ma anche dal punto di vista culturale, sociale, religioso ed economico”. Significativo anche l’intervento del presidente della Comunità Islamica di Sicilia. “E’ nostro dovere collettivo riconoscere come costruire la Pace – ha dichiarato – che è armonia interiore e dialogo da perseguire non soltanto un obiettivo spirituale”. Il dibattito è stato moderato da Luisa Capitummino, direttore dell’ufficio pastorale sociale del lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo.