Lettera pastorale di mons. Corrado Lorefice: “Scrivo a voi padri, scrivo a voi giovani”

“Care Sorelle, Cari Fratelli, mi rivolgo a voi con il cuore pieno di gioia. Un uomo o una donna, quando si sentono amati, anche in mezzo alle difficoltà e alle prove della vita, sono come abitati da un sentimento profondo di serenità e di pace, che viene da una certezza: c’è qualcuno per me, c’è qualcuno a cui sto a cuore.
 
Ecco, sono pieno di gioia, salutandovi, per questo, perché tutti noi stiamo a cuore a Dio, perché il suo amore ci precede, ci sostiene e ci attende: amore di Padre che crea e mantiene in vita; amore di Figlio, che nella sua croce perdona le nostre fragilità e trasfigura le nostre disperazioni; amore di Spirito, energia di comunione che ci unisce e ci dona di creare legami autentici con tutti gli uomini posti in cammino con noi, sulla polvere delle nostre strade.
 
 
La bellezza di questo amore noi ce la diciamo gli uni gli altri: grazia di una esperienza che ogni giorno siamo chiamati a riscoprire, a ritrovare se la perdiamo, a portare a pienezza se torniamo alla nostra dimora interiore, se viviamo fino in fondo le relazioni con gli altri e guardiamo la natura con occhi limpidi e stupiti.
 
 
Qui scopriamo, nella concretezza della vita, che l’amore è il fondamento ultimo, è il segreto del mondo, e che esso ha il volto del nostro Dio, amico di ogni vivente, viandante invisibile e premuroso”.
 
 
E’ l’incipit della lettera pastorale: “Scrivo a voi padri, scrivo a voi giovani”. La parola di Dio genera gioia piena e vita in abbondanza che l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ha diffuso nel giorno del XXIV anniversario del martirio di padre Pino Puglisi.
 
 
La lettera pastorale, Edizioni San Paolo, s.r.l., 2017 è composta da 7 capitoli: “Tutti noi stiamo a cuore a Dio”, “L’essenza della pastorale: prendersi cura”, “Una fede battesimale”, “Ripartire dall’Eucaristia”, “Ascoltiamo il Vangelo dei bambini”, “Voi, giovani, artisti del domani” e “La famiglia di Nazareth come esempio” oltre ad una appendice di uno scritto di don Pino Puglisi, “Abbiamo bisogno di vocazioni”.